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Il Verona aveva già deciso di fare ricorso prima della gara. Il Giudice valuterà
Un calciatore del Verona impegnato a scavare una zolla del campo nel prepartita
Il Verona aveva già deciso di fare ricorso prima della gara. Il Giudice valuterà 04 set 18 Il giudice sportivo si riserva di decidere anche in attesa di conoscere il contenuto del preannunciato reclamo della Soc. Hellas Verona. Com'era prevedibile il comunicato del giudice sportivo di Serie B sulla gara non disputata con l'Hellas Verona, rimanda ad un prossimo pronunciamento. Il preannuncio del reclamo della società scaligera comporta l'esigenza di approfondire e capire cosa è successo al Marulla nei giorni e nelle ore precedenti al fischio d'inizio mai dato. Un differimento delle decisione che consentirà anche il Cosenza di produrre le proprie memorie difensive e mettere in atto la strategia per contrastare il tentativo dell'Hellas di strappare i tre punti a tavolino. Da una prima ricostruzione dei fatti risulta evidente la volontà dei veneti di non giocare la gara, espressa in una lettera inviata alla Lega prima di partire per Cosenza. A differenza della Salernitana chiamata a giocare in condizioni simili la partita con il Lecce di domenica sera, l'Hellas, sulla base di foto o notizie provenienti dalla Calabria, aveva già valutato la tenuta del prato del Marulla, nonostante i lavori procedessero a buon ritmo sotto il controllo del delegato di lega Longhi e la supervisione dell'esperto agronomo Castelli. Una valutazione virtuale, un pregiudizio o il primo atto di un piano ben orchestrato? L'atteggiamento tenuto da dirigenti e calciatori scaligeri sul campo ha chiarito una volta per tutte qual era l'obiettivo degli ospiti... mettere l'arbitro Piscopo con le spalle al muro addossandogli la responsabilità di decidere se far giocare o meno con il rischio che in caso di infortuni subiti dai calciatori gialloblù sarebbe stato chiamato in causa... obiettivo raggiunto! Nel frattempo 10mila persone rimanevano in attesa della fumata... bianca o nera... l'ingresso allo stadio previsto per le 15:15 veniva ritardato, ritenendo probabilmente che la presenza del pubblico all'interno dell'impianto avrebbe creato una situazione di pericolo. Non avremo mai la controprova, ma forse il pericolo per l'incolumità pubblica è stato simile o addirittura superiore... Ci chiediamo, anche, cosa sarebbe successo se l'arbitro avesse sancito la praticabilità del campo. Sarebbero bastati i 45 minuti di ritardo canonici concessi dal previsto fischio d'inizio per far entrare tutta quella gente... sicuramente no... l'ingresso tramite tornello è una procedura abbastanza lenta, proprio per questo era stata previsto un lasso di tempo di quasi tre ore. Sull'home page del sito della Lega la partita è considerata rinviata... una definizione che piace a quelli che vorrebbero che la gara si giocasse davvero in campo e non solo nelle aule dei tribunali...
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