Cosenza umiliato dal Noto. La società convoca Mister Gagliardi

20 gen 13 Presi letteralmente a pallonate. Il Cosenza in quel di Noto subisce la più butta ed umiliante sconfitta della stagione. Senza gioco e soprattutto senza il calciatore che fino ad oggi aveva permesso i miracoli, parliamo di Manolo Mosciaro che tra l’altro ha la valigia in mano, sembrava che l’avversario, il Noto, stesse lottando per la promozione. Invece il Cosenza non è pervenuto. Mani nella faccia il tecnico che a fine gara non ha voluto aprir bocca cedendo l’ingrato compito al secondo, Mister Tonino Aceto. Parole di circostanza. Diversamente non poteva essere. Tre a zero e tutti a casa con altri due miracoli di Cutrupi ad alleggerire una prestazione che poteva essere ancora più pesante. Sul banco degli imputati non c’è solo la difesa, oggi da vero film horror, ma tutta la squadra, fatti i relativi distinguo. Marano Benincasa, assieme a Cutrupi, salvano la faccia. Ma cosa è successo? Possibile che una settimana di freddo e palestra hanno affievolito le motivazioni di una squadra che ambisce a vincere il campionato? Già dopo la sconfitta di Ragusa la dirigenza aveva fatto capire al tecnico che era sotto osservazione. Oggi nei piani alti di viale Magna Grecia si parla invece di “una scossa”. La situazione non è delle più rosee e non può continuare a funzionare come è accaduto sino ad oggi. La società da un lato e l’area tecnica dall’altro. Guarascio chiede conto dei suoi investimenti e per questo ha convocato per domani mattina il tecnico Gagliardi. Qualcuno parla addirittura di dimissioni. Di certo la situazione di questa stagione ha preso una piega che solo una performance di altissimo livello può sanare: un miracolo. E’ vero che il campionato non è ancora finito. Sono rimaste quattordici gare incluso lo scontro diretto col Messina. I numeri però, ancora una volta, parlano senza lasciare spazio ai dubbi. Messina a più sei, praticamente in fuga, e un imbarazzante meno ventinove nella casella dei gol presi. Non c'è da aggiungere atro. E’ vero che rimane il miglior attacco del campionato, ma quindici, quasi la metà dei gol realizzati (37) , sono stati messi a segno da Manolo Mosciaro. Lo stesso che oggi, appiedato dal giudice sportivo, ha sbottato annunciando la trattativa con la Nocerina. Non una voce ma la conferma dal diretto interessato. La barca affonda ancor di più. Qualcuno parla della scorsa stagione dei nove punti recuperati da quel Mister Napoli tanto criticato anche quando non lo si sarebbe dovuto mettere in ballo. Quello era un altro scenario. Davanti c’era l’Hinterreggio dei giovani, non il Messina di patron Lo Monaco, e il Cosenza aveva tutt’altra squadra. Senza togliere i meriti a nessuno, ma giocatori come Romano, Ciano, Longobardi non li si può regalare a nessuno. Aggiungiamoci la frittata Arcidiacono dove esistono delle precise colpe che qualcuno, in mala fede, minimizza. Il quadro è completo. Un quadro horror. Protestano tutti. E a maggior ragione i tifosi che sono stanchi di vedere la squadra umiliata. Dieci anni di calvari e fallimenti. Ora basta. E’ necessario fare chiarezza e se divorzi ci devono essere che siano fatti il prima possibile. Prima che tutto sia irrimediabilmente compromesso. Il Cosenza è un bene di tutta la città e offese allo sport come quelle viste oggi non possono esistere. Qualcuno ha fallito ed ora si deve mettere da parte. Per il bene del Cosenza.

SerieD/I --- Noto-Cosenza 3-0 (Cronaca e tabellino)

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