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    Guarascio duro su trattativa "Il Cosenza non è un automobile"

    Il Presidente Guarascio intervistato da Giuseppe Milicchio nell'ultima gara vinta dal Cosenza

     

    Guarascio duro su trattativa "Il Cosenza non è un automobile, no a sceneggiate"

    08 gen 14 Fumata nera questa sera dopo l'incontro tra il Cosenza Calcio e la famiglia cosentina che aveva cheisto di rilevare l'intero pacchetto azionario della società. L'incontro, in cui erano presenti il Presidente Guaracio, l'Ad Quaglio e i rappresentanti della Famiglia Barzan si è svolto in un albergo di Lamezia Terme. Al tavolo della discussione -spiega una nota della società- il presidente Guarascio ha nuovamente riconfermato l’interesse suo e di tutta la società ad un allargamento della compagine societaria ad altre figure che possano sostenere l’impegno che fin qui ha condotto il Cosenza al ritorno nel calcio professionistico, con ottime possibilità di un’ulteriore risalita, se saranno confermate tutte le buone premesse che fin qui ha messo in campo la squadra di mister Cappellacci. Guarascio ha riconfermato, così come era stato esplicitamente detto e poi scritto nel comunicato diffuso nella giornata di ieri 7 gennaio 2014, che non è sua intenzione quella di cedere il pacchetto di maggioranza della società, per il rispetto che porta alla città e ai suoi tifosi. I rappresentanti della famiglia Barzan hanno, dal canto loro, chiesto invece l’intero pacchetto del Cosenza calcio e l’incontro si è così concluso con un nulla di fatto. Il presidente Guarascio ha così commentato l’esito dell’incontro di stasera: ‘’Il Cosenza calcio non è un abito o un’automobile che si compra o si vende nell’attimo in cui viene mostrato un pezzo di carta. Sono entrato nel calcio a Cosenza ed ho mostrato di quale amore e soprattutto di quale disinteresse sono capace. Ho chiesto ripetutamente l’intervento di altri imprenditori o soggetti in grado di sostenere questo progetto che si basa sulla onestà, sulla cristallinità e su un calcio che non sia in mano ad avventurieri che possono solo portare il Cosenza nelle situazioni in cui l’abbiamo trovato quasi 3 anni fa. Città e tifosi devono sapere che questo è il progetto che intendo portare avanti e che, se non interverrà nessuno, porteremo avanti con le nostre forze, piccole o grandi che saremo in grado di mettere in campo, ma con un’idea e un’idealità di fondo: il calcio onesto, pulito, una società trasparente e che basa tutto sulla legalità e sul rispetto delle leggi. Non faremo un passo indietro rispetto a questo progetto e sono sicuro che la gran parte dei tifosi e della città è con noi in questa battaglia. Il resto sono chiacchiere da bar sport, che non meritano commenti; sono sceneggiate degne di ben altri palcoscenici e che nemmeno il Teatro Rendano potrebbe ospitare. Il Cosenza calcio è in buone mani e porteremo questa squadra in C1, a dispetto dei pochi menagrami che fin dall’inizio ci tifano contro. Per il centenario faremo quello che potremo, quello che è nelle nostre possibilità ma tutto con trasparenza e pulizia. Lo faremo da soli se nessuno ci aiuterà ma lo faremo con i tifosi che sono la vera e unica risorsa di una società che opera nello sport’’.

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