Col pari di Messina il Cosenza chiude una stagione di rimpianti

21 apr 13 E' finita con i tifosi del Cosenza che hanno aspettato i calciatori al loro rientro dalla trasferta di Messina. Un ringraziamento per la tarsferta finita a testa alta cosi come questo campionato che in pratica i Lupi hanno concluso al San Filippo con un pareggio tutto cuore e onore. Una gara stregata partita subito male con l'infortunio di Foderaro e Gagliardi che ha dovuto cambiare in corsa i piani preparati per la gara. Con Pesce a sprecare due palloni d'oro e Cutrupi a mettere due pezze importanti assieme a Parisi e Sicignano. La dimostrazione, in casa del Messina, che se giocata ad armi pari questa gara non avrebbe avuto difficoltà di sorta per gli uomini di Mister Gagliardi. In uno stadio pieno di supporters locali ed il settore ospiti vuoto il Cosenza ha avuto tre occasioni per chiudere il match. Dall'altra parte il Messina recrimina su si un gol in netto fuorigico, un palo, quasi un autorete di Sicignano ed una palla d'oro di Ferreira. Nient'altro. Uno zero a zero che divide equamente una gara specchio di una stagione. Oggi senza Mosciaro squalificato, nel resto delle gare senza Arcidiacono, il Cosenza rimpiange i punti persi per strada ed assiste alla gioia dei peloritani che però devono aspettare un altra domenica per festeggiare. La matematica non gli dà ragione. Ma è una pura formalità. Con l'ultima gara contro la Nissa, già scesa da due mesi, il Messina chiuderà la stagione così come l'ha gestita. Con quel pizzico di fortuna e la gestione fuori dal campo perfetta, che non guasta mai. Bravo il Cosenza ad averci creduto fino ad oggi. Bravi tutti per il campionato in dirittura d'arrivo che si pre-annuncia con un altra coda per i play off. Quasi uno sfottò. Visto come i regolamenti vengono ripetutamente calpestati c'è quasi da pensarci su. Ma la prossima stagione sarà quella che preparerà alla riforma e in Lega Pro sarà battaglia dalla cintola in giù per rimanere in pista. Senza contare che la prossima stagione di D sarà di fuoco vista la prospettiva di salire nella C unica. Bisognerà vedere chi rimarrà con i conti a posto e quanto spazio ci sarà per eventuali ripescaggi. Ma ci sarà da capire anche che intenzioni ha il signore della Lega Pro, il mitico Magalli, ancora una volta padre padrone del calcio di serie C. Per adesso il Cosenza passa la seconda stagione agli archivi come vice. Un campionato che avrebbe potuto far suo a man bassa, soltanto ci fose stata più unità d'intenti. Gli esami ed il noviziato sono finiti. Ora progetti chiari. Cosenza non puo più aspettare. Un posto nel calcio che conta è un suo diritto.

In piedi: Cutrupi, Guadalupi, Cavallaro, Parisi, Liotti, Sicignano. Accosciati: Foderaro, Pesce, Fiore, Benincasa, Paonessa (Foto Grazioli)

Il settore ospiti vuoto a Messina (Foto Grazioli)