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Cosenza strepitoso, straccia il Messina e torna in vetta
Gudalupi scocca il tiro dell'uno a zero
Cosenza strepitoso, straccia il Messina e torna in vetta 09 dic 12 Una gara da urlo per i Lupi, l’ennesima batosta per il Messina tra le mura del San Vito. Alla fine la differenza sta tutta nell’orgoglio cosentino infuso dal tecnico del Cosenza, Gianluca Gagliardi, ai suoi uomini davvero gagliardi in campo. Una gara come non se ne vedevano da tempo. Così come i tre gol del Cosenza. Uno più bello dell’altro. Alta classe, per palati raffinati. Comincia Guadalupi che apre la cineteca verso la mezzora ed estrae fuori uno dei suoi capitoli più belli, progressione in corsa e tiro al volo che trafigge l’esterrefatto Lagormarsili. A dargli palla Manolo Mosciaro, cuore rossoblù, oggi in assoluto il migliore in campo. Ma non perché aveva la fascia del capitano. Oggi Manolo era un lupo famelico. Presente su ogni pallone, in attacco come in ripiego, s’è messo completamente al servizio della squadra. Da cosentino purosangue ha recepito il messaggio del Mister mandato a tutti i suoi giocatori ieri pomeriggio e come suo solito si è speso fino all’ultima goccia di sudore. Da enciclopedia del gol la sua marcatura. Riceve palla, gioco di gambe col la sfera in mezzo e di colpo lascia partire un siluro micidiale che fa sedere per la seconda volta Lagomarsini in meno di 12 minuti. Undicesimo centro in 15 gare. Apperò. Cosenza sul due a zero che gioca con l’orgoglio in una mano e la grinta nell’altra. Niente al caso. Solo forza e determinazione. Marano ad un certo punto affonda sulla destra con un pallone e con una finta fa sedere tutta la linea dei 4 difensori peloritani. Mai viste cose del genere. Il Cosenza non si nasconde e lascia giocare il Messina come il gatto col topo. Ogni volta che preme sono dolori. Lagomarsili deve fare straordinari e miracoli come al nono del primo tempo quando dopo una mischia in area, con Mosciaro atterrato, leva un pallone velenoso di Manolo che sta per entrare in porta con una parata incredibile. Dall’altra parte è il solo Cocuzza a cantare e portare la croce. Anzi, a portarla a Croce, l’attaccante giallorosso. Si cambia il campo ma la musica non cambia. Appena sette minuti in cui il Messina si allunga e parte a testa bassa. Da una punizione riparte il Cosenza. Una occasione d’oro per Mosciaro che dalla tre quarti rossoblu palla al piede , dopo essersi liberato con un paio di veroniche degli avversari, sui 35 metri serve Salvino. Il portiere Lagomarsili , arrivato quasi a centrocampo per seguire la punizione vicino l’area dei suoi, deve ritornare in fretta sui suoi passi per affrontare Salvino che servito da Mosciaro chiude una diagonale palla al piede sulla destra bruciandolo sul tempo. Un gol che gonfia per la terza volta la rete del Messina e i polmoni di tutto lo stadio. Dopo 53 minuti il Cosenza conduce 3 a zero. Messina messo in ginocchio. Catalano a questo punto tenta il tutto per tutto e mette dentro Corona e il nuovo arrivato Savanarola. Il Cosenza a questo punto sembra pago del risultato rotondo. Ma mai fidarsi del Messina e soprattutto mai fidarsi di avere la gara in pugno, con un avversario che si permette il lusso di tenere Corno in panca. E’ sempre il Cosenza che fa tutto da solo riaprendo l’incontro con due topiche. La prima, una punizione di Quintoni su cui si stava avventando senza problemi Straface, diventa un’autorete. Il tiro viene deviato di testa da un difensore del Cosenza e la palla s’infila nell’incrocio dei pali più lontani. Il gol ha l’effetto di scuotere i siciliani. E’ dai piedi di Corona che, dopo sei angoli tirati di fila dal Messina, arriva la seconda rete. Il solito errore che, purtroppo, arriva in ogni gara. Sicignano segue l’attaccante in area ma per paura di far rigore liscia l’intervento e lascia spazio all’attaccante. Figuriamoci. Un gioco da ragazzi per l’ex catanzarese metterla dentro nello stretto dell’area piccola. Nel mezzo dei due gol Gagliardi mette nella mischia Paonessa. Guadalupi ha finito la benzina e serve tanta esperienza per tenere lontana la palla dall'area. Siamo a quindici minuti dalla fine e il Messina ci crede. Il San Vito però ci crede di più e scende in campo con il suo dodicesimo uomo. I quattromila di oggi che, visto anche il gelo, non la smettono un attimo di tifare. Roba d’altri tempi. La gara si riaccende e vola qualche scintilla di troppo. Ci sta. Ma non si va oltre. Così l’adrenalina generata è buona da risvegliare dal piccolo torpore in cui i Lupi si erano cacciati. Così Mosciaro, con Lagomarsili fuori dai pali prima prova un pallonetto da centrocampo, fuori di poco e poi su punizione prova il tiro ad effetto. Ancora Mosciaro si va a prendere un altra punizione così il cronometro segna minuto 45. Nei minuti di recupero c’è solo e sempre Corona che prova a sorprendere Straface. Il numero uno però ance se con qualche difficoltà, c’è. Finisce nel tripudio e con la squadra saltare con gli ultrà sotto la curva per festeggiare il primo posto ritrovato. Chi lo avrebbe mai detto. La vittoria arriva dai piedi di un under. Quel Fabio Salvino lanciato nella mischia da Tommaso Napoli la scorsa stagione proprio contro il Messina. Gagliardi fa festa nel campo ma ricorda in sala stampa che se il Messina si poteva permettere di tenere Corona e Savanarola in panchina, lui guardando la sua contava sei under. Messaggio preciso alla società. Una gara vinta con orgoglio e determinazione ma Mosciaro non può tirare la carretta per tutta la stagione. Ne si può tentar la sorte ogni qualvolta arriva una squalifica. Arcidiacono va sostituito e la squadra ha bisogno di una manipola di cemento in difesa. Capitolo a parte merita il tecnico del Messina, Catalano, che prima spiega la sua gara persa con i presunti rigori non assegnati, evidentemente c’è abituato, e poi torna alla ragione facendo i complimenti, ma non troppo, al Cosenza. E’ brutto alla fine di una gara persa spiegare tre pappine prse in 50 minuti con pseudo rigori ed errori arbitrali. Ma così è. Intanto il Cosenza si gode la testa della classifica in condominio proprio col Messina e si prepara ad affrontare il terzo incomodo di questi 4 esami, di fine girone d’andata, che risponde la nome di Savoia. Di nuovo in casa. Il cammino è ancora lungo e come diceva qualcuno, gli esami non finiscono mai. Pesce in dribbling SerieD/I --- Cosenza-Messina 3-2 (cronaca e tabellino) Serie D/I --- 15a giornata-risultati e classifica Video --- Salvino "primo gol in rossoblu" Video --- Mister Gagliardi "Una vittoria per Biccio" Video --- Mister Catalano "Colpa dell'arbitro" Mosciaro lanciato verso il gol Pagelle: Straface: Niente colpe sui gola ma in un paoio di occasioni, incluso qulel anel fianle, è apparso in ritardo. 6+ Filidoro: Ottimo debutto per il giovane classe 94 che tiene bene il campo senza problemi ma poi nel finale cede qualcosa alla veemenza di Savanarola. Voto 6 1/2 Parenti: La difesa ha "girato" bene anche graie a lui e di tutti i suoi compagni. Voto 6 1/2 Benincasa: Mamma mia! E' la prima esclamazioen che ci viene. Quasi una "zicca". Non si colla dal pallone e ne cattura in quantità. Grande partita la sua. Voto 7 Sicignano: Tutto bene fino alla topica del gol di Corona. Succede. E' andata male che in area entrava "re Giorgio". Solo questo attimo di insicurezza in una prestazione più che buona. Di fatto gli avanti giallorossi non si sono visti. Voto 6 Varriale: Prestazione maiuscola. Copre la sua fascia da "Varriale". Voto 6 1/2 Pesce: Buona gara ma qualche movimento lento di troppo. Più retatività non sarenne male. Voto 6+ Salvino: Il ragazzo migliora a vista d'occio. Oggi disputa la sua miglior partita con in più il fatto di aver tenuto fino alla fine ritmi indiavolati. Il gol una ciliegina sulla torta fatta di astuzia, tempismo e grinta. Complimenti. Voto 7+ Mosciaro: E chi t'anni i dì? Gol, due assit, tre palle recuperate davanti la difesa. Manolo incarna nella sua prestazione i colori rossoblu. Da purosangue di Cosenza tiene la squadra per mano e fa la differenza Una chicca la sua 11a marcatura. Voto 8 Top player di oggi Guadalupi: Dietro la prima linea è devstante quanto la sua classe. S'inventa un gol in velocità che da solo vale mezzo prezzo del biglietto. l'altro mezzo quello di Manolo. Finisce la benzina e si deve fermare per forza. Voto 7+ Marano: Con una finta fa sedere un'intera linea difensiva. Salta l'uomo e va in profondità come non lo avevamo mai visto. Oggi una gara superba. Gli macnava solo il gol. Voto 7 Paonessa: Ottimo debutto per Ciccio. Entra per tenere lontano la sfera dall'area di rigore, ci riesce quasi sempre. L'esperienza e i palloni in tribuna oltre al procurarsi un paio di punizioni pregnano la sua prestazione di mezzora. Voto 6+ Piromallo: Quindici minuti in campo per sostituire Marano fatti per bene. Voto 6 Scigliano: Troppo poco in campo S.V. Gagliardi: Gara preparata a puntino. Grande merito della vittoria è anche suo che con quel che ha ha stramazzato un Messina roboante. Voto 7
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