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      Un bel Cosenza "murato" dall'Andria, finisce 1 a 1

       

       

      Un bel Cosenza "murato" dall'Andria, finisce 1 a 1

      28 gen 18 Cominciano ad avere paura. Gli avversari del Cosenza non sono certo in vena di fare regali. Così l’Andria spaventato, e chi non lo sarebbe, delle cinque vittorie di fila del Cosenza chiude a chiavistello la partita erigendo una barricata a centrocampo e marcando ad uomo per quasi tutta la partita. Una gara che Papagni ha voluto a tutti i costi calare nel cemento del difensivismo provando solo nel finale a fare sua la gara. Ma Braglia non è fesso. Dal canto suo vede crescere questo gruppo, gara dopo gara, con un collettivo più quadrato che mai. In cabina di regia un Loviso che con le buone o con le cattive si pone al centro dei compagni senza tirare dietro la gamba. Anzi. Rischia grosso beccandosi anche un giallo che brucia, salterà la prossima interna col Siracusa, e sfiorando il rosso per un pelo. Braglia, che non è nato ieri, lo tira fuori prima che si finisse la gara in dieci. Intanto anche oggi il Cosenza è un bel vedere. Ripete la stessa intensità di domenica scorsa e fa capire a tutti che ora bisogna fare i conti con i “Lupi”: Giocate di prima, intensita e geometrie che non vedevamo da tempo. Adesso nessun avversario concederà più spazi al Cosenza. Per Papagni vale il motto "prima non prenderle". E così invece di proporre un suo gioco si preoccupa di fermare quello del Cosenza. Saracco fa la bella statuina. Più volte lo troviamo al centro del campo a fare da libero avanzato. Tanto che la formazione rossoblu ha dalla sua il pallino del gioco e le progressioni di un Okereke incontenibile. Il senegalese mette paura ogni volta che preme sull’acceleratore. Arrivare dalle parti di Maurantonio oggi era difficile. Soprattutto quando l’Andria chiude con tre o quattro giocatori sugli avanti. Lui, il colored, per due volte è arrivato a tu per tu con la porta avversaria. La seconda, sulla linea, il colpo di testa preciso viene neutralizzato. Intanto bisogna annotare che si giocava su di un terreno umido e scivoloso con una temperatura fredda intorno ai sei gradi. Nonostante questo il Cosenza ha divertito per tutto l’arco dell'incontro. Ha fatto godere il pubblico, davvero encomiabile il tifo dei pugliesi, che con il dodicesimo uomo prova ad arginare dagli spalti lo strapotere dei Lupi. Anche questo è il calcio. Meraviglia la posizione di classifica degli uomini di Papagni che, nonostante le barricate, hanno alla fine provato a sfruttare qualche spazio lasciato di troppo dal Cosenza negli ultimi giri di cornometro. Braglia, però, le ha provate tutte. Ha anche cambiato mezza squadra, cinque giocatori, pur di fare bottino pieno. E Tutino ha avuto due palle gol . Ha provato fino all’ultimo a fare sua la partita. Il Cosenza che ci piace. Rischiando forse qualcosa di troppo. Un paio di errori stavano per mandare a monte quanto di buono visto fino al finale. Ma questa volta si rimedia. C’è la grinta e la determinazione giusta a mettere le pezze a colore al loro posto. Papagni nel finale prova anche lui a vincerla mettendo uno Scaringella pericolosissimo e cambianndo quattro elementi. Ma il Cosenza tiene botta fino alla fine quando Mungo, pescato da Palmiero in area, cicca clamorosamente un pallone invitante a tu per tu col portiere. Per l’Andria, fino al momento dei cambi, il taccuino è rimasto orfano di tiri in porta. L’unico in 85 minuti la punizione di Rada di rara bellezza. Palla messa direttamente all’incrocio dei pali dove il povero Saracco non può fare niente. Nella ripresa Loviso pareggia il conto con un gram tiro dal dischetto. Un capolavoro. Come un torero col toro, aspetta l’attimo giusto per infilzare. Gguarda negli occhi il portiere dell’Andira. Probabilmente lo ipnotizza. Perché quando decide di calciare, all’improvviso, il portiere rimane letteralmente fermo. E il calcio è questo. Se sbagli vieni punito. Anche se fai grandi cose. Un giallo a testa per Loviso e Dermaku, i due calciatori in diffida, costerà la loro assenza contro il Siracusa. Questo si che è un bel problema. Mancano tre giorni alla chiusura del mercato e qualche aiuto potrebbe arrivare proprio da Trinchers. il Cosenza ha due caselle over vuote e potrebbe pescare due elementi di spicco. Le bocche sono chiuse, ma qualcosa bolle. Intanto si muove la classifica e si mette in cascina l’ottavo risultato utile consecutivo. Un record. Per i rimedi da adottare contro il Siracusa c’è una settimana di tempo.

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      Mirko Bruccini Mirko Bruccini

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