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Il Cosenza sfiora il colpo grosso all'Arechi
Il Cosenza sfiora il colpo grosso all'Arechi 31 ago 14 Alla fine l'ha vinta Cappelalcci la sfida delle panchine sul campo dell'Arechi decisamente non facile terra di conquista. Il campo ha detto che il pareggo è il risultato giusto per due squadre partite con obiettivi diversi. Il Cosneza vuole salvarsi il prima possibile, la Salernitana vuol vincerlo il campionato. Correva il minuto 51, Calderini ruba un pallone ad un disoirdinato centrocampo amaranto e s'invola verso l'area. Cori lo segue e si va a piazzare sul secondo palo. Il filtrante è perfetto. Si ferma davanti i piedi di Cori. La conclusione no. Sarebbe stato il gol partita di una gara rovinata da un arbitro che regala prima un rigore ai padroni di casa dopo soli 4 minuti e poi dirige a senso unico l'incontro sanzionando pesantemente il Cosenza. "Vedo un aquila che vola" canta l'inno di una famosa squadra. Ogni riferimento è puramente casuale. Ma il timore reverenziale verso chi in Lega abita i piani alti fa sempre il suo effetto. Così come al 61' con i granata, cotti e senza stimoli, che si salvano in extremis in una mischia furibonda nella loro area in cui i "Lupi" non trovano, di un soffio, la zampata vincente. Cappellacci ha avuto ragione. Da fiducia a Magli, Sperotto e Ciancio dal primo minuto e proprio questi tre saranno la chiave di volta della partita. Sperotto lo avevamo intravisto in settimana con un pennello tra i piedi. Ci aveva colpito. Cross al bacio e palle filtranti decisamente di categoria superiore. Come quella per Magli che di testa fa gol con pallone e portiere che s'infilano in rete. Ciancio fa il suo gran lavoro e trova le misure a Gabionetta, grande esperto d'area che si inventa un rigore tuffandosi su di un piede "fermo" di Sperotto. Passato il pericolo della mischia il direttore di gara pensa bene di dare un altro aiutino. Hai visto mai. E su di un fallo veniale di Ciancio, già ammonito, estrae il secondo cartellino che vale l'espulsione. Il Cosenza fino a quel momento stava dettando i tempi. Consigliamo a Mister Menichini di rivedersi la cassetta della gara. Il Cosenza , invece, si rimodella con un 4-4-2 per tarpare le ali ai campani. Dice il Capp "Non proprio un 4-4-2 ma ho chiesto all'esterno di scendere in linea col centrocampo per contrastare le loro fasce da dove arrivavano i pericoli". Ed e' sempre lui che rimodella la squadra togliendo Cori per Tedeschi per riassettare la difesa. Un libro scritto in anticipo? no. Per chi ancora straparla il consiglio è quello di venire a vedere gli allenamenti. Le scelte della domenica sono frutto dell'occhio vigile del tecnico che legge stimoli e voglia di far bene nell'arco della preparazione alla gara. Così non sorpendono gli Sperotto e Ciancio in difesa, Criaco a centrocanpo e Calderini in attacco. Scelte che vanno di pari passo al tipo di gara che il tecnico, evidentemente, aveva in mente. Bisogna dargliene atto. "Non sarà facile per nessuno far punti sul campo della Salernitana" afferma ancora Cappellacci. E come dargli torto. Con elementi che rispondono al nome di Gabionetta, Calil, Pestrin, Ginestra, Giacomini, magari non tutti al top, sarà difficile per chiunque trovare le misure giuste per contenerli. Ma è solo la prima di campionato. E' vero. Intanto da Salerno il Cosenza torna a casa con un punto preso in trasferta. E che trasferta. Torna con la consapevolezza di avere un gruppo forte e motivato. Torna a casa con un pari ottenuto in 10 contro una corazzata di 12 avversari. Ma sopratutto torna a testa alta da una gara che in troppi avevano definito "patibolo" per il Capp. E se Calderini metteva dentro quel pallone al 19' ? Giusto un minuto dopo il gol. O se Ravaglia non prendeva il tiro teso di Ginestra a sei minuti dalla fine? Avremmo, di sicuro, parlato di un'altra gara. E' il calcio, bellezza. Quel gioco di cui tutti possono parlare, a ragione o meno, ed esprimere la propria idea. Forse il bello è proprio questo. Intanto sabato arriva il Foggia. Rientra quel giocatore importante che risponde al nome di Arrigoni mentre De Angelis sfoglia gli ultimi 15 giorni di calendario che mancano al suo rientro. Di sicuro ne vedremo delle belle. Ah, a proposito di giocatori, domani chiude il mercato. Due colpi nel fucile del DS Meluso. Ma non sveliamo nulla, anche perchè lui non parla. Aspettiamo fiduciioso. Così come i cento in trasferta a Salerno, l'unico cronista cosentino presente in tribuna stampa ed il presidente Guarascio che con tutti noi ha goduto di una pari bello quasi quanto il gol di Marulla. Te lo ricordi Marulla? SALERNITANA – COSENZA 1-1 SALERNITANA (4-3-3): Gori 6; Colombo 6, Tuia 6, Trevisan 6, Giacomini 5.5; Castiglia 5 (85′ Giandonato sv), Pestrin 6.5, Volpe 6; Gabionetta 6 (79′ Ginestra 6), Mendicino 5 (59′ Calil 5), Nalini 6. All. Menichini 5. A disp.: Russo, Bianchi, Lanzaro, Mounard. -- Salernitana-Cosenza 1-1 (Cronaca e tabellino) -- LegaPro/C OK Catanzaro, pari Lamezia (Risultati e classifica) --- Manolo Pestrin --- Mister Menichini --- Cappellacci "Il Cosenza c'è"
Il presidente Guarascio in tribuna con Meluso Dal sorriso dei tre, quel foglio sembra esser pieno di buone notizie La curva di casa Proteste per un rigore inventato Gabionetta fa uno scavino piatto Cappellacci s'arrabbia e chiede nuove posizioni Magli, stacco imperioso e ... palla e portiere nel sacco La festa dei "guastafeste" Saluti dall'Arechi Menichini ha un diavolo per capello ... ops Cori si mangia il gol del 2-1 Ravman... Calderini in derapage Calci anche per Criaco.... vero Mister Menichini? maglie per tuttiiiii © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Calcio"
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |