Paternò-Cosenza 0-1, Mister Gagliardi "Il Cosenza c'è"

20 ott 12 Questo il commento il tecnico del Cosenza Giancluca Gagliardi la vittoria per uno a zero sul campo del Paternò "Non avevo dubbi sui miei ragazzi e sulla prestazione che ne sarebbe venuta fuori. Abbiamo fatto una prestazione superlativa che moralmente è da 10. Mi dispiace del linciaggio mediatico e mi dispiace perchè nuoce al Cosenza Calcio e non a Gianluca Gagliardi. Oggi abbiamo dato una prova soffrendo come era giusto, dal momento in cui siamo rimasti in dieci. Ma pur soffrendo in un campo difficile con gente d'esperienza li davanti, che si possono inventare in ogni momento qualcosa, non mi sembra che abbiamo subito tiri in porta, mentre noi potevamo fare il secondo gol.

I ringraziamenti a chi gli eè stato vicino. Una vittoria da dedicare alla società che ci è stata vicina ed in primis a Stefano Fiore che ha dinostarto di essere pesona coerente per quello che ha fatto e quello che fa.Un riconoscimento va agli assenti a Marano e Ferltz e atutti gli altri che hanno sofferto con noi. I giocatori sono stati sempre concentrati. Dalla prima partita, a Portogruaro, fino ad oggi. Molte volte il calcio è fatto di episodi e alla lunga il risultato determina giudizi che quasi sempre mancano di logica e di obiettività. La concentrazione vuol dire impegno, carica agonistica. Non c'erano dubbi su questo. Su sette prestazioni, sei da dieci e una da due non può assolutamente far euna media negativa.

Il gruppo e i giovani. Questa era la partita di Sicignano che ha fatto valere le sue doti. Non era facile per lui rientrare in squadra. Aveva dei riferimenti e dei giocatori che si adattano alle sue carateristiche. E' stata brava tutta la squadra, ha iniziato bene, da grande squadra, sia a livello tecnico che a livello tattico ed ha finito da provinciale, che significa sacrificarsi uno per tutti. Mettendo tanti giovani in campo. Un merito che va a tutto il gruppo anche a chi non aveva calcato mai la panchina come Naccarato.

Non siamo Arcidiacono dipendenti. Oggi non parlate di Arcidiacono e questo significa che ha merito tutta la squadra. Non so se avete notato oggi Mosciaro, un giocatore di categoria suepriore e mi viene da dire 'tu te ne devi andare da questa categoria perchè non c'entra nulla quando giochi a questi livelli, a questa maniera e' uno spreco'. Prima di essere un allenatore sono un estimatore del buon calcio. Lui come Guadalupi. Questo significa che questa squadra non è Arcidiacono dipendente e spero che qualcuna sottolinei la forza del gruppo. Il campionato è ancora lungo. Avevo ragione io quando lo dicevo. Mi auguro di passare come inesperto fino alle fine come uno che non legge le partite (ironico). Ci sta. Io sono un giovane apprendista. Ci sta che sbaglio. E mi auguro che chiunque fa parte di questo progetto, chiunque ruoti in questo progetto abbia la mia stessa fame di arrivare.

Superato un grosso esame, grazie alla società. In questo momento ho accumulato tanto di quella rabbia e in questo momento vorrei solamente abbracciare tutti. Ne siamo usciti fuori da grande. Il Cosenza da qui ne è uscito fuori da grande. Qua non era facile. A livello morale, a livello psicologico, a livello di tutte le critiche si sono sopportate, non era facile. E per come i ragazzi hanno affrontato la partita dal primo all'ultimo, hanno dei valori morali che vanno oltre l'aspetto tecnico e tattico. Perchè quello che avevo chiesto alla società, che ringrazio per avermelo concesso, per stare due giorni in ritiro con loro e fargli capire che dovevano fare quello che hanno sempre fatto. Non dovevano fare qualcosa in più o pensare di stravincere, o mostrare chissà cosa. Dovevano fare solo quello che hanno sempre fatto. Oggi siamo ritornati, dopo otto partite una squdra che ha subito neanche un tiro in porta e su questo campo sarà difficile per tutti".