Un Cosenza sontuoso dopo 58 anni espugna il Granillo

03 ott 17 Bastava poco vero? certo bastava che chi conosce il calcio mettesse a posto i componenti sparpagliati della squadra per farla funzionare come una macchina da competizione. Neanche da sette giorni a Cosenza, Braglia con due mosse intelligenti mette ordine al centrocampo, e che centrocampo: Bruccini, Loviso e Calamai, fa ballare la samba alla Reggina. Chi ha visto la partita ha di sicuro fatto la pace con il calcio. Dagli sportivissimi nostri amici a Reggio, e ne abbiamo tanti, riceviamo i complimenti che giriamo subito al DS Trinchera ed al tecnico toscano. Lui da persona elegante ringrazia Mister Fontana e il suo staff per le ”eccellenti” condizioni atletiche della rosa con cui sta lavorando. L’umiltà è dei grandi. Ma ovvio che solo quella non basta. poche parole, come suo solito in sala stampa. Respinge le richieste di chi gli chiede un attacco rinforzato e fa i complimento per la gran partita giocata da Baclet e Mendicino. E ci mancava pure. Intanto il Cosenza di questa sera ha prodotto un possesso palla impressionante. Ad un certo punto del secondo tempo un gigantesco torello dei Lupi sbeffeggia un po gli avversari incapaci di venirne fuori. Funziona benissimo la catena di destra con un Corsi superlativo che torna nel suo ruolo prediletto, e a sinistra D’Orazio ha liberà d’azione. Niente Statella, niente gabbie degli avversari. Difesa a tre a mo di ombrello, palloni alti non ne entra neanche uno e Perina che guarda la partita da una posizione privilegiata. Nel primo tempo il Cosenza ha le migliori occasioni mentre la Reggina prova a fare la partita ma deve accontentarsi di un paio di calci piazzati ed una occasione per Porcino che non sfrutta un pasticcio difensivo dei rossoblu. Nella ripresa il Cosenza lascia subito la frizione e parte a tutto gas con Mendicino prima e Balcet poi che prende il palo. E’ il preludio al gol che arriva quasi danzando. Gran lavoro del centrocampo, Baclet di tacco fa il velo a Mendicino che spalle alla porta, trattenuto da un avversario, si gira e insacca. Ca-po-la-vo-ro. A Cosenza si dice “aggrizzano le carni”. Comincia u gran torello con il Cosenza che gestisce il pallone aspettando di partire in contropiede al primo varco che si apre. Il tecnico romano degli amaranto prova un po a cambiare sostituendo in 4 minuti tre giocatori. Qualcosa si vede verso la mezzora, Su di un cattivo disimpegno Sciamanna ha un pallone d’oro e si presenta da solo davanti Perina. Il tiro arriva allo “scatolone” dietro la curva. Mister Braglia prende le precauzoni e inserisce il rude Pascali al posto di D’Orazio. Il nuovo entraro neanche 4 minuti e si becca il giallo. Ma è ancora il Cosenza che in contropiede ha le migliori occasioni prima con Baclet neutralizzato da un miracoloso Cucchietti e poi nel finale con Mungo e due volte il giovane Tutino che sbagli a apporta vuota. D’altra parte una paurosa mischia tutti in area per cercare gol o rigore ma il Cosenza, soffrendo, tiene. Dopo 58 anni espugna il Granillo e Mendicino scrive il suo nome nel libro della storia rossoblu. E tra tre giorni, venerdì in anticipo, è di nuovo battaglia. Al “Marulla” arriva la Casertana che ha perso malamente in casa davanti al suo nuovo allenatore. Intanto Braglia studia le mosse e soprattutto conosce meglio gli uomini a disposizione. In partita di sicuro è meglio che sul campo di allenamento. Non vuol sentir parlare di turn over anche perché questa è la rosa ed in campo ci va chi ha l’esperienza adatta a gestire questo momento. A nostro avviso questo è il Cosenza che offre maggiori garanzie, ma il tecnico è pronto a nuove soluzioni. Noi dopo la gara di stasera siamo molto più fiduciosi. Quello visto al Granillo è unCosenza sontuoso che deve soltanto perfezionare intesa e meccanismi. Il resto verrà da solo.