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No alla violenza sulle donne, i commenti della politica
No alla violenza sulle donne, i commenti della politica 24 nov 17 "I reiterati atti di violenza contro le donne, in alcuni casi davvero intrisi di ferocia, necessitano di un approccio nuovo che vada oltre la denuncia pura e semplice". Lo afferma in una nota il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Alessandro Nicolò. "I media - prosegue - ripropongono ormai quotidianamente episodi relativi ad aggressioni particolarmente gravi sulle donne, in taluni casi persino l'omicidio, che chiamano in causa lo Stato e la politica per affrontare in maniera organica e plurale un tema che non riguarda solo le donne o le relazioni private uomo-donna, ma la nostra società. In tal senso il Consiglio regionale della Calabria ha già legiferato lo scorso anno, approvando una normativa bipartisan, di cui il sottoscritto è stato tra i promotori, per dare senso compiuto agli interventi di carattere istituzionale a tale gravissimo problema. In merito, sul Bollettino unico regionale n. 115 del 24 novembre 2016, è stata pubblicata la legge regionale 38/16, varata per assicurare alle vittime della violenza di genere tutela, protezione e sostegno, nel rispetto della riservatezza e dell'anonimato, per riconquistare dignitosamente la propria autonomia e indipendenza sociale, personale ed economica. E non solo: nella legge sono previste iniziative rivolte anche al miglioramento dei profili socio-culturali degli aggressori, e non solo delle vittime, attraverso l'istituzione di un Osservatorio che si sarebbe dovuto costituire ed insediare entro il termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della legge. Tale organismo dovrà svolgere un lavoro di ricucitura tra i vari soggetti istituzionali pubblici (Aziende ospedaliere, Aziende sanitarie locali) ed il mondo del partenariato sociale, soprattutto con chi opera nei centri antiviolenza e nelle strutture di solidarietà alle donne perseguitate, producendo programmi di formazione e di stimolo culturale, a partire dalle scuole, percorsi educativi e formativi delle coscienze e delle personalità dei giovani. E' auspicabile che entro brevissimo termine la Regione riempia di contenuti la legge 38/16". "Pertanto - conclude Nicolò - abbiamo depositato un'interrogazione, per sapere se il Governo Regionale ha previsto dei fondi a sostegno di progetti educativi per la realizzazione di azioni finalizzate a contrastare la cultura della sopraffazione nei confronti delle donne a partire dalle scuole". "La Giornata contro la violenza alle Donne ripresenta, ancora quest'anno, situazioni e episodi che suscitano profonda preoccupazione per la loro efferatezza". Lo afferma in una nota il capogruppo di Ncd-AP in Consiglio regionale, Giovanni Arruzzolo. "Inusitati fatti delittuosi contro le donne - prosegue - occupano ormai quotidianamente pagine di giornali e notizie radiotelevisive, in un crescendo di manifestazioni violente che interpellano la società e le istituzioni. Troppo spesso accade di dovere prendere atto che ormai persino i nuclei famigliari non sono sicuri rifugi o luoghi di solidarietà, anzi, come raccontano le cronache, i peggiori e più infami delitti vengono consumati contro le donne dentro le mura domestiche, dinanzi a figli o altri membri della famiglia. Un susseguirsi davvero inquietante di delitti che impone non solo una rivisitazione dei criteri sanzionatori dinanzi a simili eventi, ma una rinnovata attenzione delle istituzioni locali nei confronti delle situazioni di disagio come primi rappresentanti sui territori della cosa pubblica. Al di là del fatto che la violenza contro le donne non è patrimonio esclusivo delle classi sociali meno abbienti è indubbio però che le situazioni negative più numerose si verificano proprio negli ambiti sociali più indifesi dalla crisi e meno attrezzate culturalmente. Da qui, la necessità che lo Stato riveda le politiche sociali, sostenendo le attività dei Comuni come primo baluardo di prevenzione e di sostegno a chi soffre di 'crisi senza uscita', aiutando il recupero della serenità in quei nuclei famigliari dove convivono spesso molti bambini". "Lavorare dunque con rinnovato impegno - conclude Giovanni Arruzzolo - per disinnescare tragici episodi, salvaguardando le donne in primo luogo, aiutandole a ritrovare un percorso di vita sereno, per se stesse, e per i loro figli". "La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno. Ormai centinaia di iniziative in tutta Italia vengono organizzate in occasione del 25 novembre per dire no alla violenza di genere in tutte le sue forme. In occasione della 'Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne', la Provincia di Catanzaro, che ha adottato fra le proprie finalità il contrasto alle violenze di genere, promuove e patrocina sul tema una serie di iniziative nel territorio". E' quanto afferma la presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Catanzaro Angela Robbe, che preannuncia l'iniziativa in calendario per sabato 25 novembre alle 16.30 nella Casa delle Culture "Calderazzo" della Provincia di Catanzaro. Nel corso dell'iniziativa, dopo l'introduzione del presidente dell'Ente Enzo Bruno e la relazione della presidente Robbe, sarà presentato il libro di Anna Macrì "Malamore - Quando il male marchia il ventre delle donne". Ne discutono con l'autrice la giornalista Terri Boemi e la segretaria regionale Sunas Calabria, Amalia Talarico. Le conclusioni sono affidate al prefetto di Catanzaro Luisa Latella. Nel corso dell'iniziativa alcuni brani del libro saranno letti dall'attrice Romina Mazza. "Si tratta - afferma la Robbe - di eventi finalizzati ad azioni di prevenzione e sensibilizzazione, realizzati da soggetti e associazioni storicamente impegnate sul tema e da soggetti impegnati nel sociale che decidano di dedicare spazio al tema. La scelta è di sostenere e promuovere tutte le voci che dicono no alla violenza perché insieme possiamo sconfiggerla".
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