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Il Cosenza, dal 16 in ritiro, riparte da San Giovanni in Fiore. Il caso Tutino
La Festa della serie B
Il Cosenza dal 16 in ritiro, riparte da San Giovanni in Fiore. Il caso Tutino 04 lug 18 Il 19 luglio il Cosenza calcio ripartirà dove aveva lasciato 16 anni fa: sul campo del Valentino Mazzola di San Giovanni in Fiore. Proprio su quel campo, nel 2002, i Lupi svolsero la loro preparazione di stagione per affrontare l'ultimo campionato in cadetteria. Un ricordo amaro. Categoria tolta ingiustamente a giugno dell'anno successivo. Era il 2003 e l'allora patron Paolo Fabiano Pagliuso fu coinvolto in una vicenda che lo costrinse a lasciare la società che finì in una bufera. Quart'ultimo in classifica il Cosenza sarebbe dovuto retrocedere, ma il blocco delle retrocessioni evitò che le ultime non andassero in serie C. A giugno, però, la società, a seguito di una pasticciata iscrizione, venne estromessa, ingiustamente, dai campionati e dovette ricominciare dalla D. Una storia che rimane una pagina scura del calcio cosentino. Rinverdita, soltanto, dalla splendida cavalcata di questa stagione che ha visto, protagonista, il "comandante" Piero Braglia, condottiero indomito, trasportare le truppe rossoblu in serie B. Il cerchio che si chiude. Il sogno che diventa realtà. Un finale di stagione, i play off, dominati come nessuna altra squadra: con 7 vìittorie, 1 pari, ed una sconfitta in 9 partite giocate in poco più di 26 giorni. Un capolavoro che ancora oggi si stenta a credere. Ma la scelta di San Giovanni in Fiore è stata casuale. Anzi, voluta e ripetuta dal presidente Guarascio che anche per quest'anno ha deciso di far disputare la preparazione pre campionato tra i magnifici boschi della Sila. Un'operazione da calabrese verace che ama la sua terra e sottolinea con il fare non solo la calabresità della scelta ma soprattutto promuovere il ricco patrimonio di questo territorio. Proprio Guarascio, in una recente intervista televisiva rilasciata al direttore di TEN Attilio Sabato, si è fatto promotore verso politici e imprenditori di investire sul patrimonio unico del nostro altopiano "Sede adatta" disse "non solo per il turismo ma per i ritiri delle squadre di calcio". Come dargli torto. Così, come nella scorsa stagione, la scelta è caduta sullo stesso impianto, lo stadio "Valentino Mazzola" di San Giovanni in Fiore e sulla stessa struttura l' "Hotel Duchessa della Sila" che ha portato bene ai Lupi. Un pizzico di scaramanzia non guasta mai. Una consegna ricevuta dal Presidente Carratelli, la serie B, che fu l'ultimo a conquistarla e che in Comune pochi giorni fa gli consegnò il testimone: da presidente di B a presidente di B. Il ritiro: Il ritiro vero e proprio inizierà il 20 luglio con la preparazione atletica. Il 16 di luglio, invece, è la data di inizio delle consuete visite mediche di inizio stagione. Il 19 pomeriggio, poi, tutti sul torpedone per il trasferimento in Sila, a oltre 1050 metri sul livello dei mare. San Giovanni in Fiore, definita la capitale della Sila, è poprio il luogo ideale per il ritiro pre campionato. In questi 15 giorni, intanto, il DS chiuderà il mercato di rafforzamento di una rosa che, al momento, oltre alle giovani promesse, annovera: i portieri Perina, Saracco e Quintiero; i difensori Dermaku, Idda e Pasqualoni (Corsi e D'Orazio alla firma); i centrocampisti Bruccini (Palmiero alla firma); gli attaccanti Mendicino e Perez (Mungo e Baclet alla firma). Uno zoccolo duro che vedrà presto definita la sua consistenza. Il caso Tutino. Intanto l'attaccante Gennaro Tutino, che Braglia vorrebbe riavere nel suo organico, è diventato il calciatore più ambito di tutta la serie B e non solo. Il giovane attaccante classe 96 che nei play off ha mostrato tutto il suo potenziale è ricorso oltre che dal Cosenza, che lo ha praticamente portato sugli allori, anche dal Carpi e dal Pescara che cercano a tutti i costi di strapparlo al Cosenza. Le trattative sono frenetiche e si aggiornano di ora in ora. C'è però da precisare che su di lui si è concretizzata l'offerta di due club di serie A, Frosinone e Genoa. Il prezzo attuale di mercato di Genny è di 2.5 mln di euro. Il cambio di cartellino, però non pregiudicherebbe il suo prestito in cadetteria. Le sua società, il Napoli, non lo ha convocato per il ritiro in trentino ed il fatto è significativo per per lui ci sono altri progetti. A Cosenza o altrove? Non sappiamo. Di sicuro Trinchera sta facendo il massimo per tenerlo in organico. Vedremo nei prosismi giorni.
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