Nuovo progetto su oncologia all'Universita' Magna Grecia

18 gen 11 Sviluppare terapie innovative, attraverso la realizzazione di farmaci molecolari, per il contrasto di due neoplasie ematologiche: il mieloma multiplo e la leucemia linfatica cronica. Hanno scelto la sede della Regione, a Catanzaro, l'Airc, il polo oncologico e l'Università Magna Grecia, per presentare gli obiettivi di un progetto di ricerca scientifica di oncologia molecolare chimica, finanziato dall'associazione per la ricerca sul cancro grazie ai fondi del 5 per mille. Assieme al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, il rettore dell'Ateneo, Francesco Saverio Costanzo, il presidente della Fondazione Campanella, Paolo Falzea, e la presidente regionale dell'Associazione per la ricerca sul cancro Rosella Pellegrini Serra, hanno illustrato gli aspetti dell'attività scientifica a forte valenza tecnologica che sarà diretta da Pierfrancesco Tassone dell'Università Magna Grecia, autore del progetto giudicato tra i migliori cinque a livello nazionale. Cinque anni di durata, due milioni di euro per ogni anno, con sette reparti selezionate, in tutta l'Italia, per dare vita ad un network integrato e 78 ricercatori coinvolti. "Il nostro obiettivo - ha spiegato Tassone - è quello di attuare terapie in grado di determinare l'inibizione di microRna prodotto in eccesso e di controllare la crescita tumorale. Se si pensa al tumore come ad un albero e ai tessuti come il terreno, noi intendiamo non guardare all'albero come si è fatto finora ma al terreno. Puntiamo ad ottenere una classe di farmaci molecolari e, per questo, ci stiamo muovendo in un'ottica non di ricerca fine a se stessa ma di attività finalizzata a realizzare prodotti da dare ai pazienti". "Si tratta - ha aggiunto Tassone - di una grande opportunità che ci è stata offerta dall'Airc senza il cui apporto la ricerca non sarebbe competitiva in Italia. Importante è poi la sinergia che si è instaurata tra Regione, Università, Cnr e Fondazione Campanella che farà compiere un salto di qualità alla Calabria". "Non abbiamo mai abbandonato l'idea di mettere la ricerca in cima all'attività del nostro esecutivo - ha detto il presidente Scopelliti - e, superata questa fase di tagli e di ristrettezze imposta dalla necessità di salvaguardare i livelli essenziali, garantiremo attenzione e risorse al settore. Il risultato ottenuto dimostra, comunque, che la sanità di qualità esiste in Calabria. Siamo impegnati a salvaguardare il patrimonio di professionalità del centro oncologico e la scelta di riaccorpare i reparti, annullando quelli che nulla avevano a che fare con la specificità risponde alla logica di rendere credibile il polo per sostenerne la validità al Tavolo Massicci. Le nostre scelte saranno orientate solo sulla qualità e la professionalità dei soggetti senza alcun riferimento alla politica". "E' motivo di grande orgoglio - ha detto il rettore Costanzo - avere conseguito questo risultato in un contesto che ha visto la partecipazione dei più bei nomi della ricerca oncologica italiana. E' importante lavorare tutti assieme per riuscire ad ottenere la trasformazione del polo oncologico in Ircss. Un processo non semplice ma che potrebbe avere effetti positivi in termini di riduzione della migrazione sanitaria e di valorizzazione del territorio". Concetti ripresi e rilanciati dal presidente della Fondazione Campanella, Paolo Falzea secondo cui "l'evento di oggi dimostra l'intuizione dei fondatori del polo di realizzare l'Ircss, centro di ricerca transnazionale, dove la ricerca si traduca immediatamente in risultati concreti per i pazienti". Rosella Pellegrini Serra, presidente regionale Airc, ha sottolineato la centralità dell'uso dei fondi del 5 per mille a favore della ricerca anche in Calabria. "Sarebbe una jattura se - ha detto la presidente - andasse avanti il progetto del governo di ridurre le risorse in questo ambito".