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      Sindaci chiedono un mln di fondi per rinnovare rete idrica della Calabria

       

       

      Sindaci chiedono un mln di fondi per rinnovare rete idrica della Calabria

      28 nov 17 Serve oltre un miliardo di euro per rinnovare l'intera rete idrica della Calabria e risolvere i problemi dei cittadini che avrebbero così quotidianamente l'acqua nelle loro case. E' quanto emerso dalla conferenza stampa che i sindaci di Catanzaro (Sergio Abramo), Cosenza (Mario Occhiuto), Vibo Valentia (Elio Costa), insieme al presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo, hanno tenuto nel capoluogo. "L'emergenza acqua - ha spiegato Sergio Abramo - ci sta fortemente penalizzando e non riguarda solo la nostra rete interna, ma anche quella che approvvigiona altri comuni, perché è vecchia di oltre quaranta anni. Abbiamo chiesto più volte degli interventi immediati per mettere in sicurezza la rete, ma nonostante la disponibilità da parte della Regione non siamo riusciti, ancora oggi, a sbloccare questi finanziamenti che ammontano per Catanzaro a 80-90 milioni di euro. Ci sono dei ritardi. Questa non è una protesta nei confronti della Regione perché non sarebbe giusto visto che il governo di Oliverio c'è da tre anni e il problema noi ce lo portiamo da oltre un decennio, ma vedo che ci sono dei finanziamenti completamente bloccati, per questo vorremmo aprire un tavolo con la Regione". Quello che servirebbe in Calabria è un piano straordinario. "Una Regione - ha aggiunto Abramo - che non riesce a sbloccare tre o quattro finanziamenti da 30 o 40 milioni di euro ciascuno, riuscirà ad interessarsi di 409 comuni, uno per uno? Per me la Regione non è in grado di gestire queste questioni tecniche, Sorical non è in grado di gestirle per l'apparato che ha. Serve un progetto dove necessariamente investire centinaia di milioni di euro per fare un piano complessivo. Poi diciamo che in Calabria c'è disoccupazione, ma quanti ingegneri o operai si impiegherebbero per realizzare un'opera così? Se oggi riducessimo la perdita del 50% nei comuni calabresi e aumentassimo gli invasi, quanta acqua potremmo vendere? E quanto ricaveremmo da quell'acqua? Non servono gli interventi giorno per giorno. Serve programmazione. Non possiamo aspettare la perdita e pensare di risolverla con il finanziamento ad hoc".

      Abramo ha anche parlato del periodo in cui era presidente alla Sorical: "Quando sono arrivato, la società non riusciva a fare investimenti, 200 milioni di debiti con le banche, 240 milioni crediti con i Comuni. La mia attività è stata quella di fare una convenzione con i Comuni per velocizzare i pagamenti rateizzandolo a interessi zero. Ottenere la gestione della Sorical da parte del Fondo F2I che però chiede alla Regione delle cose: istituire l'Ato unico, cambiare la rete di tutti i 409 comuni con un investimento di 400 milioni di euro in fotovoltaico, con il ricavato 1 miliardo e 200 milioni. La Regione non ha mai costituito l'Ato unico. Per questo motivo non abbiamo la rete idrica nuova. La Regione non avrebbe speso nemmeno un centesimo". Venerdì a Catanzaro ci sarà un incontro in Prefettura per trovare una soluzione al problema delle vasche di Magisano e dei 3,5 km di condotta che hanno causato disagi alla città nei giorni scorsi per i quali servirebbero circa 20 milioni di euro.

      A causa della vetustà delle condotte, però, l'acqua spesso manca e i Sindaci sono i primi a cui i cittadini si rivolgono. "Siamo in prima linea sempre - ha detto Mario Occhiuto - e ai cittadini rispondiamo noi, perché a loro se il servizio non è efficiente poco importa se la responsabilità è della Sorical e la competenza è della Regione. In questi tre anni, per quanto mi riguarda, però, c'è stato un peggioramento e non c'è stato nessun investimento nella manutenzione. Sull'Abatemarco a Cosenza ogni settimana ci sono rotture. La situazione è drammatica, quindi bisogna intervenire. La Calabria è la regione che ha più acqua eppure non arriva nelle case dei cittadini e i sindaci sono soli. Se abbiamo una Regione ferma, non riusciremo mai a risolvere i problemi dei calabresi. Ci aspettiamo qualcosa di diverso. Se la Regione fosse una Regione, dovrebbe dire ai cittadini che non è responsabilità dei sindaci".

      "A Vibo la problematica idrica - ha dichiarato Elio Costa - si aggiunge a quella dei rifiuti e a quella della Sanità che sono allarmanti, perché la rete fa acqua da tutte le parti. Abbiamo una riscossione che non supera il 16,5%. Stiamo cercando di andare avanti grazie all'utilizzo dei pozzi privati e speriamo nella costituzione dell'Ato, perché d'estate alcune zone restano a secco". Callipo, dal canto suo, ha sostenuto che l'Anci sosterrà i sindaci nell'intento di volere incontrare la Regione.

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