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Il Cosenza riprende a lavorare al sanvitino. Scelte importanti per Braglia
Il Cosenza riprende a lavorare al sanvitino. Scelte importanti per Braglia 10 ott 18 La notizia, più che la ripresa degli allenamenti, è che il manto erboso del sanvitino, appena rimesso a nuovo, è tornato nelle sue migliori condizioni ed è stato subito utilizzato dai calciatori del Cosenza. Dopo i tre giorni di sosta a seguito della gara pareggiata a Carpi Mister Braglia ha fatto riprendere i lavori della squadre che, lo ricordiamo, questa domenica non gioca per l'impegno della Nazionale. Assenti Dermaku e Cerofolini per gli impegni con le rispettive nazionali, i Lupi hanno rimesso in sesto "le batterie" dopo che per quasi tre settimane hanno giocato ininterrottamente senza alcuna pausa. Uno stress che si ripeterà tra due settimane perchè dopo l'impegnativo impegno di sabato col Foggia e il sabato successivo, il 30 ottobre, a Brescia, si giocherà di martedì col Pescara e poi, dopo tre giorni sabato 3 novembre, ci sarà la gara di Palermo, per poi giocare di nuovo, ma dopo sette giorni, sabato 10, con il Lecce. A seguire il derby col Crotone, allo Scida. Un fuoco di fila di avversari importanti che metteranno a nudo le caratteristiche di questo Cosenza. A dire il vero, ad oggi, i numeri parlano di una difesa non proprio in media con 8 reti subite su 6 gare giocate e del peggior attacco della serie B, con sole 4 reti realizzate. Numeri che disegano appieno il penultimo posto in classifica occupato. Una situazione che tiene tutti in apprensione, a cominciare dalla dirigenza. Se può passare come pannicello caldo, il bel goco mostrato può avere qualche attenuante. Ma non basta. Preoccupano gli errori, abbastanza grossolani, commessi in tutte e 6 le partite giocate, risultati fatali o quasi. Braglia, ad oggi, ha visto all'opera, praticamente, tutti i componenti della rosa. Scoprendo, tra l'altro, figure, come quella di Baez, che meritano la prima squadra. Quello che preoccupa, però, è l'involuzione del pacchetto arretrato che ancora vede uno dei protagonisti di due stagioni fa, Pietro Perina, fermo al palo. Al di là delle scelte, tecniche o societarie che siano, il calciatore, che ha un contratto importante, merita una chance in prima squadra. Tra i migliori in allenamento al momento non viene neanche convocato. Un nonsense tenerlo fuori squadra in una gabbia dorata. Merita anche lui, almeno fino a che non si riaprono le liste, la possibilità di riscattarsi. Poi se il campo lo boccia, amen, bisognerà pensare seriamente a riprendere le trattative lasciate a luglio. Intanto gli si dia una possibilità. Nel frattempo il DS Trinchera sta sondando il terreno per un recupero importante a centricampo. Sembra che si siano riallacciati i contatti con Loviso. Ai Lupi, è evidente, manca un uomo di esperienza in mezzo al campo. Non si può continuare ad adattare giocatori in ruoli non loro. E' vero che Mungo e Garritano sono in splendida forma ma entrambi, spesso, si pestano i piedi. Poi aggiungiamoci che Braglia non ama giocare con il regista fisso e ci ritroviamo con scelte obbligate. Manca, in pratica, l'Arrigoni della situazione che faccia densità davanti la difesa e che è anche capace di propore gioco agli avanti. Lo ripetiamo, Braglia non ama giocare così e preferisce una buona linea a cinque o a sei in difesa per poi riproporsi in avanti con attaccanti che non diano riferimenti. Il 4-3-1-2, versione rivista del 4-3-3, provato a Carpi non è che poi abbia entusiasmato più di tanto. Tanti palloni lavorati in avanti ma poi polveri bagnate dei realizzatori che hanno sprecato di tutto e di più. Il banco di prova era il Carpi, questo bisogna sottolinearlo. Infatti, ad oggi, il Cosenza non ha affatto demeritato con tutte le squadre incrociate, molte delle quali si ritroverà per la lotta salvezza. Il bel gioco visto non paga e dicendola alla Boskov, partita si vince quando palla entra in rete. Nel carniere ci sono solo 4 punti e la media è maledettamente pericolosa. A partire dalla prossima settimana arriva il fuoco di fila delle gare con le top di gamma. Sarà l'occasione per il riscatto del gruppo? Noi lo speriamo. Anche l'avvio della scorsa stagione, quella targata Braglia, non entusiasmò affatto. Poi un filotto di risultati positivi portò i Lupi in alta classifica per poi piazzarsi, con alti e bassi, in zona play off. LVa ripetuto, ancora una volta, che la Serie B non è come la C e il modo di gestire le gare è completamente diverso. Sotto questo aspetto bisogna dare atto alla squadra che la tenuta va sempre migliorando. E allora? Braglia è davanti a scelte importanti. Dovrà ridisegnare lo zoccolo duro su cui impostare la rincorsa per levarsi dalle secche della bassa classifica. E' fuori di dubbio che l'organico va rivisto. Spetterà ora a Trinchera e al Presidente Guarascio chiudersi con il tecnico e compatibilmente con i tempi, è possibile operare solo attraverso rescissioni o svincolati, trovare una soluzione. Discorso che va allargato anche all'attuale rosa che presenta un reparto offensivo affolato ma, al momento, poco produttivo. Vedremo. Domani, intanto, la sqaudra sosterrà una doppia seduta.
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