Fallimento Catanzaro, legali "Per Giudici Lega non è ente pubblico" - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale della Calabria

Fallimento Catanzaro, legali "Per Giudici Lega non è ente pubblico"

21 mar 13 "I Giudici di merito e di legittimità hanno stabilito, in termini irreversibili, che la Lega Calcio non è un ente pubblico". Lo afferma in una nota l'avv. Giacomo Maletta, difensore di Claudio Parente, uno dei soci dell'Us Catanzaro, fallita nel 2007, circa l'indagine della Corte de Conti sulla presunta indebita percezione di 4 milioni di euro di fondi della Lega in occasione del campionato di serie B del 2004-05. "La segnalazione alla Corte dei Conti - afferma Maletta - ha come oggetto un fatto già valutato dal giudice Territoriale di Catanzaro (segnatamente il Tribunale della Libertà) e dalla Corte di Cassazione in sede di legittimità; in particolar modo, i Giudici di merito e di legittimità hanno stabilito, in termini irreversibili, che la Lega Calcio non è un ente pubblico, ragion per cui, qualsivoglia vicenda giudiziaria che possa interessare tale ente, non può avere come presupposto la violazione di reati propri, che sono appunto, tra gli altri, i reati che riguardano la Pubblica Amministrazione. Per l'effetto, qualsiasi ipotesi di reato non può che risentire di questo presupposto fondamentale che, essendo oramai un giudicato, risulta, tra l'altro, imprescindibile per qualsiasi valutazione in qualunque sede giudiziaria, rimarcando, in conclusione, come i pronunciati del Tribunale della Libertà e della Suprema Corte di Cassazione abbiano escluso, palesemente, la sussistenza del fatto reato".