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Nicolò "Altro che ripresina di Renzi, la Calabria perde 19mila posti di lavoro"
Nicolò "Altro che ripresina di Renzi, la Calabria perde 19mila posti di lavoro" 06 apr 16 "La 'ripresina' tanto propagandata dal Governo Renzi è affetta da rachitismo cronico e a nulla, finora, sono serviti i tentativi di rilancio dell'economia nonostante le continue iniezioni di danaro deliberate dalla Bce". Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò. "I dati del centro studi 'Impresa-Lavoro', elaborati con riferimento ai riscontri Istat - prosegue Nicolò - delineano un profilo invero inquietante per la Calabria. Nel periodo considerato, ovvero il 2014 ed il 2015, Catanzaro, Reggio, Crotone e Vibo, insieme, marcano un saldo negativo di posti di lavoro di quasi 19 mila unità. Un risultato che segna irreversibilmente il fallimento delle politiche di sviluppo del Governo Renzi e di questa Giunta regionale. Si tratta di una chiara certificazione di stato di coma dell'apparato produttivo calabrese, peraltro, seriamente indebolito dal calo delle esportazioni dovuto anche ai provvedimenti di embargo contro la Russia. Le 'pezzuole' congiunturali varate dalla Giunta Oliverio non riescono quindi a chiudere le ampie toppe risultanti dall'inclemenza di un dato che origina dall'assenza di provvedimenti speciali, di masterplan annunciati e di cui non si vede ombra, del Governo e dei suoi supporter calabresi". "Simile al maglio di una gigantesca catena - prosegue il capogruppo di Forza Italia alla Regione - la crisi occupazionale nelle province calabresi si abbatte non solo sulle imprese che chiudono, ma sulle famiglie, sui giovani che scappano via, impoverendo ulteriormente il nostro territorio. Governo e Giunta regionale, quindi, devono necessariamente trovare un momento di confronto per mettere in campo le necessarie iniziative orientate a salvare quel che ancora rimane del tessuto produttivo calabrese, magari preconizzando interventi speciali, per frenare quel che appare come una vera e irreversibile tragedia, con aziende falcidiate e dipendenti licenziati". "E' invece - asserisce Alessandro Nicolò - continuiamo a rimanere appesi alle decisioni dei vertici del Pd calabrese, alle croniche 'notti dei lunghi coltelli' dei vari colonnelli renziani, senza che un solo posto di lavoro sia, addirittura, salvato. Il Consiglio regionale, alla luce di tali risultanze, deve ritornare ad essere il motore di ogni strategia di sviluppo. Abbiamo appena concluso un approfondito dibattito sulla sanità ed espresso liberamente le nostre opinioni, una iniziativa senza dubbio positiva". "Adesso, con maggiore preoccupazione e senso di responsabilità - conclude Nicolò - dobbiamo porre al Governo tutta la partita delle infrastrutture e dei tempi tecnici per realizzarle".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |