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Partite Truccate, Bruni scagiona Signori, indagine durerà un anno
Partite Truccate, Bruni scagiona Signori. Procuratore: indagine durerà un anno 05 lug 11 Per la procura della Repubblica di Cremona che indaga sulla cosiddetta inchiesta calcioscommesse, il gruppo dei bolognesi con a capo Beppe Signori avrebbe cominciato a scommettere molto prima del famoso incontro del 15 marzo scorso nello studio dei commercialisti Manlio Bruni e Francesco Giannone, al quarto piano del palazzo in via Ugo Bassi 7, a Bologna. E secondo quest'ultimo, Signori sarebbe estraneo a queste ipotesi, non avrebbe commesso alcun "illecito". Per gli inquirenti, quella dei bolognesi sarebbe stata "un'attività che si perde nel tempo" ma a negarlo è Bruni, come risulta dalle due ore dell'interrogatorio odierno davanti al procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino. Accompagnato dall'avvocato Fausto Bruzzese, Bruni, passato dagli arresti domiciliari all'obbligo di firma, è arrivato in procura nel pomeriggio. "E' un mese che ripeto le stesse cose" ha detto poi ai cronisti, ai quali ha confermato che furono due gli incontri nello studio di via Bassi, quello del 15 marzo e quello di fine marzo, a cui partecipò anche Signori, circostanza negata da Beppegol. "Ero il commercialista di Signori, ma non ho nessun rancore - ha detto Bruni - Il gruppo dei bolognesi ha scommesso su una partita sola, Inter-Lecce, e lo ha fatto dopo voci di una combine che poi non c'é stata. E su Atalanta-Piacenza e Benevento-Pisa, combinate secondo l'accusa, noi non abbiamo giocato. Si è svolto tutto nell'arco di tre giorni e io ero all'estero. Per noi la cosa si ferma qui". Nella casa di Signori è stato sequestrato il 'papello', il foglio con la lista delle condizioni da rispettare per le scommesse. "Non ho visto quello che c'era scritto, ma a Signori é stato proposto un affare e lui non ha accettato. Signori non ha commesso alcun illecito". E le giocate su Singapore? "Non ci riguarda. Non le abbiamo fatte noi". E chi le ha fatte? "E' scritto negli atti". Intanto, il procuratore ha dato parere favorevole sia all' istanza del legale di Bruni (revoca dell'obbligo di firma) sia alle istanze dei difensori del dentista Marco Pirani e del portiere della Cremonese e poi del Benevento Marco Paoloni (revocare gli arresti domiciliari). Domani è attesa la decisione del gip Guido Salvini. Procuratore: indagine durera' un anno. Il procuratore di Cremona che indaga sulla vicenda del calcioscommesse l'aveva detto sin dall'inizio dell'inchiesta e l'ha ribadito oggi: "L'indagine durerà almeno un anno". E lancia un grido d'allarme. Prima della pausa estiva, il Procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, ha fatto il punto sull'inchiesta: "Visto che questa indagine interessa molto il ministero dell'Interno, tant'é che ha istituito una task-force, ho bisogno che si rinforzi la procura sia come magistrati sia come personale, ma non ho visto grandi sforzi in questa direzione. In procura siamo in tre magistrati, ma bisogna considerare ferie e malattie e questa indagine sul calcio assorbe molto...". Di Martino chiede che "i prossimi concorsi prevedano che i posti in procura possano essere assegnati ai magistrati di prima nomina, così che si possa ricoprire il quarto posto...Ci sono tremila fascicoli fermi e non è giusto che la gente subisca questa ingiustizia. Anche i fascicoli meno importanti devono andare avanti e questo mi mette a disagio. Ma in tre e a maggior ragione adesso che c'é questa indagine che richiede molto impegno e molto sforzo, non riusciamo a mandare avanti la procura. Inoltre, in autunno dovrò preparare l'impugnazione verso la sentenza sulla strage di piazza della Loggia". Proseguono arringhe a Napoli. Sono proseguite oggi al processo di Calciopoli, davanti alla nona sezione del Tribunale presieduta da Teresa Casoria (per la quale è stata respinta dalla Corte di Appello l'istanza di ricusazione avanzata dai pm), le arringhe dei legali della difesa. Sono intervenuti gli avvocati dell'ex assistente Claudio Puglisi, dell'ex capo dei servizi calcistici della Rai Ignazio Scardina, dell'ex arbitro Antonio Dattilo, del presidente della Reggina Pasquale Foti, per l'ex dirigente del Milan addetto al settore arbitri Leonardo Meani, e dell'ex assistente Claudio Puglisi. Per tutti sono state chieste assoluzioni con formula ampia. Il processo riprenderà il 12 luglio con gli interventi dei legali dei dirigenti della Fiorentina, Andrea e Diego Della Valle, e dell'ex arbitro Massimo De Santis. La sentenza inizialmente prevista entro il mese di luglio, come già annunciato nelle scorse udienze, slitterà a settembre prossimo.
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |