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    Il Cosenza fa harakiri col S.Antonio Abate

    Il gol di Fiore

     

    Il Cosenza fa harakiri col S.Antonio Abate

    11 dic 11 Doccia fredda per il Cosenza. In soli 5 minuti, dal probabile colpaccio ad una sconfitta che ha dell'incredibile. Come se si fosse spenta di colpo la luce. E tutto coincide con l'assenza di Ciano che in queste due gare si era rivelato il perno centrale del settore difensivo. Il tecnico gli aveva cucito un ruolo, nel suo 4-2-3-1, che garantiva copertura a difesa e centrocampo. La squalifica e la riprova a Sant'Antoniuo Abate. E' vero che la mancanza di un uomo non fa la differenza. Ma il ripetersi di errori difensivi fanno pensare, e constatare, che il settore arretrato ha bisogno di una messa a punto. Di uomini di panchina che possano evitare buchi del genere. E' vero che prendere due gol in due minuti ribaltando una situazione favorevole con un gol di vantaggio ed altre due occasioni nitide sprecate butta giù chiunque. Ma tra stanchezza e distrazioni la mazzata del terzo gol arrivato dopo 30 secondi dell'inizio del secondo tempo ha fato il colpo di grazia. Morale sotto i tacchi che si squaglia come neve al sole. Non basta l'impennata di capitan Parisi che sfiora la marcatura ne il palo preso da Mosciaro a raddrizzare la barca. Il Cosenza, come conferma il tecnico, anzi, questo Cosenza, pecca di personalità. Manca l'uomo duro, alla De Paola per intenderci, che in campo trascina la squadra. Aggiungiamoci Romano e Mosciaro a mezzo servizio per via dei relativi infortuni, la situazione è presto definita. Quasi che la mini serie positiva abbia appagato più del dovuto il team. Probabile che tre gare in una settimana abbiano inciso nella gambe dei rossoblu, ma anche gli avversari, si obietterà, hanno avuto lo stesso calendario. Vero. Solo che in campo il Cosenza giocava palla a terra e veloce, il San Antonio Abate un meno dispendioso palle lunghe e pedalare. Scelte che alla fine si pagano a caro prezzo quando li davanti si sbaglia troppo. Se Fiore o Mosciaro avessero messo dentro lo 0-2 ora parleremo di un'altra partita. Forse. Ma che quello che più preoccupa è la mancanza di reazione. L'aver giocato il secondo tempo a luci spente. Domani Longobardi farà parte delle truppa. Ma bisogna darsi anche una regolata con gli under. Troppo altalenanti le prestazioni di alcuni. Che guarda caso, come successo in passato in altre partite, risultano decisivi per i loro errori. Ora attendiamo con ansia gli innesti promessi da Silletta e sbandierati dopo la gara vinta in casa contro la Battipagliese. Con sette punti di distacco alla sedicesima giornata c'è rimasto un ultimo jolly da giocare prima di dire addio a sogni di gloria. Domenica servono i tre punti in casa. Diversamente c'è da riprogrammare tutto.

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