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    E venne il giorno di Paolo Fabiano Pagliuso…

     

     

    E venne il giorno di Paolo Fabiano Pagliuso…

    05 gen 11 Arriva al campo poco dopo le 14 e i tifosi lo chiamano per battergli le mani. Paolo Fabiano Pagliuso, il presidente del Cosenza Calcio, ricalca la scene del San Vito da protagonista, tornando su quella sedia che gli diede non pochi problemi. Innamorato pazzo del calcio, il presidente Pagliuso questo giorno lo attendeva con ansia. E il suo ritorno al timone del Cosenza Calcio diventa una vera e propria prova di forza, mostrando i muscoli a chi ancora non ha capito o fa finta di non capire. Alla spicciolata arrivano i dirigenti della societa’ tra cui l’ex presidente Pino Citrigno e le massime autorità’ di Cosenza e Provincia. Sulla porta dello spogliatoio l’assembramento di cronisti e fotografi. Arriva il sindaco Perugini, accompagnato dal suo fido, ex sindaco di Cosenza, Franco Santo e dal consigliere comunale dott. Lanzone. Arriva il Presidemte della Provincia Mario Oliverio, accompagnato da Franco Corbelli ed il sindaco di Piane Crati,nonche’ consigliere provinciale e membro del Cda del Cosenza calcio, Michele Ambroggio. Ad attenderli, tutti, dentro gli spogliatoi c’è lui, il padrone di casa, Paolo Fabiano Pagliuso piu’ raggiante che mai. Scambi di saluti. Foto di rito. Baci, abbracci e strette di mano. Dopo i convenevoli in corteo si dirigono tutti nello spogliatoio. Ad accogliere il gotha cosentino un messaggio sulla lavagna dello spogliatoio che recitava testualmente “Benvenuto Presidente”. Lui ha un groppo alla gola. Si scioglie quasi in lacrime. Appena entra tutti i calciatori gli battono le mani. Per nasconde l’emozione il presidente abbraccia il tecnico Mario Somma che sferza i suoi. Chiede il massimo impegno. E’ un attimo, l’emozione lascia il posto alla passione. Pagliuso non si fa scappare l’occasione e alla squadra chiede il massimo “Ve lo chiedo da presidente e da tifoso: non fatemi mai piu’ vedere scempi come la gara contro il Siracusa”. Preciso ed immediato, Pagliuso parla con la passione che lo ha sempre caratterizzato. Sanguigno e diretto, senza mezzi termini. “Un pazzo scatenato per il pallone” lo definisce con un filo di voce Franco Santo. Qualcuno sottolinea “No Pagliuso, no calcio” mutuando lo slogan di un noto spumante. Poi tutti insieme nel “RebBlue Store” a festeggiare a spumante e pasticcini.

    Interviste di prammatica e appena esce una mezza battuta sulle illazioni di una fantomatica societa’ pronta ad entrare nel Cosenza Calcio, stampate questa mattina sulle locandine del giornale sponsorizzato dal vicepresidente De Rose, il presidente Pagliuso non se lo fa ripetere due volte e tuona subito “Ancora questi qua non hanno capito, io glielo ho gia’ detto piu’ di una volta, con le buone maniere, e se e’ il caso lo diro’ con le maniere forti: La devono smettere di dire frottole, fandonie e bugie. La societa’ del Cosenza Calcio e’ gestita da un Consiglio di Amministrazione e da un presidente – precisa Pagliuso- la quale societa’ ha un portavoce ufficiale, il nostro addetto stampa, per cui le notizie ufficiali le da la societa’. Non puo’ l’uomo della strada. o chiunque esso sia. divulgare notizie infondate e disorientare l’opinione pubblica, disorientare i tifosi, disorientare i professionisti. Io non ho nessun contatto, non sono stato chiamato da nessuno e se ci sono trattative, serie e fondate, devono parlare con chi decide e non con chi e’ eterno secondo nella vita”. Chiaro, preciso diretto. Gli fa eco subito Franco De Caro vicino a lui. “Queste persone dovrebbero prima mettersi a posto, cioe’ dovrebbero prima pagare quantomeno le quote e poi possono parlare”. Sulla vicenda chiosa infine l’addetto stampa del Cosenza Calcio, Valerio Caparelli aggiungendo che “Chiunque puo’ dire quello che vuole. Intanto noi ragioniamo con la testa e parliamo con la bocca, altri ragionano con la pancia e di conseguenza…”

    Infine sulle novita' in societa' e gli eventuali nuovi ingressi il presidente Pagliuso ha poi dichiarato alla stampa che "ho provato a chiamare imprenditori, appassionati di calcio, amici comuni e devo esser sincero ho visto un nuovo interesse, la volonta' di partecipare perche' nel tempo si sono resi conto che il Cosenza Calcio e' un patrimonio. Non e' solo un fatto sportivo, ma un fatto sociale, un fatto culturale, un fatto turistico, un fatto commerciale, perche' una squadra che vince ed un pubblico numeroso che arriva in citta' spende ed e' quindi un interesse di tutti quanti. Il progetto nostro dunque e' quello di ampliare e vista la disponibilita' il mio obiettivo principale e' quello di rendere solida questa societa' e duratura nel tempo. I risultati ovviamente sono il coronamento di questi ragionamenti che noi facciamo perche' vogliamo che il Cosenza torni ad essere la squadra di sempre, ai fasti di un tempo, forse un po' di piu' se ci riusciamo. Bisogna anche esser fortunati, perche' non basta soltanto la capacita', la voglia e i danari, ci vuole anche la buona fortuna!"

    I saluti al Sindaco

    Foto di gruppo nel San Vito

    Saltano i tappi con il Sindaco e con il Presidente Oliverio

    De Caro, Citrigno, Pagliuso

     

     

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