Oliverio non può fare Commissario sanità, lo dice Avvocatura di Stato. Domani nomina

02 mar 15 Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, non potrà essere nominato Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dei disavanzi sanitari per la Regione. E' l'avvocatura generale dello Stato ad indicarlo rispondendo ad un parere chiesto dalla presidenza del consiglio dei ministri. La previsione di uno specifico provvedimento amministrativo di "nomina", anche se accompagnata dalla indicazione che quest'ultima debba ricadere sulla persona fisica che riveste contestualmente le funzioni di Presidente della Regione, "esclude che le funzioni di Commissario governativo siano attribuite al predetto Organo regionale in quanto tale", si legge nel parere. La nomina del commissario, secondo quanto ha riferito nei giorni scorsi dal segretario del Pd calabrese Ernesto Magorno, dovrebbe avvenire nel Consiglio dei ministri in programma domani. La nomina di un nuovo commissario si è resa necessaria in seguito alle dimissioni, presentate nell'aprile dello scorso anno, dall'allora presidente della Regione di centrodestra Giuseppe Scopelliti. In attesa delle elezioni regionali che si sono svolte nel novembre scorso e sono state vinte da Mario Oliverio, del Pd, il governo nominò temporaneamente il gen della guardia di finanza in pensione Luciano Pezzi, che ricopre la carica di sub-commissario. L'incarico di Pezzi era previsto si concludesse con l'insediamento del nuovo presidente della Regione.

Domani la nomina. "Apprendiamo con viva soddisfazione che all'ordine del giorno della riunione del Consiglio dei Ministri di domani c'è la nomina del Commissario per la sanità calabrese. E' la conferma di quanto preannunciato nei giorni scorsi". Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Mimmo Bevacqua che ha sottolineato la "necessità e l'urgenza di tornare a governare un settore così importante e così fragile come quello della sanità in Calabria". "L'auspicio, così come richiamato dal segretario Magorno - ha detto inoltre l'esponente del Pd - è che la nomina possa ricadere, su una personalità di alto profilo professionale e tecnico in grado di guidare il comparto fuori dalle sabbie mobili in cui da tempo si trova. Ci auguriamo inoltre che il nuovo Commissario abbia la volontà di ascoltare le istanze della gente e degli operatori in un confronto costruttivo e democratico che ritengo, nello stato in cui siamo, sia necessario per riorganizzare una sanità moderna in grado di declinare al meglio il diritto alla salute". "Soprattutto - ha concluso il consigliere regionale del Pd - desideriamo che l'attività del Commissario possa terminare nel più breve tempo possibile per dare la possibilità al Presidente Oliverio e al Consiglio regionale di ritornare a programmare nel settore sanità, dopo molti anni di assenza".

"Sulla nomina del commissario per la sanità in Calabria bisogna dare un taglio alle polemiche e alle fughe in avanti". Lo afferma, in una nota, il vicecapogruppo di Area popolare (Ncd-Udc) alla Camera, Dorina Bianchi. "C'è un parere scritto dell'Avvocatura generale dello Stato - prosegue - che dice chiaramente come sia impossibile per il presidente della Regione essere nominato commissario, in relazione alla norma passata nella legge di stabilità. L'unica soluzione possibile a questo punto è individuare una persona di alte competenze e capacità, tali da rendere esecutivo il piano di rientro e il piano operativo per rendere efficiente il servizio sanitario calabrese già prospettato dal ministro Lorenzin".