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Il derby dell'amicizia rotto dalle pietre ad un bus
Il derby dell'amicizia rotto dalle pietre ad un bus 19 nov 17 E' vero, la mamma dei cretini è sempre in cinta. Questo avrà pensato il presidente del Catanzaro Floriano Noto che oggi si era prodigato a far scorrere sui binari dell'amicizia la partita più sentita della Calabria. Ed in parte c'era riuscito. Ma non è stato così perchè nel rientro lo stupido di turno, più di uno a dire il vero, ha lanciato pietre cogliendo il bus dei tifosi del Cosenza rompendone il vetro. L'immagine del vetro rotto che macchia l'immagine, bellissima, va sottolineato, delle due scuole medie, una vicina l'altra schierate in tribuna a tifare ognuna con le proprie bandiere, dopo una mattinata passata in gioia. A sottolineare che il futuro può e deve essere diverso. Ma la fredda cronaca parla di un rientro sofferto dei tifosi, così come l'arrivo in campo. Giocare a Catanzaro è sempre un problema per tutti. Uno stadio collocato in un budello di viuzze incontrollabili dalle forze dell'ordine, a loro va comunque il nostro plauso per l'impegno e l'enorme sforzo organizzativo e di uomini a tutelare una gara di calcio, mette a nudo ogni qualvolta si giochi nella città capoluogo di regione i problemi, a nostro avviso insormontabili, di sicurezza che vengono puntalmente al pettine. Sui social la cronaca dei fatti denunciata da un consigliere comunale di Cosenza, Giovanni Cipparrone, che ha deciso di seguire la partita assieme ai tifosi. Prima l'attesa nell'antistadio che fa perdere 20 minuti di partita ai tifosi. Poi a termine della gara la denuncia "ci hanno sequestrato per 30 minuti". Infine l'uscita e i vetri rotti. Con la conseguenza che i percorsi di uscita dalla città, zona stadio, gia ben presidiati, venivano bloccati dalle forze dell'ordine. In sostanza dalle 17 in poi un'unica coda ha bloccato la ss280 due mari verso Lamezia. Tutti dietro i pullman scortati dalle forze dell'ordine. Al di la del disagio di chi si è trovato a transitare da li dalle 17 alle 19, la domenica di amicizia e di festa è diventata quasi un incubo. Anche in tribuna d'onore i due sindaci delle due città, Occhiuto e Abramo, ce l'hanno messa tutta a dare un segnale importante. Ma non è bastato. Perchè a fine gara l'ennesimo cretino ha fatto invasione di campo camuffandosi da steward, con una casacca di quelle catarifrangenti utilizzate per le soste in emergenza, ed è corso sotto la curva del Cosenza. Li ha provato ad innescare quella miccia che nessuno avrebbe voluto vedere accesa. Meno male che dopo le prime scaramucce un agente della Digos è riuscito a bloccarlo portandolo via dal campo. Tutto avrà pensato il presidente Noto, quando ha portato le scuole in tribuna, tranne l'imprevedibile azione dei soliti babbei. Purtroppo la stupidità ha vinto sul buon senso. Meno male che nessuno si è fatto male. Nel bus c'erano famiglie e bambini. Le due scuole medie vicine a tifare Il video pubblicato dal consigliere Cipparrone
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