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Oliverio "Non m'incateno più, mi ha convocato il Ministro"
Oliverio "Non m'incateno più, mi ha convocato il Ministro" 29 nov 17 É stata sospesa la protesta che il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, aveva annunciato per fine mese a Roma, riferendo che si sarebbe incatenato davanti Palazzo Chigi se non fosse stato revocato il commissariamento della Sanità calabrese. La decisione fa seguito ad una telefonata che il presidente Oliverio ha ricevuto dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso della quale i due hanno fissato un incontro per martedì prossimo a Roma. "Se in quella occasione non saranno presi provvedimenti concreti - ha detto Oliverio incontrando stamattina oltre cento sindaci calabresi nella sede della Regione - riconvocherò l'assemblea dei sindaci e proporrò di attuare azioni forti, anche incatenarmi a Roma perché tutto il mondo sappia che la Calabria non si piega". Oliverio, nel corso dell'incontro con i sindaci, ha ribadito la richiesta di "chiudere la stagione del commissariamento della sanità regionale con un atto interruttivo immediato. Dopo sette anni di gestione commissariale, che avrebbe dovuto migliorare le condizioni del servizio sanitario regionale e ridurre il debito ha detto il Governatore calabrese - non è stato realizzato alcun obiettivo. Viviamo in una regione dove non sono garantiti i Lea, il debito permane e cresce il numero di calabresi costretti a curarsi altrove. Una situazione che non é più tollerabile". Rivolgendosi ai sindaci Oliverio ha chiesto "di tralasciare le appartenenze politiche e di appendere le magliette di partito al chiodo. Non posso certo essere tacciato di strumentalizzare la vicenda, visto che al Governo c'è il partito a cui appartengo. Non ci sono appartenenze politiche che tengano e non ci saranno sconti. Prima di tutto deve esserci la Calabria. Io ho la responsabilità di rappresentare i bisogni dei calabresi. Bisogna servire questa terra e non servirsene. Sono due anni e mezzo che faccio appelli e non vengo ascoltato. Una settimana fa il tavolo interministeriale ha certificato il fallimento della gestione commissariale ed a giugno quello stesso tavolo ha chiesto al governo di rimuovere i commissari. Mi chiedo quindi perché non siano stati adottati i provvedimenti conseguenziali".
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