Concluso Master su intelligence all'Unical - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale della Calabria

Concluso Master su intelligence all'Unical

01 lug 11 "E' conveniente uscire dall'eurozona? E' possibile prevenire le infiltrazioni della 'ndrangheta sui lavori della Salerno-Reggio Calabria? Perche' Wikileaks è stata bloccata? Quanto sono legali le azioni sotto copertura?". Sono alcuni dei quesiti posti dai lavori di tesi della quarta edizione del Master in Intelligence dell'Università della Calabria. "Si tratta di domande strategiche - è scritto in un comunicato - per le quali il metodo dell'intelligence pubblica é decisivo per rendere efficiente la democrazia, garantendo la sicurezza e il benessere nazionale". Davanti alla Commissione di esami composta dal direttore del master Mario Caligiuri, dal prefetto Marco Valentini e dal colonnello dei carabinieri Valerio Giardina, si sono alternati gli iscritti, tra i quali lo spagnolo Claudio Paya Santos che ha discusso una tesi su "L'analista di intelligence nel contesto globale" e che al ritorno in Patria è stato chiamato a insegnare negli atenei del proprio Paese. I lavori di tesi hanno riguardato anche altri quesiti come: "si può rendere visibile l'invisibile attraverso le nuove tecnologie? E' possibile incrociare le informazioni delle imprese per svelare la criminalità organizzata? Come utilizzare presto e bene i patrimoni confiscati alle mafie? Si può favorire la trasparenza per prevenire la corruzione? Quanto gli aspetti psicologici determinano i cambiamenti sociali? La sicurezza energetica italiana è fortemente compromessa? Quanto é lecito raccogliere informazioni nei penitenziari? Possiamo ispezionare nella quasi totalità i container di Gioia Tauro?". Alla sessione finale del master è intervenuto il rettore Giovanni Latorre che ha dichiarato: "per l'Università della Calabria è un onore avere promosso, primi in Italia, un percorso di studi in questo settore e di tale qualità". "Nel corso degli anni - ha sostenuto Caligiuri - abbiamo ampliato la cultura dell'intelligence nel nostro Paese, coinvolgendo i più importanti esperti, studiosi e operatori del settore; effettuando stages presso strutture pubbliche e private; effettuando laboratori di approfondimento sul tema della 'ndrangheta; promuovendo la pubblicazione di collane; costituendo centri-studi; creando collegamenti scientifici a livello internazionale. L'intelligence è la chiave per comprendere il futuro". (ANSA).