Il Cosenza come Babbo Natale regala tre punti al Taranto

04 set 16 Il Cosenza si veste da Babbo Natale e regala tre punti ad un mediocre Taranto. Si perché i pugliesi si portano via tre punti con l’unico tiro in porta della partita. Uno splendido, questo bisogna dirlo, gol di Bollino favorito da un cattivo rinvio della difesa. Mister Papagni si presenta al San Vito Marulla abbottonatissimo con una difesa a cinque che ha in Stendardo il migliore elemento. Palle aeree zero. Neanche una ne atterra in area. E nonostante questo la squadra di Roselli si ostina a crossare per la testa di Gambino, purtroppo unica soluzione, senza ottenere manco il classico fico secco. Quando nel finale non ci arriva più Stendardo è Mauroantonio che in uscita le blocca tutte. Ma proprio tutte. Anche il gol praticamente rimasto strozzato in gola a Caccetta. Agli avversari va il merito, la tenacia e la convinzione di tenere duro fino alla fine una volta messo in porta un gol incredibile. Ma questo è il mestiere degli attaccanti. Preoccupa, e non poco,lo spessore del centrocampo del Cosenza. Rispetto alla stagione scorsa c’è un buco della forma di Arrigoni. Per non parlare davanti dove gli spazi creati da Arrighini per i suoi compagni non esistono più. C’è molta approssimazione. Forse dettata dalla condizione non proprio ottimale. In fondo siamo solo alla seconda gara di campionato e ci può stare. Ma se ti mangi tre occasioni ghiotte ghiotte che, nonostante i limiti, sei riuscito a creare. Bhè, allora ti piace fare harakiri. Peggio di così solo mr. Bean. Un avversario modesto contro un Cosenza, forse, troppo gasato per la prima vittoria storica di campionato. Urgono rimedi. E lo ripetiamo. Una punta ed un centrocampista di spessore, Caccetta non può reggere questi ritmi da straordinario per tutto il campionato. E il difficile è che adesso come ti muovi muovi nel mercato degli svincolati trovi soltanto chi non si è mai allenato e con tanta buona voglia magari ha seguito qualche ricetta preparatoria casereccia E’ vero che quest’anno i playout sono fino al decimo posto. Ma è anche vero è che un conto è arrivare decimo e magari dover affrontare le corazzate arrivate seconde o terze, un altro conto è giocarsela alla pari con squadre alla tua portata. Al Cosenza ora serve copargersi il capo di cenere e rimettere i piedi a terra pensando che domenica ci sarà da affrontare una delle migliori compagini del campionato. C’è da stringere i denti ma come è successo a Catanzaro bisogna pensare alle prossime gare come se fosse sempre un derby.

Cosenza-Taranto 0-1
Rete: 58' Bollino

COSENZA (4-4-1-1): Perina, Corsi, Pinna, Capece, Tedeschi, Blondett, Caccetta, Gambino, Statella, D'Anna, Mungo. A disp.: Saracco, Criaco, Cavallaro, Meroni, Appiah, Bilotta, Stranges, Ranieri, Madrigali. All. Giorgio Roselli
TARANTO (5-3-2): Maurantonio, De Giorgi, Pambianchi, Nigro, Stendardo, Magnaghi, Bollino, Balistreri, Altobello, Garcia, Losicco. A disp.: Piazzaleo, Paolucci, Potenza, Sampietro, De Salve, Balzano, Albanese, Langellotti, Cedric, Bobb, Viola. All. Aldo Papagni.
Arbitro: Perotti di Legnano
Assistenti: Lacalamita e Viola di Bari
Ammoniti: Corsi e Pinna (C)
Angoli: 6-5 (5-5)
Sspettatori 4.997 per un incasso di 43.103 euro
Recupero 1' pt - 3' pt

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