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Cosenza, la guerra fredda porta Florio sulla panchina della Juniores
Cosenza, la guerra fredda porta Florio sulla panchina della Juniores 14 feb 13 Una sorta di guerra fredda. Ma che sta lasciando troppi feriti per strada. Così si va verso l'autodistruzione. Ma non solo del Cosenza, si va verso l'autodistruzione degli attori che stanno mettendo su questo siparietto grottesco. Una guerra fatta di colpi e contraccolpi. Da una parte lo staff tecnico dall'altra parte la società della Nuova Cosenza Calcio. L'un contro l'altro armati. L'ultima mossa la nomina di Franco Florio allenatore della squadra juniores. Giusto ieri si era dimesso in blocco lo staff messo su da Fiore e Candelieri. In serata era già pronto l'accordo con Florio. Oggi il Mister era già al lavoro con i Lupacchiotti. Una serie di "botta e risposta" che se da un lato voleva sminuire il valore dei "padroni del vapore" dall'altro ne accresce la capacità di riorganizzarsi peggio della coda di una lucertola. Più la tagli, più ricresce. Prima le dimissioni di Fiore. Poi lo sfratto delle giovanili dalla Real Cosenza che ha portato all'accordo con l'Azzurra. Con grande soddisfazione della società che risparmia oltre 5000 euro al mese da reinvestire sulla prima squadra. Poi la nomina di Kevin Marulla a team manager, fiore all'occhiello che qualunque società avrebbe voluto avere. Ieri le dimissioni in blocco dello staff della Juniores seguito dalla nomina di Franco Florio. Sul campo sarebbe un tre a zero netto della società. Ma invece questo paragone non si può fare perchè proprio la società sta dimostrando troppa lentezza nelle decisioni che riguardano la prima squadra. Possibile che bisognava arrivare ad oggi per telefonare a Fiore e fissare un faccia a faccia? In mezzo alla guerra fredda ci sta il Cosenza. I Lupi che ancora sono in lizza per il primato. Solo quattro punti dalla capolista, con ancora 12 partite da giocare incluso lo scontro diretto con la capolista Messina. Una follia. Ma perchè Fiore ha deciso di rompere adesso? Una decisione avvolta dal mistero visto che avrebbe potuto farlo a dicembre, prima della campagna di rafforzamento, a settembre dopo i primi screzi, ad agosto dopo la riunione con i tifosi, a luglio stesso quando Guarascio ha dettato le condizioni di un budget risicato (poco più di 430 mila euro) e linea verde. Una guerra che sta portando all'esasperazione i tifosi. Spaccati anche loro. Tutti bocciano chi l'una chi l'altra parte. Noi bocciamo tutte e due le parti. Ci sta la disorganizzazione dei neofiti. Partire da zero col calcio comporta questi prezzi. Ma arrivare ad ieri ed assistere all'ennesima scenetta con il capitano che legge una letterina, scritta per giunta male, di una presa di posizione che non sta ne in cielo ne in terra. No. Questo no. Oggi il culmine con la visita di Guarascio e Quaglio nello spogliatoio. Un faccia a faccia tra società e giocatori con tanto di applauso finale. Una decisone giunta tardissimo. E' vero. Speriamo non troppo tardi per rimettere assieme i pezzi di un mosaico impazzito. Domani c'è questa opportunità. Per il bene del Cosenza e di Cosenza: per favore non sprecatela. C'è ancora tempo per arrivare all'obiettivo finale nel migliore dei modi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Calcio"
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