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      Cosenza sconfitto da un Brescia che non ha certo bisogno di aiuti

       

      Il gol di Spalek in netto fuorigioco. Anche in B serve la VAR

       

      Cosenza sconfitto da un Brescia che non ha certo bisogno di aiuti

      09 mar 19 Probabilmente se ci fosse stata la VAR oggi commenteremo un altro risultato. Ancora una terna mediocre, non diremo mai in malafede, condiziona pesantemente la gara che il Cosenza poteva, nonostante tutto, portare a casa. Di fronte il Brescia che non ha bisogno di presentazioni. Un organico di tutto rispetto e una cattiveria agonistica da squadra con progetti ambiziosi. Lo dimostra il fatto per per la diciassettesima volta va in gol negli ultimi quindici minuti ribaltando molte volte il risultato. Ma in questa maniera no. Non lo accettiamo caro Mister Corini. Perché giocare con una terna scorretta al limite del pudore è offensivo anche per il suo lavoro. Per il resto il Cosenza ci mette del suo. Sul due a zero smette quasi di premere e abbassa troppo il baricentro permettendo ai bresciani di portare avanti la palla e farsi vedere già nel finale del primo tempo. Tonali mette fuori gioco, involontariamente è ovvio, non pensiamo mai a male, Palmiero con un brutto fallo sul piede d’appoggio durante una ripartenza e Braglia si gratta la testa perché non ha altre soluzioni per illuminare il gioco dei suoi. Mungo non ha, nè la cerca, nelle sue corde la regia e prova ad imbastire qualcosa. Anche con questa cattiveria, però, si vincono campionati. Anche il fatto di ricorrere al fallo per fermare l’avversario che ti surclassa fa parte del gioco e fa parte del DNA di una squadra che vuole vincere ed arrivare a traguardi ambizioni. Una lezione anche per il Cosenza che troppo presto paga lo sforzo iniziale. Forse il caldo o forse lo stress di tante partite giocate in pochi giorni possono essere le cause di un rallentamento nel momento migliore della gara. La lezione da imparare è comunque questa: quando di fronte hai squadre come il Brescia devi continuare a fare gioco e cercare il gol perché anche con due di vantaggio, con ancora benzina nelle gambe, non puoi mai sentirti sicuro. Inutile difendere il due a zero. La partita di oggi lo ha dimostrato. Ti serviva un regista che sostituisse Palmiero e non ce l’hai. Il Cosenza è partito per salvarsi e l’organico è questo. Forse Sciaudone, oggi in un calo fisico dopo un paio di brutti calcioni rimediati dal Brescia lasciato libero di usare colpi bassi, avrebbe potuto ovviare alla bisogna. Ma le sue condizioni, con tanti passaggi sbagliati che lo portano anche a causare un rigore, hanno indotto il tecnico a scegliere Mungo. Il fantasista rossoblu ci prova a dettare i tempi ma la sua grinta non basta. Ma in due minuti tra l’ottavo e il nono del secondo tempo, accade l’incredibile. Quello che giudichi un errore, e non pensi mai alla malafede. L’assistente non sembra proprio in linea. Sabelli e Spalek affondano sulla catena di sinistra del Cosenza che, nonostante un Legittimo strepitoso, soffre li per buona parte della partita. Spalek va oltre Capela nel momento in cui Donnarumma poggia il pallone al centro. Spalek va in gol e nonostante la protesta di tutta al difesa del Cosenza l’arbitro assegna come valida la marcatura. Se ci fosse stata la VAR non sarebbe successo. Non è la prima volta che queste topiche clamorose accadono a Cosenza. E sempre a danno dei Lupi. Terna davvero mediocre per una gara che noi, come tutte le gare significative, reputiamo importante. Con la stessa giacchetta nera è successo di tutto nella gara contro il Perugia a ottobre al Marulla. Qua due sono le cose: o l’arbitro è in malafede o è decisamente non al livello della media arbitrale della serie B. Sta di fatto che sul campo il Cosenza fa ballare la samba per buona parte del primo tempo alle “Rondinelle” e poi sul due a due va in bambola. Ci piacerebbe fermare il cronometro al gol di Embalo. Un gran traversone di Legittimo con il colored che sale in ascensore e delicatamente devia di testa la palla in rete. Che bello vederlo correre ed essere abbracciato dai compagni sotto la tribuna. Proprio lui che in questa stagione ne ha viste di tutti i colori in rosanero ed è venuto a Cosenza per ritrovare lo spazio che merita. Ancora non è in una forma smagliante ma senso della posizione, visione di gioco e tecnica non gli mancano affatto. Poi questo gol. Bravo. Ma così non poteva finire. Il Cosenza, a spese sue, impara che provare a gestire il pallone in serie B è cosa assai pericolosa. Se ti è andata bene a Perugia non è proprio questa la strada. In B si gioca per 95 minuti e se davanti ti trovi squadre cattive, nel senso sportivo, come il Brescia ci rimetti le penne. Fa rabbia vedere che Luca Garritano c’era quasi riuscito a chiudere la gara. Solo davanti al portiere avversario preferisce spedirgliela sotto il corpo invece che sul secondo palo. Decisioni che si prendono in un millesimo di secondo. E si, ma ci vuole proprio culo. Quello lo ha avuto il portiere del Brescia perché proprio con il culo blocca il pallone indirizzato in rete. Sarebbe stato il 3 a 2 e la partita, forse, si sarebbe chiusa lì. Invece no. Siamo al minuto 85. La partita è sul 2 a 2. Il pubblico è decisamente meno rumoroso del solito. Bastava a questo punto gestire il pallone senza scoprirsi troppo. No. Al terzo minuto di recupero (!) il Cosenza si butta tutto in avanti lasciando scoperta sempre la fascia di sinistra dove Torregrossa viene raggiunto da un lancio di 40 metri, palla a Donnarumma in area che fa spazio a Bisoli che segna. Un gol da polli. Ma è così. Non a caso il Brescia è solo in vetta a 50 punti. Il Cosenza tiene a 33, lontano 5 dai playoff e soprattutto a + 7 dai playout. Però con un Palmiero in meno, domani gl esami strumentali diranno l’entità dell’infortunio, venerdì si viaggia alla volta di Pescara. Gara tosta con gli abruzzesi che si leccano le ferite per le quattro pappine prese dal Cittadella. Poi la sosta, finalmente, quando ci sarà il tempo per fare benzina ed affrontare un’altro doppio turno da brividi in quattro giorni. Prima il Palermo al Marulla e poi a Lecce di mercoledì. Prima o poi bisogna affrontarle tutte. Ora bisogna smaltire al più presto la bile accumulata oggi e pensare alle prossime nove gare che rimangono. Serve fare nove punti. Il Cosenza ha la capacità per farli. Forza e coraggio. I Lupi non mollano mai.

      -- Cosenza-Brescia 2-3 (cronaca gara)

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      --- Corini "Abbiamo dato un grande segnale a noi e al campionato"

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      IL gol di Embalo

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