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    Partite Truccate, contestate altre partite a Bellavista. Paoloni sarà risentito

     

     

    Partite Truccate, contestate altre partite a Bellavista. Paoloni sarà risentito

    16 giu 11 Oltre alle 18 gare citate nell'ordinanza di custodia cautelare, ci sono anche Atletico Roma-Viareggio e Mantova-Sassuolo tra le partite contestate ad Antonio Bellavista, ex capitano del Bari che oggi lascia il carcere per i domiciliari. Lo si evince dal provvedimento con cui il gip Guido Salvini lo scarcera. Il giudice rileva come siano confermate "la continuità e la stabilità del suo impegno nello sfruttare a proprio vantaggio e a vantaggio dei complici le partite truccate". In intercettazioni, compaiono "anche riferimenti a partite non prese in considerazione nell'ordinanza quali Atletico Roma-Viareggio e Mantova-Sassuolo" mentre sono "numerosissimi gli accordi presi con Parlato e Bressan (altri due indagati, ndr), chiamati non a caso 'soci' e i riferimenti a Giuseppe Signori chiamato anche il 'cinese' per il suo intervento sui siti asiatici nell'interesse del gruppo". Il giudice spiega che, dopo gli interrogatori di garanzia e quelli davanti al pm da parte degli indagati, "sono stati raccolti elementi che, per ampiezza e concordanza, hanno fornito piena conferma di quasi tutti gli episodi di frode sportiva citati nell'ordinanza di custodia cautelare e del contesto associativo in cui si sono sviluppati". E' per questa ragione che nei confronti di Bellavista sono "grandemente scemate" le esigenze di custodia cautelare.

    Monopoli di Stato: frode era sulle partite. "La frode non era sulle scommesse, ma sulle partite". Lo ha affermato il responsabile dell'ufficio scommesse dei Monopoli di Stato (Aams), Luca Turchi, commentando il recente scandalo sul Calcio scommesse e sottolineando come i monopoli stiano attualmente "collaborando con l'autorità giudiziaria, inviando dati e report, per verificare se ci siano stati dei comportamenti che abbiano leso gli scommettitori". Parlando a margine di un convegno sul gioco on line, Turchi ha sottolineato che da anni i monopoli sono impegnati nella promozione del gioco ufficiale e che "erano state fatte segnalazioni su flussi di gioco anomali, ma in molti casi il risultato più giocato dagli scommettitori non era uscito". Sulla possibile introduzione di ulteriori meccanismi di trasparenza del gioco, secondo Turchi, bisogna rivolgersi al legislatore e quindi al Parlamento, "sulla base delle cui indicazioni l'amministrazione opera". Alla fine delle indagini sul Calcio scommesse, ha aggiunto Turchi, "é possibile che i monopoli chiedano un eventuale risarcimento se verranno certificati danni subiti per ammanco erariale. E' un'attività che facciamo in tutti gli ambiti". Infine, in merito a un possibile finanziamento al mondo dello sport per controllare la correttezza delle gare, Turchi ha osservato: "Dalle scommesse arrivano soldi anche al mondo dello sport. Il Coni distribuisce soldi alle federazioni e questi servono anche a pagare le spese a chi deve controllare la correttezza dei risultati"

    Gip risentirà Paoloni. Si allungano i tempi per la decisione sull'istanza di scarcerazione presentata dall'ex portiere della Cremonese, ora del Benevento, Marco Paoloni. A quanto si è saputo, infatti, il gip Guido Salvini intende interrogare il calciatore riguardo ad alcune circostanze contraddittorie di cui Paoloni ha parlato nell'interrogatorio davanti al procuratore della Repubblica Roberto Di Martino. Paoloni aveva principalmente negato la sua responsabilità in relazione alla somministrazione di un tranquillante ai propri compagni di squadra in occasione di Cremonese-Paganese del 12 novembre 2010.

    Legale Doni: accuse sconcertanti. Cristiano Doni, tramite il suo avvocato Salvatore Pino, rompe il silenzio per rispondere alle accuse che gli arrivano dagli interrogatori di Cremona. "Il mio assistito Cristiano Doni - si legge nel comunicato diffuso dal legale - sin dal primo giugno scorso, data in cui è divenuta nota l'operazione denominata 'last bet', è costretto, impotente, a leggere sui giornali e ascoltare in televisione accuse sempre più sconcertanti, formulate da sconosciuti nei suoi confronti". Doni ha perciò deciso di prendere l'iniziativa: presto si recherà in procura per fornire la sua versione. "Per questo motivo - continua l'avvocato - abbiamo già manifestato la nostra intenzione di rendere l'interrogatorio al fine di chiarire l'estraneità del calciatore ai fatti oggetto di indagine, e di tutelarne l'immagine che rischia ormai di venire irrimediabilmente compromessa".

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