Lecce-Cosenza, le pagelle
30 ott 17 Il Cosenza fa una gran bella gara ma paga dazio per un grossolano errore dell'arbitro condito da un eruogol di Mancosu.
SARACCO 6.5 Sempre più nel ruolo non sbaglia niente anche se gli avversari provano solo tiri da fuori. Bravo nelle uscite ad anticipare tutti. Sul gol nessuna colpa
CORSI 6 Bene in fase difensiva non si vede molto davantii ma probabilmente il tecnico lo voleva in copertura.
IDDA 6 Gara buona così come l’intesa con tutto il reparto che migliora di grata in gara
DERMAKU 6 .5 Sempre più leader del reparto arretrato sfiora anche la marcatura. Una sicurezza
D’ORAZIO 5.5 Alti e bassi ancora una volta con un paio di indecisioni sulla fascia dove spinge a fasi alterne. Non ancora in condizioni perfette.
CALAMAI 5.5 Lascia troppo spazio a Mancosu alò momento del gol ma non rende per come aveva cominciato a fare nelle scorse gare. Periodo di stanca
LOVISO 6 Sempre padrone del reparto centrale del campo detta ritmi e spezza gioco ma poi cala negli ultimi minuti
LIGUORI SV Entra a 4 dal termine al posto di Loviso per provare qualche giocata in velocità. Toppo poco in campo per giudicarlo
STATELLA 6 Benissimo nel primo tempo quando trova il tempo per servire palloni importanti come quello del gol di Baclet. Poi nella ripresa cala un po anche per il cambio di atteggiamento tattico voluto dal tecnico
MUNGO 6 Ha le migliori occasioni nei piedi e non le riesce a sfruttare. per questo mezzo voto in meno. Però fa la differenza
MENDICINO 5.5 Tanto impegno e tanto lavoro per la squadra. Peccato per l’occasionassimo non sfruttata, .
BACLET 6.5 Segna un gol regolare e lavora come un matto per la squadra. Parte ad handicap per un brutto fallo di Cosenza che lo stende nei primi minuti
CACCAVALLO 5.5 Entra al posto di Baclet ma non ha occasione per mostrare il suo repertorio
BRAGLIA 6.5 E’ alla terza settimana a Cosenza e il suo credo e la sua mano si vede. Sta lavorando molto con i reparti e la gara di oggi sarebbe stata un capolavoro se solo l’arbitro avesse convalidato un gol regolare. Si sbraccia molto a bordo campo e s’arrabbia pure per delle incredibili ingenuità. Ma il suo lavoro si vede e già si vedono i frutti.