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    Dirty Socccer: Tentativo su Barletta-Catanzaro, no di Cosentino, spunta Condò

     

    Dirty Socccer: Tentativo su Barletta-Catanzaro, no di Cosentino, spunta Condò. Domani interrogatorio Nucifora

    20 mag 15 L'organizzazione dedita al calcioscommesse guidata dal direttore sportivo dell'Aquila Ercole Di Nicola, avrebbe cercato di aggiustare anche la partita Barletta-Catanzaro del primo aprile scorso così come era avvenuto, secondo la Dda di Catanzaro, anche l'anno precedente quando il Catanzaro aveva vinto 3-0 in trasferta. Il tentativo, secondo la ricostruzione basata sulle intercettazioni telefoniche, è stato portato avanti su due livelli separati e indipendenti e si è concluso con un nulla di fatto per il rifiuto opposto dal presidente del Catanzaro Giuseppe Cosentino. Secondo quanto è emerso dalle indagini, al tentativo di combine avrebbero preso parte Ercole Di Nicola, Fabrizio Maglia, direttore sportivo della Vigor Lamezia, Ninni Corda, allenatore del Barletta - tutti e tre sottoposti a fermo - Luigi Condò, direttore sportivo del Barletta, Armando Ortoli, direttore sportivo del Catanzaro, e Domenico Giampà, calciatore del Catanzaro. Questi ultimi tre sono indagati. Agli atti c'è un'intercettazione effettuata dalla squadra mobile di Catanzaro tra Di Nicola e Ortoli.
    Intercettazione:
    "Ti ricordi l'anno scorso quando ti sono venuto a trovare.." dice Di Nicola.
    "Come no .. sono contento .. assolutamente si, ma tu dove giochi poi giovedì.." è la risposta di Ortoli.
    Di Nicola: "Io giovedì sono a Savona, però questa sera sono a cena 'hai capito'".
    Ortoli: "Ah… ho capito, capito e quindi?".
    Di Nicola: "Se mi dai l'Ok è Ok!?
    Ortoli: "Di che tipo! per loro.."
    Di Nicola: "Eh". Ortoli: "Eee, se è cosi eee ..".
    Di Nicola: "Come l'anno scorso .. capito".
    "
    Di Nicola - è scritto nel provvedimento di fermo - non trovava nell'Ortoli inizialmente un esplicito consenso ad alterare la gara in favore del Barletta, mentre si era subito dimostrato interessato a combinare a favore del Catanzaro. Ortoli, che evidentemente era stato protagonista anche in quella vicenda illecita dell'anno precedente, capiva immediatamente che il ds dell'Aquila si riferiva ad una combine, ma la sua unica domanda, per evitare fraintendimenti, era quella di sapere se la partita andava combinata a favore del Catanzaro visto il riferimento alla scorsa stagione (....come l'anno scorso....) o a favore del Barletta (...per loro?...). Il ds del Catanzaro cercava di spiegare al collega che alterare la partita in favore del Barletta non sarebbe servito a nessuno: 'Secondo me non serve proprio a niente .. cioè .. sprecare una 'fiche' capito secondo me... capito..". Successivamente Ortoli, nel corso di un incontro di persona con Di Nicola "nel quale - scrive il pm - avrebbe dovuto definire gli ultimi aspetti della combine, rappresentava le motivazioni per cui non poteva più agire in favore di Di Nicola e quindi di Corda. Infatti raccontava al collega della squadra aquilana che vi era stato un 'asse' parallelo, autonomo rispetto al loro, nell'organizzazione della combine, che vedeva Luigi Condò, direttore sportivo del Barletta, rivolgersi con l'intermediazione di Maglia a Giampà che accettava la combine e se ne faceva portavoce con il presidente Cosentino, trovando in quest'ultimo un netto rifiuto".

    Domani interrogazione Nucifora. Si terrà domani pomeriggio nel carcere di Ascoli Piceno l'udienza di convalida del fermo di Enzo Nucifora, 70 anni, avvocato e ex ds della Torres, arrestato ieri a San Benedetto del Tronto nell'ambito dell'inchiesta Dirty Soccer della Procura di Catanzaro su un vasto giro di partite truccate nei campionati di Lega Pro e serie D. ''Innanzitutto chiariamo che Nucifora non scommetteva e non dava indicazioni per farlo - afferma il difensore, l'avv. Francesco De Minicis -. Ci sono conversazioni con persone che avevano il telefono intercettato in un linguaggio che per la procura di Catanzaro avrebbe del 'criptico'. Una frase è assolutamente priva di ogni profilo giuridico, sull'altra sapremo chiarire al giudice il senso''. Il legale presenterà al Gip di Ascoli istanza di scarcerazione o quantomeno di arresti arresti domiciliari.

    Renzi e Mattarella: Ora basta. L'indignazione di Mattarella, Il ''disgusto'' di Renzi, la presa di posizione della Federcalcio con Tavecchio intenzionato ''a liberare il calcio dai delinquenti e dai maneggioni''. La bufera che si è abbattuta sul mondo del pallone con l'inchiesta della procura di Catanzaro su presunte scommesse in Lega Pro e Dilettanti e, in contemporanea, quella dell'Antitrust sui diritti tv, hanno gettato nuove ombre sul sistema calcio. Così il premier, intervenendo ai microfoni di Rtl, non risparmia critiche (''sono disgustato''), preannunciando un intervento del Governo per ''cambiare il sistema''. E dal presidente della Repubblica, prima della finale di Coppa Italia, arrivano parole affilatissime. ''Il divario tra questi fenomeni che vengono denunciati e che periodicamente affiorano e la passione con cui tanta gente segue il calcio fa indignare: per questo serve severità e rapidità''', il suo intervento. Mattarella, la cui presenza in tribuna d'onore all'Olimpico e' la prima da presidente in uno stadio, pensa ''a tutti ''Penso ai tanti italiani che seguono il calcio e che chiedono che sia vissuto come uno sport, praticato con correttezza assoluta intanto sul campo per rispetto loro oltre che naturalmente per rispetto della legge". Sul piano esecutivo, era stato in mattinata Renzi ad annunciare l'intenzione del governo di intervenire. ''Ora basta con il fatto che personaggi di discutibile approccio governino il calcio a tutti i livelli - le sue parole - faccio un appello alla Federazione, alla Lega, al Coni, restituiamo il calcio alle famiglie. Il calcio è delle famiglie, non dei professionisti della polemica o delle società di consulenza dei diritti tv", sui quali "serve trasparenza", insiste Renzi che preannuncia un 'tavolo' con tutti i partiti dopo le Regionali ''per cambiare totalmente passo''. ''Chiederò di mettersi attorno a un tavolo su questo, ma occorre dire con chiarezza che alcuni personaggi del mondo del calcio devono ricevere uno stop - ribadisce il premier - Non si può andare avanti così, all'estero ci prendono in giro", sembra - aggiunge il premier - che sia "tutto un magna magna". ''Ripulire il calcio dai delinquenti'' è il messaggio che arriva dal numero uno della Figc Carlo Tavecchio. "Ripuliremo il calcio dai delinquenti e dai maneggioni - dice intervistato da Maurizio Belpietro nel corso di 'Mattino Cinque' - Il calcio è parte lesa in questi scandali, abbiamo dato mandato ai nostri legali di costituirci parte civile nel procedimento che verrà incardinato a Catanzaro''. L'inchiesta della procura getta nuove ombre anche sulla struttura dei campionati: si rischia di stravolgere la struttura sulla base della giustizia sportiva, per la quale sarà corsa contro il tempo Intanto Tavecchio ribadisce il suo 'no' alle scommesse nelle serie minori e propone l'istituzione di un database generale ''per monitorare gli spostamenti di quei soggetti che passano da una società all'altra portando nocumento al sistema". Al premier risponde il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi. ''Condivido grandissima parte delle dichiarazioni di Renzi - dice - ma è un errore esprimere un giudizio generalizzato, il calcio non è tutto uguale. "Non ho niente da dire, parlo con i fatti - sono le parole di Lotito, nel giorno in cui il nome della Salernitana emerge dall'inchiesta di Catanzaro - : qui si diffondono cose senza un reato contestato. Vado avanti come un treno sulla strada del lavoro e dei risultati. Tutte queste bugie non mi interessano, rispondo alla mia coscienza''. Sul piano dell'inchiesta sui diritti tv, il presidente dell'antitrust Pitruzzella sottolinea che indagine non significa illecito'', e comunque, ''ci vorranno mesi''. ''Aspettiamo l'inchiesta, senza interpretazioni arbitrarie'', dice Andrea Zappia, ad Sky. Infine il terzo fronte, il caso Belloli: il direttivo Dilettanti ha rinviato a domani la decisione sulle dimissioni del suo presidente, dopo la frase sulla calciatrici ''lesbiche'', ma Tavecchio avverte: ''Aspettiamo le necessarie decisioni, o interverremo''.

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