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    Cosenza e la sindrome San Vito, brutta sconfitta con la Lupa Roma. Meluso pronto a dimettersi

    Marco Criaco

     

    Cosenza e la sindrome San Vito, brutta sconfitta con la Lupa Roma. Meluso pronto a dimettersi

    20 set 14 In un tranquillo sabato da trasferta, tutte e cinque le gare del giorne C della Lega pro giocate oggi sono state vinte dalle squadre ospiti, il Cosenza perde la faccia e peggiora la sua classifica con una pessima prestazione. Ci mette la faccia addirittura il DS Meluso che a fine gara viene in sala stampa, un po da padre tutelare, a metterci la faccia e a dichiarare di esser pronto a dimettersi per dare una scossa, come si usa fare nel mondo del clacio, a tutto l'ambiente. Siamo appena alla quarta giornata di campionato e con la classifica che langue, due miseri punti, i Lupi al San Vito si trasformano ancora una volta in agnellini sacrificali. Il DS fa bene a "proteggere" tutto lo staf. E' vero, le scelte sono sue, ma la sindrome da San Vito, la responsbilità di gicore in uno stadio importante sembra faccia un certo effetto ai calciatori. E' chiaro che sono loro a scendere in campo e di sicuro il peso anche dei soli 1500 presenti si è fatto sentire. Mancanza di personalità? Difficile dirlo. Sta di fatto che elementi come Calderini, Ciancio, Magli, giusto per fare qualche nome, non sono che l'ombra dei giocatori visti oggi. Passi per il seocndo gol di Saracco che paga pegno per la sua giovine età. Magari qulcuno gli dirà che invece di tuffarsi avrebbe dovuto spingere la palla verso fuori. Facile a dirsi. Ma poi non si scompone e fa il suo dovere. E sul primo gol, una palla persa di Sassano, che diventa una ripartenza degli ospiti, qualcuno deve spiegarci dov'è l'uomo che avrebbe dovuto guardare Cerrai che solo soletto mette dentro un gol di "gola". Della serie: continuiamo a farci del male coi gol Gialappa's Style. E siccome i guai non vengono mai da soli all'orizzonte prossimo, cioè in sei giorni, il Cosenza si gioca due jolly. Due gare al cardioplamo. Mercoledì a Caserta in notturna e Domenica in casa arriva l'odiatissima, si fa per dire, Catanzaro, oggi in testa alla classifica. A fine gare la curva richiama i giocatori e "perdona" la sconfitta in cambio delle maglie. Anzi, chiede la vittoria per domenica prossima. Troppo poco aggiungiamo noi. Il campionato è lungo altre 30 partite dove tutto, e il contrario di tutto, è possibile. Certo con una squadra vista oggi, o vista a Barletta o vista col Foggia, non si va lontano. La lega Pro è un campionato di sudore, calci e agonismo. Al contrario della B la tecnica, che tra l'altro oggi il Cosenza pare aver dimenticato, non è fondamentale. Così una squadra mediocre come quella vista oggi al San Vito, la Lupa Roma, che altro non ha fatto che evitare di far giocare l'avversario chiudendo con due o tre uomini, continuamente, sul portatore di palla raccoglie, sull'onda dello scorso campionato vinto, il massimo con il minimo sforzo. Due errori marchiani degli avversari e poi nient'altro. Niente gioco, neinte trame. Qualche buona individualutà come quella messa in mostra da Perrulli ma poi nient'altro che una squadra che difendeva bene e spezzava lo snervante palleggio dei Lupi. Ti pare poco? domanderebbe chiunque. No. Ma lo smarrimento di Arrigoni e il nervosismo di Sassano pesano sul bilancio di tutta una gara. Due errori bastano a giocarti uno zero a zero scritto verso le 14. Il Cosenza ancora è imballato dalla pesante preparazione e per vederlo chissà quando ci vorrà. Fose poco, forse un mese. Ma caldo e assenze importanti come quelle di De Angelis e Sperotto si pagano. Magari oggi anche loro sarebbero stati influenzati da questa striscia negativa, crisi dir si voglia, che il Cosenza si porta dietro da tre settimane a questa parte. Cappellacci aveva chiesto alla società due uomni come Guidi e Meduri che nella socrs astagione fecero la differenza. Al momento non vediamo i loro sostituti. Magari ci sbagliamo. Sta di fatto che un avvio così, decisamente, penalizzante nessuno lo aveva messo in conto. Forse si. Ma non così catastrofico. Dalla curva si è alzalo il grido "fuori le palle". Non possiamo far altro che sottoscriverlo e condividerlo. Questo non è il Cosenza.

    Cosenza-Lupa Roma 1-2
    Reti: 29’ Cerrai, 52’ Perrulli, 83’ Mosciaro (rig.).

    Cosenza: Saracco 5; Ciancio 5, Blondett 5, Magli 5, Bertolucci 4; Corsi 5, Arrigoni 4, Criaco 6 (76’ Tortolano sv); Sassano 5 (61’ Cori 4), Mosciaro 6, Calderini 5 (61’ Alessandro 5). A disp: Puterio, Tedeschi, Zanini, Fornito. All.: Cappellacci 5.
    Lupa Roma: Rossi 6.5; Pasqualoni 6.5, Conson 6.5, Cascone 6.5, Celli 6.5; Prevete 6, Capodaglio 6.5, Cerrai 7; Perrulli 7 (79’ Santarelli), Tajarol 5 (64 Testardi 6), Moras 5 (53’ Scibilia sv). A disp.: Rossini, Frabotta, Hoxha, Malitesta. All.: Cucciari 6.
    Arbitro: Mastrodonato di Molfetta.
    Spettatori: 1500 per un incasso di 12.000 euro
    Ammoniti. Arrigoni, Sassano, Cori, Corsi, Rossi, Scibilia.
    Angoli: 6-1.
    Recupero: 1’ pt, 4’ st

    -- Cosenza-Lupa Roma 1-2 (cronaca della gara)

    -- LegaPro/C 4a: Vince solo il Catanzaro, classifica, risultati, prossima

    Roberto Cappellacci

    --- Video Cosenza-Lupa Roma 1-2, DS Meluso "Pronto a Dimettermi"

    Roberto Cappellacci

    --- Video Cosenza-Lupa Roma 1-2, Cappellacci (2) conferenza

    Roberto Cappellacci

    --- Video Cosenza-Lupa Roma 1-2, Mister Cappellacci

    Roberto Cappellacci

    --- Video Cosenza-Lupa Roma 1-2, Mister Cucciari

    Roberto Cappellacci

    --- Video Cosenza-Lupa Roma 1-2, Paolo Capodaglio

    In piedi Corsi, Magli, Blondett, Calderini, Saracco, Mosciaro. Accosciati: Sassano, Bertolucci, Arrigoni, Criaco, Ciancio

    Manolo Mosciaro

    Saracco è giovane, farà strada

    Calderini

    Incredibile ma vero, un caccia con tanto di torretta volava sul San Vito

    Saracco grida, ma Cerrai è solo

    Rossi dice no

    Portoghesi

    Frittata

    Mha!

    Ammucchiata

    Manolo la mette dentro

    La curva e la squadra.... la protesta

    pietrificati ....

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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