Cosenza, le pagelle. Tutino su tutti

01 mar 19 Una gara da zero a zero cambiata da un'autorete del tutto fortuita. Senza mai tirare in porta il Foggia incassa tre punti d'oro per la sua stagione. Il Cosenza dal canto suo mostra un'anemia preoccupante negli ultimi undici metri.

Perina 6 Solo due parate nel primo tempo su Iemmello e Chiaretti, poi niente. Fa lo spettatore nel secondo tempo, checche ne dica Padalino
Capela 6 Partita sopra i suoi standard, prova ad andare a concludere di testa ma la mira non è precisa
Dermaku 6 Nonostante la sfortunata autorete annulla Iemmello senza mai fargli vedere la porta
Legittimo 6 Ancora una prestazione sopra le righe, di testa, poi, non ne sbaglia nessuna
Baez 6 Chiamato a difendere la fascia destra riesce nell’intento e ha anche il tempo di scodellare un paio di palloni velenosi in porta
Mungo 5 Il gol mangiato a porta praticamente vuota ne condiziona il giudizio, poi spara alto un altro pallone. Non era proprio giornata
Bruccini 6 Braglia lo fa entrare troppo tardi, forse sarebbe stato più utile nel primo tempo
Palmiero 6 In campo con una energia incredibile. Lui c’è sempre al centro del gioco del Cosenza
Garritano 5.5 Parte bene ma poi si perde nel corso della gara. Si risvegli anela ripresa con una buona conclusione. Troppo poco, anche se schierato in un ruolo non suo
Sciaudone 6 Stesso discorso fatto per Bruccini. Sarebbe stato meglio impiegarlo all’inizio per poi sostituirlo. Comunque entra e ci prova ma non va
D’Orazio 6 sulla sua fascia c’è sempre, s’innervosisce troppo nella ripresa
Tutino 6.5 L’unica nota positiva è la sua che si danna l’anima e lavora per i compagni con assist e profondità.
Maniero 5 Sta attraversando un periodo poco felice e lo si vede in campo. In ritardo sottoposta sembra quasi spaesato
Litteri SV Entra e rimane solo un'ombra in campo. Non incide come avrebbe voluto il tecnico
Braglia 5.5 Si ostina in un turnover che oggi ci è sembrato eccessivo. Perché cambiare quando funziona? Avremmo preferito vedere Sciaudone e Bruccini in campo dal primo minuto ma lui, probabilmente per esigenze di spogliatoio, da spazio a chi non ha giocato. Una scelta che, visto l’avversario impalpabile, poteva essere valida se Mungo avesse messo più concentrazione nella conclusione. Niente di trascendentale. Una sconfitta ci può stare, ma così no.