Cosenza-Messina, le pagelle
10 dic 16 Cosenza fortunato che trova i tre punti grazie ad un rigore, sacrosanto, trasformato da Statella. Crisi superata? Da quanto visto in campo non si direbbe. Il Messina va via da Coosenza con una sconfitta che gli fa rimpiangere le, poche, ghiotte occasioni avute. Ed è proprio Statella l'uomo faro che permette al Cosenza di rimpinguare la classifica.
PERINA 6.5 Due grandi parate conservano illibata la porta permettendo al Cosenza di non ripetere la gara contro il Taranto.
CORSI 6 C'è continuità nella sua prestazione che guadagna abbondantemente la sufficenza.
BLONDETT 6.5 Precisoe puntuale nelle chiusure sempre più baluardo della difesa.
TEDESCHI 6 Buona prestaziione ma non troppo, accusa qualche calo ma controlla egregiamente, fin che può, il pericolo Pozzebon.
D’ANNA 6 Gran lavoro per l'esterno difensivo che se ne esce sempre con l'esperienza controllando la sua fascia, ma non troppo.
CRIACO 5.5 Non ha molto spazio per giostrre allas ua maniera. Un paio di volte ne esce bene poi paga dazio per un calo evidente.
FILIPPINI 5.5 Anche lui deve trovare una identità in squadra. Entra al posto di Criaco .
CAPECE 5.5 meglio di altre volte ma da lui ci si aspetta di più.
CACCETTA 6 Anche per lui stanchezza per la terza gara in una settimana che però non offusca la lucidità, si fa trovare in area pronto a mettere il suo sigillo.
STATELLA 7.5 Cuore e passione. Ed ora anche bomber. Chi lo criticava per non finalizzare ora è servito. Freddo dal dischetto, quasi un bomber consumato. E' l'uomo partita in tutti i sensi. Tiene alta la squadra e quando spinge son dolori. Il Cosenza, oggi, dipende da lui.
MUNGO 5.5 Messo in un ruolo non suo, seconda punta, conferma i dubbi emersi in questi giorni. Dove schierarlo per sfruttare le sue capacità?
RANIERI 6 Cambio tattico il suo che serve a rinforzare la linea di centrocampo schierata a tre. Fa la sua parte.
BACLET 5.5 Viene servito a singhiozzo ma quando ha due o tre palloni buoni li spreca malamente.
GAMBINO 6 meglio di Baclet ma poco in campo. L'attacco non può prescinedere dai suoi centimetri.
ROSELLI 5.5 parte con l'esperimento Mungo seconda punta ed un 4-4-2 che però con l'andare del tempo non arriva a produrre quello per cui è stato messo in campo: gioco. Cambia in corso d'opera modellando un 4-3-3 che nel momento più critico per la sua squadra, quando cioè il Messina si mangia due occasioni grandi come una casa, equivale a una pressione maggiore contro una difesa a dir poco imbarazzante. Il rigore ne è frutto pieno. La crisi di gioco continua ma sembra riaccendersi lo special "fortuna" che sembrava averlo abbandonato da due mesi a questa parte. Due vittorie di file danno morale e tranquillità per preparare al meglio la prossima difficile gara.
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