Parte da Reggio la scalata di Minniti alla segreteria del PD

24 nov 18 "Esiste una 'fabbrica della paura, di cui i più colpiti sono i ceti deboli, quei ceti di cui la sinistra riformista non ha saputo raccogliere le invocazioni di aiuto. Con queste persone, con chi prende l'autobus o la metro tutte le mattine, la sinistra riformista deve tornare a parlare. Altrimenti sarà perennemente sconfitta e in ritardo, lasciando ampi varchi al nazional-populismo che è al governo del nostro Paese". Lo ha detto Marco Minniti, ex Ministro dell'Interno e candidato alla segreteria del Pd, presentando a Reggio Calabria il suo libro "Sicurezza é libertà". "In questi anni - aggiunto Minniti - si sono incrociate due questioni: la recessione economica di dieci anni fa, che ha portato all'espulsione di migliaia di lavoratori dal processo produttivo, facendo montare la rabbia, e l'attacco terroristico dell'Isis, un terrorismo che decide di diventare Stato. Rabbia e paura, dunque si sommano, mentre la sinistra riformista e liberale non coglie questi eventi nella loro giusta dimensione. Non sono valsi granché i dati statistici per spiegare che in Italia non si stesse vivendo né un'emergenza terrorismo, né un'invasione da immigrazione. Ma è altrettanto vero che ad una persona che ha perso il lavoro e che ha i figli disoccupati non si può rispondere con i dati statistici ma guardando alle sue difficoltà".

Migranti
"Occorre andare in Africa, per investire, aiutando molti di quei Paesi, che sono ricchissimi ma in cui spesso le classi dirigenti si appropriano di ingenti risorse trascurando i loro popoli. L'immigrazione non è un'emergenza, ma un problema ormai planetario che deve essere affrontato con razionalità e conoscenza appropriate. L'Africa dunque è cruciale, con le sue ingenti risorse e con la sua altissima natalità". Lo ha detto a Reggio Calabria Marco Minniti, ex Ministro dell'Interno e candidato alla segreteria del Pd. "Per questo - ha aggiunto Minniti - occorre in primo luogo combattere gli scafisti e poi attrezzare la nostra diplomazia affinché chi vuole un lavoro in Italia ed in Europa faccia capo alle sedi diplomatiche e si registri, senza scappare pagando la criminalità internazionale ed in assenza di prospettive certe. Nel 2017, con gli episodi di terrorismo verificatisi in altri Paesi europei, in Italia sono arrivati 60 milioni di turisti. E tutto é avvenuto in sicurezza e senza dover militarizzare le strade o le piazze, ma usando la prevenzione della discussione e dell'ascolto. Forse siamo stati fortunati, forse...".

Libro non è programma per PD
"Questo libro non è un programma per la segreteria. Quando è stato scritto non c'era neanche lontanamente l'ipotesi di una mia candidatura. Anzi, il libro aveva un valore opposto perché arrivava a sintesi di una fase di impegno istituzionale". Lo ha detto l'ex Ministro dell'Interno Marco Minniti, candidato alla segreteria del Pd, parlando con i giornalisti a margine dell'incontro a Cosenza nel corso del quale ha presentato il suo libro, "Sicurezza è libertà. Terrorismo e immigrazione: contro la fabbrica della paura. "Libertà e sicurezza - ha aggiunto Minniti - sono una parte dei temi che il partito dovrà affrontare. È chiaro che il Pd deve avere una visione che affronti il tema della sicurezza sotto vari versanti, anche quello della sicurezza sociale. La sicurezza ha a che fare anche con la crescita del singolo e della società, sia sul terreno delle misure propriamente di ordine e sicurezza pubblica che su quello delle questioni che riguardano la crescita economica ed il lavoro".