Un Cosenza imprevedibile perde a Portogruaro ed esce dalla Tim Cup di A

04 ago 12 Il Cosenza esce subito dalla Tim Cup do Serie A steccando alla sua prima uscita di stagione. Ma non si poteva chiedere di più. Senza un regista ed un portiere titolare, con appena quattro giorni di preparazione, si fa per dire, nelle gambe, la formazione di Mister Gagliardi riesce comunque a tenere a bada per un tempo i più quotati avversari del Portogruaro che militano in Prima Divisione. Addirittura passando per primi in vantaggio. Il tecnico silano deve fare di necessità virtù e si affida al 4-3-3 provato per la prima volta appena due giorni fa. Con l’organico che è ancora un cantiere aperto la Nuova Cosenza Calcio prova però ad onorare la sfida in un momento in cui ancora non sa se essere “carne o pesce”. In itinere il ricorso al Tar del Lazio, la dirigenza spera nell’ammissione nella seconda divisione, Fiore e Leonetti avviano il progetto di rinascita con 18 giocatori che sono in pratica lo zoccolo duro, della prossima stagione. Da sottolineare che il Cosenza, per regolamento Tim Cup, deve rispettare i limiti imposti dal suo campionato di appartenenza e ciòè in campo deve stare con quattro under (un 92, due 93 e un 94). Visto oggi il Cosenza è comunque un gruppo che può competere alla grande in serie D. Sul campo però sono venuti fuori gli errori che costarono la promozione della scorsa stagione. Ossatura più o meno simile (mancano tre pezzi da 90 come Longobardi, Romano e Ciano) ma la solita difesa che si distrae e l’attacco che aspetta il la da un regista che non c’è. Insomma una gara che è servita a mister Gagliardi per valutare i nuovi arrivi Benincasa e Salvo Arcidiacono, e lo spessore degli under che non sono dispiaciuti. Il Cosenza parte sparato e Mosciaro, subito atterrato in area, becca un giallo ingiusto. Il rigore però arriva poco dopo con un incursione di “mago” Marano che senza tanti complimenti, anche lui, viene messo a terra nel “salone delle feste”. Penalty e Manolo che si esibisce nella sua specialità. Il massimo. In vantaggio dopo appena 18 minuti. Con Arcidiacono caricato a mille i lupi fanno il bello e il cattivo tempo sulle fasce ma non trovano la regia adatta per sfondare in porta. Sfiorano il raddoppio prima con Mosciaro e poi con “Biccio” e subito dopo arriva la doccia fredda su di una distrazione del blocco difensivo. Capitan Parisi è costretto al fallo in area e Rossi da Rovigo pareggia il contro dei rigori. Per Cunico è una formalità. A questo punto le squadre si controllano. Il Cosenza ha ancora un occasione con Marano che di testa manda alto mentre la squadra di casa prova con un paio di ripartenze improbabili. Nel secondo tempo, come era prevedibile, sarà stata la poca preparazione nelle gambe che porta anche ad una poca lucidità, Cunico apre la difesa come il burro servendo Della Rocca sche la mette dentro senza difficoltà. Errori già visti in passato. Il Portogruaro prende coraggio ed il Cosenza tentenna. Ma più di questo non si poteva pretendere. Il terzo gol è un regalo del giovanissimo Perri che sbaglia la rimessa dando palla a Della Rocca libero in area. Un gol da Gialappa’s band. Ma ci può stare. Gagliardi mette in campo Salvo Arcidiacono e Le Piane per valutarli sul campo ma poi non c’è nient’altro. Indicazioni sicuramente utili per il tecnico e il Ds Fiore che hanno avuto l’occasione, in una gara che conta, di pesare e valutare l’organico 2012/2013. Il tempo c’è. Ma a partire da lunedì a Lorica serve avere in squadra subito due buoni portieri ed un regista di spessore. Diversamente ci troveremmo con un attacco stellare ma poche giocate per mandarlo in porta. La palla ora passa al mercato, aspettando che il Tar dica la sua.

--- Portogruaro-Cosenza 3-1 (Cronaca e tabellino)

Un Cosenza imprevedibile sconfitto a Portogruaro