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![]() Cosenza, un pari che fa classifica, ma quanta rabbia
Cosenza, un pari che fa classifica, ma quanta rabbia 09 feb 14 Finisce con musi lunghi e la curva che grida alla squadra più impegno ma con il Castel Rigone il Cosenza ottiene un punto importante per la Lega Pro Unica. I Lupi provano a far loro la gara sbagliando per due volte il colpo di grazia ma i legni dicono no ad Alessandro e Chinellato per due gol facili facili. Gli ospiti arrivano quasi spaesati dalla grandezza del Dan Vito e dopo appena 30 secondi offrono la vittoria su di un piatto d'argento alla squadra di Castellaci. Alessandro atterrato in area e rigore netto. Mosciaro incanta Franzese. Palla da un lato e portiere dall'altro. Gli ospiti sono squadra coriacea, con una prima linea "grigia", 70 anni in due tra Tranchitella e Agostinelli, e ben messi in campo. Invece il Cosenza tiene bene il campo nonostante la verve degli ospiti ed in venti minuti costruisce tre palle gol con la sfera che sibila sui pali avversari. Gli uomini di Fusi prendono coraggio e si presentano due volte davanti a Frattali ma la difesa rossoblù fa il suo dovere. Alla mezzora Alessandro prende da buona posizione il palo pieno e poi ancora il Cosenza ha un occasione con Mosciaro che ruba palla a centrocampo e duellando con De Angelis si porta nella zona calda. Il Castel Rigone mostra di meritare i 32 punti in classifica e risponde colpo su colpo anche se in un'occasione riesce a tagliare tutta l'area a con ben tre giocatori che non trovano il colpo conclusivo. Ma le occasioni più nitide le hanno i Lupi. Nel cambio di campo il Castel Rigone, approfittando di un buco a destra, organizza la rete del pari con tre difensori rossoblù che vengono uccellati da Tranchitella che si infila come un falco e mette dentro. Il gol da coraggio al Castel Rigone che al quarto d'ora ripropone la stessa azione ma la conclusione esce di un soffio. Così Cappellacci cambia le carte in tavola passando dal 4-3-3 al 4-2-4 per far sua la gara. Fuori Pepe e Asante dentro Bigoni e Chinellato. Proprio quest'ultimo ha un delizioso pallone modello "basta spingere" che gli arriva sulla testa e la conclusione di potenza si stampa sul palo. Le squadre si punzecchiano meno e il finale di una gara sotto la pioggia con il terreno abbastanza pesante è un pari scontato. La curva grida "fuori le palle" e poi si lamenta del tecnico "Cappellacci dov'è" non andato sotto il settore a salutare assieme ai giocatori. Tutto sommato il risultato rispecchia lo spessore di due formazioni che hanno ribattuto colpo su colpo l'andamento di una gara giocata con fisico e potenza. Il tecnico rossoblù è soddisfatto per i passi avanti fatti dopo le due brutte prestazioni a Sorrento e contro l'Arzanese. "Un pari, spiega ai cronisti, che ci sta tutto per quanto visto in campo. Loro sono una bella squadra e noi abbiamo reagito bene". Il tecnico degli umbri, invece, sottolinea che il pari è il risultato giusto di due squadre che si sono affrontate a viso aperto ed hanno giocato tutta la partita colpo su colpo. Mosciaro da parte sua parla apertamente di due punti persi e allontana le accuse di chi dice (il tecnico del Castel Rigone) che il Cosenza ora "gestisce il campionato". La strada è ancora lunga e se Fusi si riferiva all'amministrare il grosso vantaggio accumulato nel girone d'andata, Mosciaro respinge al mittente la cosa. A mente fredda il Cosenza incassa un ottimo punto che gli fa toccare quota 40 lasciando la nona in classifica a 9 punti e proprio il Castel Rigone, quinta in classifica, a ben sette punti di distanza. Gestione o meno del campionato Il girone di ritorno è tutt'altra cosa. Un pari come quello di oggi, tra l'altro arrivato in un San Vito semi deserto con appena 1200 spettatori, può far storcere il muso al tifoso che vorrebbe sempre vincere ma in sostanza è fieno in cascina contro una diretta concorrente alla promozione/salvezza. Mancano ancora 11 gare al termine della stagione e i distacchi sono rimasti invariati. In più il Cosenza ha dimostrato di aver cominciato a superare la mini crisi invernale proprio sul terreno amico dove per tutto il girone d'andata ha avuto difficoltà a far punti. Non dimentichiamo che il Cosenza è ancora la squadra corsara di questo campionato con sei vittorie fuori dalle mura amiche. Adesso c'è da continuare sulla scia positiva. Domenica si va a Melfi e questa è un'altra gara da prendere con le molle. In terra lucana però i giocatori del Cosenza dovranno dimostrare di aver dimenticato le ultime brutte prestazioni e fare bella mostra delle indubbie qualità dell'organico. COSENZA-CASTEL RIGONE 1-1 COSENZA: Frattali 6, Blondett 5.5, Palazzi 5, Giordano 5.5, Pepe 6 (68’ Chinellato 6), Guidi 5.5, Criaco 6, Asante 6 (68’ Bigoni 5.5), Mosciaro 6.5, De Angelis 6, Alessandro 6.5 (85’ Partipilo sv). A disp.:: Orlandi, Carrieri, Mannini, Reda. All.: Cappellacci 6.5 --- Cosenza-Castel Rigone 1-1 (cronaca e tabellino) --- --- ---
In piedi Guidi, Pepe, Giordano, Frattali, Mosciaro. Accosciati: Alessandro, Asante, Blondett, De Angelis, Criaco e Palazzi gol festa sotto la curva Tranchitella segna il pari Alessandro tra i migliori in campo Chinellato, per lui un "quasi-gol" © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Calcio"
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