Cosenza defraudato di un gol è sconfitto da una “papera”

27 ott 18 Due sono le cose o il profilo basso imposto dalla società nel subire le ingiustizie in silenzio, da fessi, mostra una ingenuità che non si addice ad una squadra di serie B oppure a qualcuno non frega assolutamente niente delle ingiustizie che per l’ennesima volta il Cosenza deve subire. Ancora una volta un gol regolare, ad inizio gara, viene annullato e nessuno protesta. Il gol di Maniero avrebbe cambiato il volto della gara. Una partita che fa rabbia perdere cosi. Braglia lo sottolinea anche al telefono quando, finalmente, riusciamo a contattarlo sul filo di lana prima di perdere i mezzi che ci riportano a casa. Un viaggio di 1200 km più 1200. “Girano le scatole perdere così” dice. E aggiunge “dobbiamo diventare più furbi”. La frase è riferita alle proteste di un fuorigioco inesistente sul gol da parte dei giocatori del Brescia e la quasi indifferenza senza alcuna protesta da parte dei suoi uomini. Va bene il profilo basso ma così è decisamente troppo. Il Cosenza torna così dal Rigamonti con le pive nel sacco. Beffato per giunta da un gol, che poi è un’autorete, propriziata da una uscita a farfalle di Saracco. Ora non vogliamo assolutamente dare in testa al ragazzo che ha fatto vedere anche delle belle cose ma è evidente che non è tranquillo. Che gli manca qualcosa. Bisogna capire, se si vuole davvero il suo bene, come fare per evitare che il gran lavoro sviluppato fino ad oggi finisca a puttane come in questa partita. La rabbia è tanta e nonostante le canoniche cinque ore di distanza dalla gara per raffreddare gli animi e tenere lontane dichiarazioni poco lucide, le immagini della gara, che guardiamo e riguardiamo, parlano da sole. Non c’è da fare nessun commento. Il Cosenza ha dominato la gara ma esce sconfitto da Brescia. Bisogna prendere provvedimenti, che non sono di sicuro le scelte radicali ma bisogna vedere nel brevissimo, tra l’altro martedì arriva il Pescara e poi si va a Palermo, cosa si vuol fare da grandi. Salvaguardare la serie B è la priorità? E allora si agisca di conseguenza perché i punti buttati via, ad oggi ne contiamo almeno sette, non li restituisce nessuno. In basso alla classifica si è formato un gruppone e basta poco per rimetterci le penne. Se poi a questo ci aggiungiamo che riusciamo a farci del male da soli, bè allora lasciamoci perdere. Ma se così non è, e siamo sicuri di questo, a cominciare dalla società si inizi a prendere provvedimenti. Dalle proteste in Llega agli interventi strutturali tutto va fatto prima che sia troppo tardi. Sono state giocate otto partite e di errori madornali, incluso la gara cole Verona, ne sono stati fatti troppi. Basta! Diamoci una svegliata!

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