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Cosenza, ore decisive per Roselli dopo la settima sconfitta ad opera del Catania
Cosenza, ore decisive per Roselli dopo la settima sconfitta ad opera del Catania 03 dic 16 Così non va. Neanche il tecnico del Cosenza riesce a dare una spiegazione al trend negativo della sua squadra. Dalla tribuna A, prima sussurrato e poi gridato, si alza un "salta la panchina". Le immagini del dopo gara, dell’uscita dal campo del Cosenza, questa sera sconfitto dal Catania, sono proprio tristi. In sala stampa l’aria è pesante ed anche il DS Cerri non è certo del futuro prossimo. Poi Guarascio sembra aver dato un’altra gara al duo Roselli-Cerri. Il campo ha detto che il Cosenza è palesemente senza idee e cl fiato corto della paura. la paura di perdere salita come un nodo alla gola dopo il pareggio dei siciliani. Eppure un rigore netto al 5’ minuto di gioco sorvolato troppo frettolosamente dall’arbitro di turno, anche oggi un disastro, era stato premonitore del vantaggio, legittimo, dei Lupi dopo appena 18 minuti. baclet infilzava da opportunista d’aera il bravo Pisseri facendo esplodere il Marulla. L’attaccante francese assieme a Filippini in avanti non davano riferimenti. Due punte atipiche, due esterni in effetti, s’incrociavano e tenevano alta la squadra. Per oltre mezzora il Cosenza teneva in mano il bandolo della matassa. Blondett per ben due volte tentava la via della rete ma Pisseri era li a fare, bene, il suo mestiere. Ma il Catania alla mezzora trovava il pari. Il Cosenza reagisce con Blondett e va anche in gol sul finire del tempo ma la rete viene annullata per un fallo in attacco di Baclet. Al rientro degli spogliatoi la metamorfosi. Il Csoenza arretra di 25 metri e concede il campo agli avversari. La squadra di Rigoli prende in mano il pallino del gioco e staziona nella metà campo rossoblù. I Lupi sembrano diventate pecorelle. Soffrono, sembrano addirittura andare in ansia. Il centrocampo praticamente non esiste più. capace e Criaco si spengono e Roselli prova con Cavallaro e Mungo a cambiare cercando la svolta. Butta dentro anche Gambino a cercare qualche pallone alto da sfruttare. non c’è più gioco. Si provano i traversoni.Poi l’irreparabile. Mazzarani in vedente fuorigioco trova il gol del vantaggio in mezzo alla difes anche si ferma aspettando il fischio, che non arriva. Invece c’è la corsa dell’assistente con la bandierina puntata al centrocampo. La botta è forte ma la reazione non c’è più. i Cosenza è senza gioco e senza idee. Dale tribune arriva un “fuori le palle” e “andate a lavroare”. Frasi che fanno male. Frasi che mettono a nudo una crisi irreversibile. Quinta sconfitta in sette partite con soli quattro punti raccolti. Una media retrocessione. Ma questo campionato è davvero scarso. Il Cosenza rimane si quinto in classifica ma si assottiglia la zona play off. In avanti corrono in quattro, il due punti ci stanno le pretendenti ai play off. Solo due punti per rimanere fuori. la decima ne ha 21. Il Cosenza 23. Non si tratta di un campanello d’allarme. Qui è buio pesto. Nessuno riesce a dare una spiegazione e ne l’avversario ha poi fatto chissà quale differenza. L’ultima vittoria il Catania l’aveva fatta un anno fa, il 29 novembre del 2015. Da un anno convinceva fuori casa. Serve una scossa. Roselli potrebbe pagare per tutti. Così è la legge del calcio. Si è persa la fiducia e la paura di far male porta allo smarrimento. Come accaduto nell’ulta parte della agra. Dov’è quel Cosenza di inizio stagione che ribaltava il risultato? Sistematicamente da un po di agre a questa parte i rossoblu tengono per 50-60 minuti. Poi spariscono dalla scena. Oltre alla condizione c’è altro? Di sicuro la fortuna è stata amica di Roselli ma adesso i veri valori del Cosenza sono usciti fuori. Non bastano le ripartenze di Statellae le palle al bacio di Caccetta. C’è bisogno d’inventarsi qualcosa di nuovo. C’è bisogno di trovare una mano capace. Forse Erra, non troppo nascosto, sugli spalti non fungeva solo da spettatore. Di sicuro c’è ansia e paura di fare quello che si sa fare. In una settimana che ha in programma tre gare tutto diventa difficile. Anche i rinvii sono pericolosi. Serve subito una decisione. Ora rrivanno due gare, Ad Agrigento e col Messina, che potrebbero portare punti importanti. Prendere tempo ed arrivarci in queste condizioni potrebbe essere molto pericoloso. Cosenza-Catania 1-2 COSENZA (4-4-2): Perina; Corsi, Tedeschi, Blondett, D’Anna; Criaco (62’ Cavallaro), Capece (75’ Mungo), Caccetta, Statella; Filippini, Baclet (70’ Gambino). A disp.: Saracco, Bilotta, Meroni, Madrigali, Scalise, Ranieri, Collocolo, Appiah, Quintiero. All.: Roselli --- Cosenza-Catania, le pagelle -- Cosenza-Catania 1-2 (cronaca e tabellino) -- LegaPro/C 16a, risultati e classifica --- Cosenza-Catania, tutte le foto --- Cristian Caccetta --- Valerio Anastasi (VIDEO) --- DS Massimo Cerri--- Dario Bergamelli (VIDEO) --- Mister G. Roselli --- Mister Rigoli (VIDEO)
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |