Cosenza, Braglia verso la riconferma

Cosenza, Braglia verso la riconferma

18 giu 18 Ora febbrili per il tecinco toscano che ieri ancora non sapeva quali decisioni la società intendesse prendere dopo le voci circolate sull'ex allenatore del Carpi, Calabro, molto vicino al DS Trinchera, dato da qualcuno già sulla panchina del Cosenza. Da parte della società, c'è il classico riserbo e si viaggia a luci spente. Non traspare nulla. E' di prassi per Guarascio che ieri sera era stato un pò pizzicato dal tecnico toscano che parlava di decisioni che "devono avvenire tra tutte e due le parti". Lui, figuriamoci, ci sta. E come se ci sta. Dopo il "miracolo", ma guai ad usare questo eufemismo nelle interviste perchè s'incazza di brutto, di una promozione frutto di una storica impresa, una scalata dal penultimo posto alla Serie B nell'arco di 9 mesi, un parto perfetto, vuole il giusto merito. Ma "miracolo" è un eufemiso usato di proposito per stimolare risposte e non rimanere inginocchiati a sbrodolare elogi. Senza la provocazione, essenza di questo mestiere, sarebbe un mondo piatto. Il suo operato è sotto gli occhi di tutti. Lo racconta la nuda e cruda cronaca. Nonostante le ingiuste critiche per la serie di pareggi interni, per la sconfitta col Rende. Ci stanno. Fanno parte del mondo del calcio. Come le vittorie e le sconfitte. Intanto, caro Mister, ci dovrai sopportare per un altro anno, e noi lo stesso prenderemo i moccoli da te così come un figlio si prende le paternali. Rispetto. Ci sta tutto. Intanto il miracolo lo hai fatto davvero. Non un dio in terra, ma ci sei andato vicino. Buon lavoro Mister.