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    Cosenza sconfitto di rigore (?) ad Acri

    Il gol annullato a Fiore

     

    Cosenza sconfitto di rigore (?) ad Acri

    25 set 11 Una sconfitta che brucia. Nel Cosenza non lo nasconde nessuno. Per come è maturata e per quanto visto in campo. Acri nessun tiro in porta un gol. Cosenza un gol annullato, un mani in area non considerato, e tante occasioni sprecate. Mister Patania arriva scuro in volto alle interviste di fine gara. Non manda giù l'occasione persa per portare punti a casa. Si arrabbia con i suoi che non l'hanno accontentato nel far girare la palla. Uscendo dal campo incontriamo Papà Fiore, Pasquale, che è fiducioso. Forse più del dovuto. "Questa squadra può solo migliorare". Noi gli facciamo notare che in testa alla quarta gara sono già quattro punti avanti. Secco il suo commento: "Con le vittorie che valgono tre punti in due tre gare recuperi tutto il gap". Sarà vero ma se i giocatori importanti della squadra non trovano la condizione, qualche dubbio ci rimane. Ad esempio Tedesco, oggi decisamente sotto tono, che a 5' dalla fine ha avuto la palla del pari sprecandola malamente. Una giornata da dimenticare. Il tecnico lo difende "Non è in condizione e sta recuperando ma ci vuole tempo". Dall'altra parte, invece, è festa. Se il presidente Scaramuzzo si tiene sulle sue tentando di nascondere la contentezza, c'è mancato poco che si mettesse a ballare, il tecnico Ferraro sembra contento quasi a vendicare la sconfitta di Coppa Italia al San Vito. Mister portare via tre punti senza un tiro in porta? "Non è vero un tiro in porta lo abbiamo fatto. Abbiamo segnato ed il calcio è questo, vince chi la mette dentro". Nulla da obiettare e poi. Di Iuri il migliore in campo? "Ha fatto bene il suo compito". Glissa non risponde e preferisce non approfondire il discorso del suo Acri che ha preferito chiudersi e lanciare qualche contropiede. Nessuna preoccupazione per Franza se non un paio di distrazioni della difesa del Cosenza che, complice il terreno pesante, stava regalando una soddisfazione di troppo ai padroni di casa. Una sconfitta che brucia anche e soprattutto per le decisioni dell'arbitro (Ma che coincidenza, un arbitro di Caltanissetta, squadra battuta in casa dai lupi, che arbitar il Cosenza? Come è possibile?) che annulla un gol di Fiore e del suo assistente numero due che ferma per ben due volte il gioco con il Cosenza lanciato a rete nella più classica delle ripartenze. La gara vive dunque di episodi. Come quello del rigore. Scigliano in ritardo su Deffo va a chiudere goffamente entrando sul pallone. Il colored dell'Acri non ci pensa due volte e si tuffa sulla gamba in ricaduta del difensore rossoblu (vedi ralenty). Un rigore che poteva benissimo non starci. Ma l'arbitro è li a due pasi e sceglie la soluzione immediata con il campo diventato una bolgia. E si perché gli oltre 1500 tifosi locali stipati nella loro tribuna fanno un baccano indemoniato. Qualcuno li definisce il 12° uomo in campo. Ad Acri il fattore campo si fa sentire. E gli arbitri, e relativi assistenti, e subiscono l'influenza. Così la squadra del "Beato Angelo" si ritrova l'appellativo di ammazza grandi, matricola terribile. Per grazia ricevuta, noi aggiungiamo. In porta di Iuri fa il resto. Prende due bolidi su punizione di Mosciaro e due volte corre fuori dall'area per sventare il contropiede del Cosenza. Una sconfitta che brucia di sicuro alla passione ed al tifo. Oltre 750 tifosi si sono mossi da Cosenza per assistere alla gara. E se nella "ratio" della gara la sconfitta ci poteva stare, nell'irrazionalità del tifo, sicuramente no. Nessun passo falso ma qualche limite dettato dalle condizioni di forma. E forse cè stata anche un po troppa presunzione. Un po di umiltà in più in campo non farebbe male. A prescindere dalla grande intensità con cui è stata giocata la partita, grinta fino all'ultimo minuto di recupero. La lucidità e la calma dovrebbero farla da padrona mettendo da parte la foga di fare cose strabilianti. Una piccola parentesi la merita l'ex Galantucci che non ha esultato al rigore realizzato. Un ricordo quello in rossoblù che ancora gli sta vicino. A chiudere con la bellissima pagina di sport a fine gara. Le due squadre dopo il fairplay vanno sotto la tribuna ospite e mente il Cosenza saluta i suoi tifosi, l'Acri da l'onore ai vinti con un applauso. Quando lo sport è questo, tanto di cappello!!!

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