Lauree d’argento alla Facoltà di Scienze - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Lauree d’argento alla Facoltà di Scienze

28 giu 10 La Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università della Calabria ha promosso, nell’aula magna, la quarta edizione delle “Lauree d’Argento”, convocando i 167 laureati dell’anno accademico 1984/85, facendoli incontrare con i migliori laureati della stessa Facoltà del 2009, per consegnare loro una pergamena ricordo, il distintivo dell’Università ed il primo volume della “Storia dell’Università della Calabria , dalla legge istitutiva alla sua realizzazione: Un sogno che si avvera “, scritto dall’ing. Aldo Bonifati e pubblicato dalla Pellegrini Editore. Nell’aula magna si sono ritrovati i laureati in chimica, fisica, matematica, scienze naturali, scienze geologiche e scienze biologiche degli anni 1984/1985, con tre primati rappresentati dal primo laureato cinese in fisica, Xu Fang, giunto all’Università della Calabria nell’anno accademico 1979/80; dalla prima laureata in Scienze Biologiche, Mirella Cruscomagno; dal primo laureato in Scienze Gelogiche, Salvatore Critelli. Per i vecchi laureati è stata una bella manifestazione ch’è servita a rievocare e ricordare i primi anni di studio vissuti all’interno dell’Università della Calabria e a raccontare poi i venticinque anni di vita e di escursus professionale vissuta nella propria regione o in altre parti d’Italia; mentre per i migliori laureati del 2009 è stata una occasione di apprendimento e stimolo per il proprio futuro. A fare da testimone sul periodo storico dell’Università, del presente e del futuro sono intervenuti il rettore, Giovanni Latorre; il preside della Facoltà di Scienze, Gino Crisci; il professore Ordinario di chimica applicata, Rosario Aiello, già rettore dell’UniCal; il prof. Pierluigi Veltri, presidente del corso di laurea in fisica; l’ing. Aldo Bonifati, presidente dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, che ha stimolato i partecipanti ad assumere, nei confronti dell’Università, un legame sempre più forte (bisogna sentirsi – ha detto - soldati dell’Università) per tramandare nel tempo il significato pregnante di un campus universitario, centro di formazione eccellente, ma soprattutto laboratorio di sperimentazione di valori culturali, sociali, civili, etici e morali di alto spessore in grado di lottare per lo sviluppo della Calabria e della sua gente con in primo piano i giovani. Al centro della riflessione, da parte dei quattro docenti universitari, è stato collocato il momento particolare di crisi economica del Paese che si riflette pesantemente sulle università con tagli pesantissimi e che mettono in dubbio una serena governabilità degli Atenei, a cominciare dall’Università della Calabria. Dallo stato di crisi se ne può uscire soltanto se si sta insieme e si lavora con onestà per un superamento delle condizioni di contrasto e difficoltà di sorta. Manifestazioni come quelle pensate dalla Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e prima ancora dalla Facoltà di Ingegneria per il conferimento delle “Lauree d’Argento” possono rappresentare un ulteriore momento di confronto fra un mondo accademico e ciò che lo circonda, nella speranza che si possa creare un rapporto più intenso e soprattutto continuativo fra l’Università della Calabria ed i propri laureati, a condizione che questi avvertano il senso profondo di appartenenza. E dalle parole pronunciate da alcuni laureati del 1984/85 intervenuti nella discussione è emerso che questo spirito è sentito ed avvertito in modo preponderante.. Si tratta soltanto di saperlo coltivare, a cominciare dalle autorità accademiche che debbono recuperare sul piano dei sentimenti e della testimonianza di valori umani, oltre quelli sociali e culturali. Una buona opera in tal senso, da qui in avanti, può essere svolta dalla nascente Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, rappresentata nella circostanza dal suo presidente, ing. Aldo Bonifati, al quale l’intera platea ha tributato con sincerità ed affetto il plauso più caloroso e lungo.