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      Cosenza, serie B quasi sicura, ora tutti al Vigorito. Battuto lo Spezia 1-0

       

       

      Cosenza, serie B quasi sicura, ora tutti al Vigorito. Battuto lo Spezia 1-0

      22 apr 19 Ci pensa l’uomo più ricercato dal mercato, in questo momento, a portare a casa una quasi salvezza (+9, a 4 gare dalla fine, dai play out) e a dare il via a sogni tenuti nascosti nel cassetto. Ci pensa Dermaku, un difensore, nella giornata in cui l’attacco spreca la bellezza di 6 palle gol, incluso un rigore, ha mette il timbro definitivo ad una stagione che ha regalato tante emozioni ai tifosi rossoblù. Ma ora viene il bello. Il Cosenza si trova a tre punti dai play off è può giocarsi una chance, addirittura, con la lotteria per la A distante soltanto tre lunghezze. Dodici i punti in palio per tutte, nove per il Cosenza che riposerà nell’ultima gara. “Adesso ci divertiremo” confessa Braglia a fine gara “Perché andremo a giocarci la prossima senza problemi di classifica”. L’avversario di turno è il Benevento che oggi ha fatto polpette del Verona vincendo per tre a zero a casa degli scaligeri. Questa è la serie B, che fino all’ultima giornata fa dell’imprevedibilità la sua essenza. Un finale che promette scintille e tanti giocatori, quelli del Cosenza, che hanno voglia di mettersi in mostra. Intanto la squadra rossoblù ha meritato il successo per averci provato e creduto di più dei liguri. Il tecnico degli aquilotti recrimina sul corner che ha portato all’espulsione di Mora, un gabbiano in area ad ali spiegate. Braccia aperte nell'area di regore equivalgono ad un altissima probabilità di penalty. Così è stato, con tanto di espulsione. L’episodio che ha segnato la gara ed ha permesso agli uomini di Braglia di fare rodaggio ad un nuovissimo atteggiamento, il 3-4-3, mai provato fino ad oggi. Una mossa spregiudicata di Braglia che ha risposto alla formazione ospite schierata a a trazione anteriore con tre punte. Due di gamba Okerekee Da Cruz e un falco d’area Galabinov, che possono mettere in difficoltà chiunque. La contromossa del tecnico toscano è stata quella di piazzare Bittante e D’Orazio sui due di gamba e giocarsi la gara co centrocampo a due, Bruccini e Palmiero. Un rischio, abbastanza calcolato, che ha visto il Cosenza soffrire nei primi quindici minuti. Poi l’uomo in meno ha dato il sopravvento ai Lupi che così hanno sempre tenuto in mano il bandolo della matassa. Ma la porta dello Spezia sembrava stregata. Di più. Con un Lamanna in strepitosissima forma i bianchi hanno rintuzzato tutti gli attacchi del Cosenza. A cominciare dal rigore di Tutino parato, alle varie conclusioni di Dermaku, Embalo, Capela, Baez e dall’occasionissima di D’Orazio in finale di tempo. Si riprende dopo il cambio di campo con ilpipelet spezzino ancora strepitoso su Bittante. Dopo 10 minuti, però, arriva la svolta. E’ un corner di Baez per l testa di Embalo che in perfetto stacco e relativo avvitamento supera Lamanna ma prende il palo. Pronto ad infilarla c’è Dermaku che prima che il portiere respingesse per l’ennesima volta la mette dentro al millimetro. Uno a zero e palla al centro. Embalo più che ispirato ci riprova ma Lamanna continua nella sua super partita. Per lo Spezia solo una punizione di Galabinov annullata da Perina con maestria e poi ancora Lamanna in cattedra che annulla i tiri di Tutino, Bittante, Litteri e Garritano per ben tre volte. Un assedio che termina dopo i 5 minuti di recupero vissuti col cuore in gola. Non metterla dentro e sprecare tutte quelle occasioni ha fatto un po’ salire la tensione anche in campo quando Baez, a pochi minuti dalla fine, vuol tirare una punizione in porta mentre Sciaudone, d’esperienza, vuole giocare la palla e trattenerla fino ai secondi finali. Il battibecco tra i due finisce nelle telecamere di DAZN ma rimane solo uno sfogo. I due si spiegano a fine gara. Le gare si portano a casa anche con l’esperienza. Tant’è che l’ultima occasione è per lo Spezia con una fuga di Okereke fermata fallosamente con Legittimo che si becca un giallo per proteste. Punizione contro a pochi secondi dalla fine. La difesa libera ma rimane il guaio del giallo che significa saltare la prossima gara di Benevento. Meno male che per la gara al Vigorito c’è il rientro di Idda, oggi in panchina, ma anche quello di Maniero. Una gara, tra soli tre giorni, che dirà se son sogni o sono speranze. Servirà la mano di quello splendido pubblico che, ancora oggi, sotto la pioggia, in oltre 7400 anime, ha spinto la squadra al successo. Una stagione da incorniciare anche per i tifosi che stanno seguendo la squadra con numeri a quattro cifre. Non accadeva da anni. Bene. Qualcuno dice che questa è stata una Stagione vissuta sulle ali dell’entusiasmo. E allora che entusiasmo sia. Tutti a Benevento a festeggiare, quantomeno, la salvezza aritmetica e spingere i Lupi a un sogno possibile.

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