Il Cosenza non va oltre il pari a Noto

21 gen 12 Cambia l'atteggiamento in campo ma gli errori restano. Il neo tecnico Tommaso Napoli dovrà lavorare ancora e tanto per limare le sbavature che ancora una volta vedono sfumare il bottino grosso del Cosenza. Un primo tempo da incorniciare con la partita gestita letteralmente a senso unico e poi la paura che fa 90 con l'unico errore punito con un penalty. Non dicaimo il solito refrain, ma poco ci manca. Al Cosenza mancano i gol. All'appello risponde solo Mosciaro che alza la paletta numero nove e si danna l'anima per trovare la doppietta. I gol degli altri oggi invece non arrivano. Come avevamo sottolineato in settimana, lo avevamo visto davvero su di giri, Romano non si è smentito ed è da annoverare tra i migliori in campo. Ma a lui come agli altri compagni presenti sul fronte offensivo, ora mancano i gol. Al Cosenza infatti, tolto Mosciaro, mancano i gol del resto della squadra. Quei gol sparsi che vengono un po da tutti i reparti che fanno la differenza. Così il Coenza, incurante della pressione dei padrni di casa parte saparato e mette in campo la grinta che il tecnico ha chiesto. Dopo sette minuti arriva un gran vantaggio confezionato da un Mosciaro in splendida forma. Entra in area ed il portiere ingenuamente lo atterra con il piede libero. Tiro centrale questa volta, quasi un cucchiaio, portiere spiazzato e palla nel sacco. Poi Fiore ha l'occasione per raddoppiare ma pasticcia davanti alla porta. Biondo e Arcidiacono provano anche loro a mettere la parola fine alla gara ma la palla non entra. L'impegno e la grinta ci sono. Manca la concretezza finale. Così nel secondo tempo il Noto prende coraggio e proba a farsi vedere da Franza. Prima una punizione viene sventata in angolo, poi la beffa di un rigore ai più parso inesistente. Il numero uno potrebbe evitare di tuffarsi ma va per coprire la palla e Fontanella si butta. Manco fosse stato fucilato. L'arbitro abbocca ed è calcio di rigore. Peccato che sulla battuta, centrale, franza abbia intuito ma non parato. Il tecnico a fine gara lo giustifica "Un classe 94 è normale che manchi di esperienza. Fece grandi cose con l'Adrano. Oggi è capitato così. Ma io non indico nessuno dei giocatori col dito. Vinciamo e perdiamo tutti insieme". Il discorso fila. Poi prova a sconvolgere il gioco buttando nella mischia un più vivo Marano e Gassama. Ma la squadra sembra aver speso tutto. Poco lucidi i "Lupi" provano a spingere ma l'undici di casa è più accorto. Prova infine, Napoli, a mettere il lungaglione Longobardi per tenatre le palle lunghe ma è troppo tardi. La benzina è finita e la concentrazione sta in riserva. Così bisogna accontentarsi del punto sperando in occasioni migliori. A fine gara il tecnico nella disamina della gara chiede per le prossime partite ai suoi di calarsi nella categoria. "In campo li voglio più furbi, più sgamati, più figli di puttana". Più chiaro di così. Gran tocco di palla e troppa signorilità probabilmente in serie D sono esagerati. Ma le gare per provarci ci sono. In attesa dei risultati di domani, tutti a casa. Si riprende martedì.

Ciano: Non so se il rigore c’era. Purtroppo sembra essere così ,non ci fanno tiri in porta e alla prima ingenuità prendiamo rigore o ci fanno gol. Ora ci aspettano tre gare importanti,. A livello mentale ci siamo. Il campionato è ancora lungo e ce la possiamo fare.

Franza: Non l’ho toccato. Lui si è buttato. Comunque abbiamo preso un punto importante fuori casa.

Marano: Un rigore dubbio e ci hanno pareggiato una partita. Noi oggi volevamo vincere ed un pareggio è quasi come una sconfitta. Nel primo tempo abbiamo giocato con la palla a terra e nel secondo tempo abbiamo provato con le palle lunghe su Longobardi ma non è andata bene. Ma state tranquilli che nelle prossime gare ce la metteremo tutta.

Fiore: Due punti buttati via. Oggi un ottimo primi tempo su di un campo difficile con una squadra difficile. C’era un fallo su dime, invece loro sono andati in area. Dovevamo uscire con una vittoria. Speravamo di tornare col bottino pieno però guardiamo vanti con fiducia. A tratti siamo stati pericolosi. Ora bisogna preparare bene la partita con l’Acri. Martedì analizzeremo la partita e martedì lavoreremo per migliorare i nostri difetti.