Il Cosenza naviga a vista, prende tre gol da un Insigne super. Serve la scossa

05 ott 14 A fine partita il primo a presentarsi è un giovanissimo Roberto Insigne con in mano un pallone, una tradizione che vuole che chi realizza una tripletta si porta il pallone della partita a casa. Lui un po paonazzo con il trofeo in mano non sta nella pelle e quasi non ci crede. Compagno di Giuseppe Fornito nel Napoli, squadra proprietaria dei due baldi giovani, guarda caso i migliori in campo oggi, Roberto Insigne, fratello del più famoso Lorenzo, attaccante della Nazionale, con i tre capolavori di oggi ridicolizza il Cosenza e impingua il suo bottino persoanle a 6 reti. In sette partite. Cozza si liscia le mani e la Reggina sorride. Dopo ben nove mesi "partorisce" la vittoria in casa, la prima di questa stagione in Lega Pro. Il Cosenza da parte sua fa la figura di una squadra di educande. Nessuno si presenta in sala stampa per spiegare il momento. Il segretario Bandiera ci comunica che il pullman con gli atleti ed il tecnico è già andato via, lasciando gli addetti ai lavori con un palmo di naso. Neanche il coraggio di spiegare la brutta prestazione. Squadra senz'anima con la paura di far male e sopratutto con troppi problemi che, a questo punto, pensiamo noi, stanno attraversano lo spogliatoio. Improvvisa, e incontrollata, si sparge la voce dell'esonero di Cappellacci. Notizia non vera ma data comunque in pasto alla gente. Qualcuno parla di squadra divisa all'interno e di una levata di scudi contro lo staff tecnico. Avremmo preferito che i giocatori, e il tecnico, ci spiegassero se queste son voci o è la verità. Sul campo gli unici a salvarsi sono, lo ripetiamo, Fornito ed Alessandro. Il giovanotto di Trebisacce è sempre più leader della squadra e l'esterno sfiora il pari dopo il gol a freddo a pochi minuti dopo l'inizio della gara. Il colpo di testa non è il suo forte e l'altezza non l'aiuta, ma ci prova. Jonatan ci mette anima e corpo, i suoi compagni forse un po meno. Cappellacci, seduto sulla panca questa voltasi traballante, non manda giù la sconfitta. Tra primo e secondo tempo rimane seduto in campo una decina di minuti prima di scendere nello spogliatoio. Una pratica zen per sbollire la rabbia o un profondo momento di riflessione sul da farsi? Non lo sappiamo. Sta di fatto che il Cosenza con due gol sul groppone, inutile raccontare le amnesie della difesa, scende in campo con un'atteggiamento diverso. Ma è sempre la Reggina controllare l'incontro. Fa fare la gara al Cosenza e parte in contropiede. Così sono arrrivati i primi due gol, così è arrivato il terzo gol partorito da una giocata da applausi di Insigne. Altre due volte ia difesa del Cosenza si salva ma l'imprinting è sempre lo stesso. Cambia qualcosa l'ingresso di De Angelis a 15 dalla fine che si avvicina al gol. Ma è troppo poco. Questo Cosenza, lo dicono i numeri, è anemico. Quattro gol fatti in sette partite sono un segnale preoccupante. Ancora più preoccupante la difesa. 12 gol in sette gare. Quasi due a partita. Una vera banda del buco. Cappellacci nell'ultimo quarto d'ora cambia centrocampo e attacco. Ma gli errori rimangono gli stessi. Palla persa a centrocampo e Insigne vola in porta. Rispetto alle altre gare il Cosenza tira più in porta ma sembra avere la testa tra le nuvole. Manca il gruppo, e l'orchestra è stonata. Serve la scossa. Se contro il Catanzaro l'impegno ha portato un pari accetabile oggi di quella squadra ci sono solo gli uomini ma non le intenzioni. Troppo poco per ambire a mantenere la categoria.

-- Reggina-Cosenza 3-0 (cronaca della gara)

-- LegaPro/C 7a: risultati classifica, prossima

Reggina-Cosenza 3-0
Reti: 3’, 23’, 85’ Insigne.

Reggina: Kovacsik 7; Ungaro 6, Rizzo 6.5, Camilleri 6; Di Lorenzo 6, Armellino 6, Dall’Oglio 6 (88’ Gijuci sv), Karagounis 6; Insigne 7.5 (88’ Salandria sv), Masini 5.5, Louzada 5 (80’ Maita sv). A disp.: Leone, Maimone, Ammirati, Viola. All.: Cozza 6.5
Cosenza: Ravaglia 4; Blondett 5, Tedeschi 5, Magli 4, Ciancio 5; Criaco 5 (75’ Sassano 5), Corsi 4 (79’ Arrigoni 5), Fornito 6; Alessandro 5.5, Mosciaro 4 (75’ De Angelis 5.5), Calderini 4. A disp.: Saracco, Zanini, Bertolucci, Falbo. All.: Cappellacci sv
Arbitro: Rapuano di Rimini.
Ammoniti: Ungaro, Camilleri (R), Fornito, Magli, Criaco, De Angelis (C).