Follia Cosenza a Nola, sconfitta immeritata

08 gen 12 Doveva essere la partita della svolta. Ed invece è arrivata l'ennesima sconfitta fuori casa. Avversario a dir poco impalpabile. E la nuova sconfitta brucia più di tutte le altre. Il Cosenza in pratica ha il pallino del gioco in mano per quasi tutta la gara. Ma non fa gol. Contro il Nuvla San Felice dei giovani lascia la bellezza di sei punti. Andata e ritorno. Apuzzo, il numero uno campano, si prende la palma del migliore in campo, Franza quella del peggiore. Alla fine i due portieri sono quelli che decidono l'incontro. Al di la di schemi e strategie. Quasi un'annata stregata per Patania. Il Cosenza preme, ma forse da troppe responsabilità ad un Longobardi non proprio perfetto. Sfrutta poco i gioiellini Gassama e Arcidiacono e si risveglia dall'incubo solo dopo due pesanti pappine sul groppone, allorquando, sotto come un sommergibile, il tecnico siciliano tenta il tutto per tutto mettendo in campo la quarta punta, il cosentino Andrea Marano. Sposta Arcidiacono centrale ed arriva il gol. Mancano 25 minuti e l'impresa è possibile. Ma la traversa dice prima no a Gassama e poi Apuzzo sale sul piedistallo parando l'impossibile. Addirittura a 2 minuti dalla fine il Cosenza ha una punizione a due in area ma Varriale la spreca sulla barriera per due volte. Non va in nessun modo. Il finale, poi, è da film. Invasione solitaria di Poldino che con una bandierina tra le mani vorrebbe andare a sedare la rissa che si è accesa tra le due panchine. Una cosa mai vista. Una bolgia indescrivibile. I giocatori del Nuvla che vanno a bloccare le porte d'ingresso al campo per evitare che i loro tifosi pronti all'invasone entrassero in campo. Degno finale di una partita allucinante. Ma il Cosenza non può recriminare sugli ennesimi suoi due errori. Di Franza prima, che invece di bloccare la sfera in uscita su di un angolo la rimette sulla testa del difensore che lo buca e Rapisarda poi, che non trova meglio da fare che procurare un altro rigore. Gli unici due tiri in porta del Nuvla. Incredibile ma vero. E' finita così. Col Di Maio che ha riempito la sua squadra di difensori e il Cosenza con quattro punte he torna con le pive nel sacco.

Pagelle

Franza: Grave errore sul primo gol che ne pregiudica l'intera gara. Voto 4 1/2

Rapisarda: Fa garndi cose ma quando si ci mette le fritatte le fa proprio bene. Voto 4 1/2

Varriale: Questa volta è chiamato a giocare sulla fascia, lo si vede spesso in avanti. Punizioni da dimenticare. Specialmente quella dell'ultimo minuto. Voto 5

Scigliano: Schieraro nel suo ruolo e con Ciano al suo fianco non sbaglia nulla. Voto 6

Ciano: Tiene in mano tutto il pacchetto difensivo. Come di consueto porta anche palla tra i piedi fuori dall'area. Il solito leone. voto 6 +

Fiore: Schierato in un ruolo non propriamente suo lavora tanti palloni con impegno. Voto 6

Romano: Anche lui vale lo stesso discorso di Fiore ma c'è da aggiungere che probbailmente soffre la posizione. Viene sostituito da Marano. Voto 6

Gassama: Parte benissimo e prende anche una traversa. Ma finisce malissimo espulso nei secondi finali da un fiscalissimo Vaccher che punisce uno scambio di vedute poco ortodosse con Ciriello. Voto 5 1/2

Arcidiacono: Segna e fa sognare. Il più in forma del Cosenza e anche il migliore dei lupi. Lo devono fermare in due o in tre trattenendolo per la maglia. Voto 7

Longobardi: Prevedibile e servito con tanti palloni lunghi è imrpeciso anche se a sua discolpa la gabbia di difensori intorno a lui ne limitano le potenzialità. Voto 5

Mosciaro: Oggi non riesce a timbrare il cartellino per i miracoli di Apuzzo che in due occasioni gli nega la gioia del gol. Voto 6

Marano: Entra e fa la differenza. Suoi i filtranti più pericolosi della gara. Voto 7

Patania: Prepara al megli la gara ma contro le ingenuità può far poco. Voto 6