Il Cosenza sbanca Agropoli ed è solo in vetta

23 set 12 Quando tutti stavano raccogliendo bandiere e striscioni dopo una gran gara giocata a livello tattico dai due tecnici di Cosenza e Agropoli, Nicolas Pesce alza un gran pallone per Piero Biccio Arcidiacono che da par suo gonfia la rete proprio nei minuti di recupero. Esplode la gioia dei 200 presentii, eplode la gioia in città dove so sente una specie di boato, un gol urlato con le radioline incollate alel orecchie. Esplode la gioia dei tanti lontani dalla città che dietro tastiere e davanti a cellulari e tablet sorridono per una vittoria arrivata sui titoli di coda. Una vittoria innaffiata da un primato in classiìfica che giunge grazie alle sconfitte di Acr Messina e Savoia. Ma quanta fatica. Due gol annullati, uno dei quali regolare ed un gol arivato al 90° regalano, forse, la vittoria più bella contro una delle squadre che, a detta del tecnico Gagliardi, sarà una delle protagoniste del campionato. Infatti per quasi mezzora il Cosenza detta legge ma i campani tengono botta su botta. Ci vuole un'invenzione di Arcidiacono che porta Mosciaro a far gol ed emozionare gli oltre 200 tifosi rossoblu giunti in Campania a seguito dei Lupi. Una gioia spenta in maniera incredibile dal guardialinee che sta per festeggiare pure lui ma poi alza la bandierina quando tutti si abbracciavano. Qui si arrabbia il tecnico che avrebbe voluto che Biccio facesse gol senza passarla, così come ha fatto, per troppo altruismo. Ma in campo, così come fuori, si vede un gruppo unito di giocatori attaccati kl'uno all'altro. Si vede Mosciaro sudare sette camicie mentre ripiega e lavora per la squadra. Lo stesso fa Biccio ed il fratello. Il Cosenza detta i ritmi e tiene alle corde i padroni di casa. Al cambio del campo ancora un gol annullato per il Cosenza mentre Nastri, il tecnico dell'Agropoli, comincia a cambiare qualcosa e invece di far continuare i suoi con la palla a terra ed il gioco stretto prova con i lanci in area. Butta nella mischia un volpone come Mallardo e spera in qualcosa. Ma solo Carotenuto riesce ad arrivare davanti a Straface. Qui il numero uno rossoblu, completamente inoperoso nella prima metà della gara, si guadagna la pagnotta. Su tiro ravvicinato riesce a chiudere lo specchio per ben due volte e mette la saracinesca. E' la volta del Cosenza a cambiare. Fuori gli stanchi Fiore e Scigliano dentro Guadalupi e Varriale. I buchi che si stavano aprendo si chiudono ed è la volta di Pesce. Dai suoi piedi arriva l'invenzione. Palla lunga per Biccio Arcidiacono che si presenta solo davanti la porta, ma non tira. Tutti, tra giocatori del Cosenza, tifosi rossoblu e panchina, stanno col cuore in gola. Ma perchè non tiri? A fine gara spiega che in quel momento lui aspettava il difensore. Dopo la finta, però, Biccio ha chiuso gli occhi e magicamente la rete si gonfia. Il finimondo. Esplodono gli oltre 200 tifosi rossoblu sugli spalti. Esplodono i compagni. Esplode la panchina. Rimangono solo 4 minuti ai padroni di casa, ma non c'è nulla da fare. Il Cosenza gode. I tifosi ancora di più.

Domani allenamento in vista della gara di Coppa Italia di mercoledì 26

--- Agropoli-Cosenza 0-1 (Cronaca e tabellino)

--- 4a giornata-risultati e classifica

--- Gagliardi "Chiunque incontrerà il Csoenza dovrà sudare"

--- Arcidiacono "Ora cominciamo a divertirci"