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    Cosenza, un secondo posto d’oro. Ora i play off. Si lavora per il ripescaggio

    Manolo Mosciaro calcia il tiro del 2 a 1

     

    Cosenza, un secondo posto d’oro. Ora i play off. Si lavora per il ripescaggio

    30 apr 12 Passata la tempesta torna la calma in casa rossoblu. Così come avvenne con Fiore nel dopo Battipaglia quando se la prese con i giocatori anche lo sfogo di ieri di Mister Napoli è già stato archiviato. Sarebbe stato un bene che qualcuno della società avesse fermato la sua irruenza. La rabbia del dopo gara pareggiata come quella di domenica, brucia più di una sconfitta. Anche se i play off, conquistati con una domenica d'anticipo, oramai assodati grazie ad un girone di ritorno strepitoso, erano già stati contemplati negli obiettivi che la società aveva chiesto al tecnico. Certo si poteva fare di più. Ma è inutile piangere sul latte versato. Si volta pagina e si guarda avanti. Il Cosenza ha conquistato un secondo posto che sa di miracolo. A luglio non esisteva niente. Grazie al Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che ha chiamato Stefano Fiore ed il Presidente Guarascio si è avviata una avventura che ha dell'incredibile. Partiti ad agosto con una società pulita e nuova di zecca, con un gran lavoro parito da Mister Patania, che ha dovuto giocare in pratica con dei ragazzini, per poi plasmare una squadra a cui Mister Napoli ha dato un anima combattiva recuperando elementi che sembravano persi. Oggi si parla di un secondo posto d'oro. Chi lo avrebbe mai detto? Un secondo posto conquistato in anticipo in virtù dei risultati degli socntri diretti. Anche se la Battipagliese riesce a fare 56 punti la differenza reti è a favore del Cosenza (2 a 0 e 1 a 1). Un secondo posto che da diritto, quindi, a giocare le prime due gare dei play off in casa. Scusate se è poco.

    Play off. Domenica prossima sapremo chi sarà l’avversario, la 5° classificata, che il 13 maggio verrà al San Vito. Dopo la gara con l’Adrano, ultima di campionato, il programma prevede un altro mese circa di gare. La vincente della gara di giorno 13 giocherà il 19 contro la vincente dello scontro tra terza e quarta. Poi il 20 maggio parte la terza fase con le 9 vincenti più la migliore semifinalista della Coppa Italia. Il diritto a giocare in casa è determinato dall'assegnazione di cinque teste di serie secondo una graduatoria stilata in virtù della migliore posizione in classifica al termine della stagione regolare. In caso di parità varrà il quoziente punti. La quarta fase ha inizio il 27 maggio e vi partecipano le 5 squadre vincenti il turno precedente più la perdente della finale di Coppa Italia. Le teste di serie e gli abbinamenti saranno decisi con gli stessi criteri della terza fase. Proseguendo, accedono alle semifinali, che si giocheranno il 3 giugno, le società che passano il turno. A queste si aggiunge la vincente della Coppa Italia. La finale si giocherà il 10 giugno in gara unica e in campo neutro. Insomma ammesso di far bingo un mese tirato di gare.

    Ripescaggio. Intanto giovedì 3 maggio il Cosenza assieme all’Hinterreggio parteciperà a Firenze alla riunione con le altre 16 squadre di serie D, le prime e seconde di ogni girone , che riguarda gli eventuali ripescaggi. La Lega consegnerà alle società un dossier che consiste negli adempimenti da compiere per poter essere ripescati. Si tratta, in sostanza, di prepararsi a sborsare trecento mila euro più una fidejussione di altrettanti 300.000 per l’affiliazione al campionato. Un budget così fissato perché il prossimo anno ci sarà la ridorma dei campionati un torneo unico di Lega Pro con tre gironi. Queste al momento le indiscrezioni che siamo riusciti ad ottenere. Alle spese di richiesta ripescaggio si aggiungono ovviamente le spese di allestimento della squadra. Per il Cosenza, che dovrebbe partire grosso modo con la squadra costruita in questa stagione, si tratterebbe di rinforzare un intelaiatura valida. “Abbiamo costruito questa rosa, ci ha dichiarato l’avvocato Leonetti che assieme a Fiore ha messo su la Nuova Cosenza Calcio 2011/2012, in prospettiva futura. Siamo coscienti della forza che abbiamo e siamo pronti ad affrontare con la società i necessari passi da compiere”. Tradotto significa il reperimento dei fondi per fare il grande salto. Tra iscrizione e rosa parliamo di circa un milione e mezzo di euro da mettere insieme. Conto della massaia ovviamente. Non è un mistero che un numero incredibile di società di Lega Pro, almeno 27 , non rispondano ai parametri Covisoc e saranno tagliati d’amblè. Da qui il passo di Macalli di snellire in un più efficiente e selezionato campionato a tre gironi. Come accadeva in passato. E’ ovvio che i paletti, su iscrizioni e rispescaggi, saranno messi sicuramente a livello economico, oltre che sportivo, giocando anche sul blasone che avrà il suo peso. Ora bisogna fare gruppo. Per arrivare a questi obiettivi bisogna rimettere assieme i diversi cocci che sono stati eventualmente prodotti. Su tutto questo la società sta già lavorando da tempo. Si tratta di mettere mani al portafoglio e ripartire evitando polemiche e veleni. Mai come ora società, squadra, e tifosi dovranno fare gruppo e stare insieme per arrivare all’obiettivo di tornare nei professionisti non come una meteora impazzita, come è stato in questi ultimi anni, ma con i piedi ben saldi per terra.

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