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Presidente Irto "Fiction Duisburg distante da realtà calabrese"
Presidente Irto "Fiction Duisburg distante da realtà calabrese" 23 mag 19 Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, ha scritto al direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta, in relazione al film "Duisburg. La linea di sangue", andato in onda ieri in prima serata su Rai Uno. "Una trasmissione che - afferma il presidente Irto nella lettera - ha destato gravi perplessità in seno alla comunità calabrese, contrariamente ad altre precedenti occasioni nelle quali il servizio pubblico ha fornito un contributo positivo alla promozione dell'immagine della nostra regione. Le devo dire, con grande franchezza, che condivido pienamente il sentimento diffuso nell'opinione pubblica calabrese, riguardo ad un film che nel complesso trovo malriuscito, soprattutto per la rappresentazione della Calabria spesso distante dalla realtà. La nostra è una comunità composta, nella sua stragrande maggioranza, da persone orgogliose, oneste e lavoratrici, che con la 'ndrangheta non hanno nulla a che vedere. Una sottolineatura doverosa oggi più che mai, nel giorno in cui ricordiamo la strage di Capaci e il sacrificio del giudice Falcone, della moglie e degli uomini della scorta. Sono convinto che la produzione messa in onda ieri sera non abbia fornito un buon servizio né alla mia regione, di cui viene proposta una narrazione infedele e forzata, né al Paese, che della Calabria rischia di farsi, ancora più di quanto non sia avvenuto nel passato, un'idea totalmente sbagliata. E' su questo che intendo soffermarmi, sorvolando sugli altri limiti di 'Duisburg': in Calabria si parla il calabrese e non il siciliano. E alcuni dialoghi, me lo conceda, sono ai limiti dell'offensivo. Non possiamo ammettere che si dica: 'Duisburg è piena di calabresi' quasi a voler sostenere che 'i calabresi' tout court siano soggetti pericolosi o criminali". "Voglio rassicurarla - scrive ancora il presidente del Consiglio regionale al direttore di Rai Fiction - questa non è una lettera di piagnistei. Noi siamo fieri di essere figli di una terra che una personalità straordinaria come suo padre, Beniamino Andreatta, il 'trentino meridionalista', ha amato come pochi, essendo stato il fondatore dell'Università della Calabria. Ma, Direttore, sono certo che converrà con me sulle criticità di una fiction che della mia terra dice poco e male e che aveva già creato aspettative negative alla vigilia, alla luce delle non documentate affermazioni della responsabile della produzione, riguardo a non meglio precisate 'minacce' che avrebbero determinato lo spostamento della location del film in Puglia". "Mi preme appellarmi alla sua sensibilità - conclude Irto - per sollecitare da parte delle produzioni maggiore attenzione e rispetto verso questa magnifica terra, nella quale mi pregio di invitarla alla scoperta dei tesori archeologici, culturali e naturalistici che la caratterizzano".
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