Cosenza caos, tifosi bloccano allenamento. Gagliardi "Società assente"

05 feb 13 Una triste giornata pe ril calcio cosentino. Quasi come cinque anni fa, ai tempi di Nucaro e Intrieri. Si è tornati indietro col tempo in una situazione di precarietà che ci sembra assurda. I tifosi lo avevano annuciato ieri e lo hanno messo in atto. "No Fiore, no allenamento" embra questo lo slogan coniato. La giorana inizia con la notizia delle dimissioni dell'Addetto Stampa, Patrizia de Napoli, dieci minuti prima della conferenza stampa. Non ne consociamo i motivi. Poi la conferenza del Mister che si presenta ai cronisti accompagnato da Capitan Parisi.

Video --- Conferenza integrale Gagliardi-Parisi

Conferenza Stampa. . "Siamo qui per amore dei colori e faremo il nostro dovere fno in fondo, ma in queste condizioni, senza un direttore portivo, senza Fiore, non si può lavorare". Questo in sintesi il tecnico Gagliardi che ha poi aggiunto "Per me Fiore è tutto, oltre che un punto di riferimento per il calcio è anche il mio interlocutore diretto. Oggi non so come fare se devo programmare un'amichevole per giovedì, ne so con chi parlare degli eventuali problemi che devo affrontare. Ma la cosa più preoccupante non è questa ma l'assenza completa della società. Non ho alcun riferimento". Il tecnico poi durante la cobferenza ha parlato della gara di Ribera ma il fuoco della discussione è tornato, come ovvio, sulle dimissioni di Fiore. "Fiore ancora non è stato ne contattato dal Presidente Guaracio ne telefonato da alcuno della società- Il documento del Presidente va bene, un passo avanti, ma in pratica non risolve il fatto delle dimissioni". A questo punto incala il capitano Parisi che porta il messaggio dello spogliatoio di vicinana e riconoscimento a Fiore ma che tien a sottolienare che "Si il documento del Presidente è un fatto importante ma ora servono fatti. Dalle parole bisogna passare ai fatti. Il nostro referente è il direttore sportivo è Fiore senza di lui è impensabile andare avanti. Noi ce la metteremo tutta per vincere il campionato il nostro impegno è massimo". Un assaggio sulla questione stipnedi "che non si pone in quanto Fiore ieri ha chiarito tutto" e infine sul campionato. Mister Gagliardi ha aggiunto "Il campionato può perderlo solo il Messina. Quattro punti di distacco significa che ora loro possono gestirsi il campionato mentre noi le dobbiamo vincere tutte". La speranza dunque è che Fiore ritorni sui suoi passi. La speranza di tutti, anche del Presidente Guarascio che in serata ha fatto sapere che si prodigherà perchè ciò avvenga.

Blocco allenamento. Sopo la conferenza il tecnico è rimasto con la sqaudra nel chiuso dello spogliatoio, come avviene ogni inizio settimana. Nonostante la pausa di domenica prossima (Il campionato è fermo per il Torneo di Viareggio) la preparazione dei gicoatori continua, ma non al Sab Vito. Infatti, come nnunciato ieri durante la conferenza di Fiore, i tifosi hanno bloccato l'allenamento. Prima una delegazione è andata a parlare alla squadra e poi cancello aperto tutti i presenti hanno incontrato tutta la rosa dei calciatori. I tifosi hanno chiesto di parlare con la società e finchè la società non si presenterà al San Vito, dicono, non faranno allenare la squadra. A questo punto il dirigente Olivito h chiamato il presidente Guarascio che è fuori sede e sarà a Csoenza soltanto giovedì. L'amministratore delegato Quaglio, non essendoci il Presidente Guarascio, ha riferito di non avere alcun potere decisionale e di aspettare giovedì la venuta del numero uno di viale Magna Grecia. Così i tifosi hanno ribadito che fino a giovedì la squadra non si allena. Una situazione a dir poco grottesca. Ma è così da dieci anni a questa parte. Cosenza ed il Cosenza non riescono ad uscir fuori dalle sabbie mobili della serie D.

Intimidazione ad un giornalista. A margine della giornata di oggi dobbiamo segnalare un gravissimo tentativo di intimidazione nei confronti di un collega della carta stampata. Infatti oggi un dirigente del Cosenza ha seguito il giornalista con la macchina per tutta la mattina. Il giornalista vedendosi seguito ha più volte cambiato itinerario volontariamente per vedere se fosse una coincidenza ma l'auto del dirigente è rimasta sempre dietro. La cosa si è risolta soltanto quando il collega si è recato sotto la caserma dei carabinieri per denunciare il fatto. Al collega va la nostra stima e solidarietà per il suo quotidiano lavoro di cronista svolto con estrema professionalità.