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      Riunito il Consiglio regionale, approvata legge su ridefinizione vitalizi

       

       

      Riunito il Consiglio regionale, approvata legge su ridefinizione vitalizi

      28 mag 19 Lavori del Consiglio regionale dopo la pausa elettorale delle consultazioni europee. Ventidue i punti all'ordine dei giorno della seduta presieduta da Nicola Irto. Tra le proposte di legge in discussione, quella di Michelangelo Mirabello (Pd) recante "Interventi per l'assistenza a favore dei ciechi pluriminorati", di Franco Sergio (moderati per la Calabria) per l' "Istituzione del premio di studi economici in memoria di Don Carlo De Cardona", di Arturo Bova (Democratici progressisti) che modifica denominazione e competenze della Commissiona regionale contro la 'ndrangheta. In discussione, su proposta della Giunta regionale, la proposta di legge per "Interventi regionali per il sistema del cinema e dell'audiovisivo in Calabria" e per l' "Autorecupero del patrimonio immobiliare pubblico" e la proposta di Provvedimento amministrativo di iniziativa del consigliere Arturo Bova (Democratici Progressisti) per una "Proposta di legge al Parlamento recante: 'Elenco delle imprese denuncianti fenomeni estorsivi e criminali. Affidamento diretto di lavori pubblici fino a 150.000 euro. Modifiche al decreto legislativo 50/2016 (Codice dei contratti pubblici)". Chiudono i lavori, un elenco di sei ordini del giorno su argomenti di stringente attualità, su vertenze aziendali, danni alluvionali, in tema di sanità e sorveglianza idraulica del territorio calabrese.

      Approvata legge su ridefinizione vitalizi

      Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità la proposta di legge recante la "Rideterminazione della misura degli assegni vitalizi diretti, indiretti e di reversibilità e di adeguamento al D.L. n. 174/2012" che ridefinisce i vitalizi degli ex consiglieri regionali e adegua al sistema contributivo quelli dei consiglieri in carica e di quelli futuri. "E' una norma epocale - ha sostenuto nella sua relazione il consigliere Giuseppe Giudiceandra (Democratici Progressisti) primo firmatario della legge - doverosa e costituzionale". Approvata anche la proposta di legge di "Interpretazione autentica dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale 2 marzo 2005, n. 8 (Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario (collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2005, art. 3, comma 4, della legge n. 8/2002)". Precedentemente concordata in sede di conferenza dei capigruppo, l'Aula ha quindi licenziato all'unanimità la proposta di legge relativa alle "Procedure per la denuncia, il deposito e l'autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica". "Un provvedimento di recepimento del Decreto legge 'sblocca cantieri' che dà facoltà alle Regioni - ha spiegato l'Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno - di definire gli interventi secondo tre distinte tipologie: quelle sottoposte ad autorizzazione, quelle in deposito e quelle che sono irrilevanti dal punto di vista dell'adeguamento sismico. Operazione che darà la possibilità di ridurre il carico degli uffici del Genio Civile". Su richiesta del capogruppo Pd Seby Romeo è stata inserita all'ordine dei lavori una delibera di Giunta riguardante un disegno di legge su "Storicizzazione e risorse del precariato storico" che sarà discussa nella prossima seduta di Consiglio, perché ha bisogno di una integrazione.

      Legge vitalizi recepisce normativa Stato

      "La legge approvata all'unanimità oggi pomeriggio dal Consiglio regionale in materia rideterminazione degli assegni vitalizi diretti, indiretti e di reversibilità, introduce in maniera puntuale quanto stabilito dal decreto legislativo 174/2012, attua quanto già realizzato nel resto d'Italia in forza dell'intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni e non produce neanche un euro di aggravio di spese". E' quanto si afferma in una nota dell'Amministrazione del Consiglio regionale. "Il provvedimento - è detto nella nota - recepisce esattamente le indicazioni di tale normativa e dell'ultima legge di bilancio dello Stato. Sono state perciò ottemperate le norme vigenti in materia, che allineano il trattamento previdenziale dei consiglieri regionali italiani a quelli esistenti per la Camera dei Deputati e per il Senato della Repubblica. La legge regionale risponde al principio del contenimento della spesa pubblica e a quello, condiviso dalla Conferenza Stato-Regioni, dell'armonizzazione dei trattamenti previdenziali per gli eletti. Il Consiglio regionale ha rigorosamente rispettato il dettato della legislazione nazionale in materia e i principi della giurisprudenza del Consiglio di Stato. Come già emerso nel corso della trattazione dei lavori in aula, nell'arco del prossimo triennio, la determinazione dei vitalizi con l'introduzione del sistema contributivo comporterà un risparmio di oltre 3 milioni di euro. Già precedentemente il Consiglio regionale aveva proceduto alla riduzione dei propri costi di funzionamento e all'introduzione di innovative forme di trasparenza, tra cui il collegamento telematico in tempo reale con la Corte dei Conti per l'analisi dei costi dei gruppi consiliari".

      Lavori rinviati

      Si sono conclusi i lavori del Consiglio regionale. In precedenza, dai banchi dell'opposizione, Gianluca Gallo (Cdl), poco prima che fosse esaminato il secondo punto all'ordine del giorno, con l'approvazione della proposta di legge che istituisce il premio di studi economici in memoria di Don Carlo De Cardona, ha sottolineato l'assenza della maggioranza in Aula. "Ancora una volta - ha affermato - dobbiamo constatare che la maggioranza di Governo di questa Regione non ha i numeri per continuare la seduta. E si deve solo al senso di responsabilità dell'opposizione se è stato assicurato il numero legale su argomenti e punti che riguardano i calabresi. Credo che non ci siano le condizioni per proseguire i lavori. C'è una situazione di dissolvimento di questa maggioranza. Questa agonia deve avere termine. Chiedo al presidente Oliverio di prenderne atto e di convocare al più presto le elezioni, non oltre il mese di novembre". Subito dopo, la richiesta di rinvio del Consiglio è stata ribadita dal consigliere Fausto Orsomarso (Misto). "I punti che seguono - ha sostenuto - possiamo approvarli in un prossimo Consiglio. E l'impegno nostro, al di là della critica legittima che ha fatto il collega Gianluca Gallo a una maggioranza che sembra non avere più i numeri, di stare in Aula tutte le volte, anche votando contro, e quando serve, approvare leggi che riguardano i calabresi, così come abbiamo fatto oggi con lo 'sblocca cantieri'". Richiesta sulla quale è intervenuto il capogruppo Pd Seby Romeo. "Non c'è nessuna difficoltà - ha detto - ad accogliere la richiesta". Romeo ha richiamato l'impegno assunto in Conferenza dei capigruppo sull'ordine del giorno approvato. "In quella sede bisognava dire diversamente, rispetto a quello che si è concordato. Abbiamo esaminato e approvato oggi i punti fondamentali dell'ordine dei lavori. Si può anche rinviare - ha concluso Romeo - ma non si adducano motivazioni politiche". Approvato il rinvio, il Presidente Irto ha aggiornato i lavori. Nel corso della seduta, nella discussione sulla proposta di legge riguardante "Interpretazione autentica dell'articolo 1 della legge regionale 27 aprile 2015, n. 11", un ampio dibattito ha riguardato le Ferrovie della Calabria. "Una proposta destinata - ha spiegato Domenico Tallini (Fi) nella sua relazione - ad eliminare una anomalia che tende a creare una grave disfunzione all'Azienda non soggetta alla cosiddetta "spendig review". Iniziativa della Giunta regionale che Carlo Guccione (Pd) ha definito "giusta, ma non sufficiente". Definendo "poco rassicurante" il quadro economiche delle FdC, Guccione si è soffermato sulla decisione del Dipartimento trasporti della Giunta che ha intimato alle FdC di dismettere Cometra, il Consorzio Meridionale Trasporti, "che rappresenta - ha ricordato Guccione - il 95% delle Ferrovie della Calabria. La conseguenza di questa dismissione porterebbe ad una gara ad evidenza pubblica europea che determinerebbe l'addio per 400 unità di personale, e 350 autobus. Di conseguenza resterebbe solo il 5% di quello che è oggi Ferrovie della Calabria, e questo determinerebbe sicuramente la chiusura di questa società". Gianluca Gallo (Cdl) ha avanzato l'idea di un Consiglio da dedicare al trasporto pubblico locale e discutere della sua razionalizzazione, utilizzando meglio Ferrovie della Calabria il cui pacchetto azionario è totalmente in capo alla Regione. Nella sua risposta l'assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno ha illustrato le azioni messe in campo a favore delle FdC "che rappresentano - ha detto - un asset importante del trasporto pubblico regionale". Musmanno ha confermato l'impegno della Giunta per garantire l'efficientamento dell'Azienda. A seguire l'Aula ha approvato all'unanimità la proposta di legge per "Interventi per l'assistenza a favore dei ciechi pluriminorati".

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