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Un Consiglio regionale sarà dedicato alla sanità. Oliverio conferma di volersi incatenare
Un Consiglio regionale sarà dedicato alla sanità. Oliverio conferma di volersi incatenare 14 nov 17 Sarà la conferenza dei Capigruppo a decidere la data di una seduta specifica del Consiglio regionale da dedicare alla sanità. Questa decisione finale di una seduta contrastata, che a tratti é diventata dibattito e successivamente si è incentrata sulle decisioni da assumere dopo che il consigliere Pd Carlo Guccione ha presentato una mozione d'ordine "non per un dibattito sulla sanità - ha spiegato il consigliere del Pd nel corso della discussione - anche se si parlerà lo stesso di sanità, ma sulle ragioni che hanno indotto il Presidente della Giunta Oliverio ad annunciare la sua intenzione di incatenarsi davanti a palazzo Chigi". Un dibattito articolato sulle decisioni da prendere: rinvio dei lavori, fissazione di una seduta ad hoc sulla sanità o prosecuzione del dibattito "che per larga parte è entrato nel merito" secondo il Presidente Oliverio, che alla fine ha espresso tutto il suo disappunto sulla decisione dei capigruppo, convocati al banco della presidenza, di fissare una nuova specifica seduta sull'argomento. "Non comprendo - ha detto il Presidente della Giunta - come, dopo una discussione di merito, con argomentazioni di merito e con giudizi di merito, si possa concludere come se nulla sia successo". Oliverio, al termine di numerosi interventi per dichiarazione di voto su quanto era stato deciso al tavolo della Presidenza, ha ripreso la parola per ribadire la sua volontà di attuare quanto annunciato, e cioè incatenarsi davanti a Palazzo Chigi. "Un gesto - ha detto il Governatore - che servirà a richiamare il Governo nazionale su un problema grave come quello della sanità, che non è presente nelle valutazioni dell'esecutivo nazionale rispetto alla gravità che esprime. Sono un uomo libero - ha aggiunto Oliverio -. Non chiedo di diventare io il Commissario. La mia richiesta é che si inverta il trend negativo che ha caratterizzato tutto il periodo del Commissariamento, dal 2010 ad oggi. Chiedo anche che sia rinegoziato il Piano di rientro, altrimenti la Calabria non uscirà mai da questa spirale perversa. Oggi la misura è colma. É necessario che la nostra regione sia messa in condizione di invertire il trend negativo che la caratterizza. La Calabria, con il Commissariamento, è stata messa in castigo, marginalizzata. Si può essere d'accordo o meno sulla protesta che andrò ad attuare a Roma, che non vuole essere comunque strumentale. Una decisione assunta in maniera sofferta, ma sul merito - ha concluso Oliverio - credo che sia necessario pronunciarsi ed esprimersi". Il tutto è avvenuto dopo che l'Aula aveva completato l'esame dei punti posti all'ordine dei lavori. Dopo approvazione della manovra di "Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2017-2019" l'Aula era stata chiamata a decidere sulla richiesta del consigliere Guccione sulle motivazioni della protesta annunciata dal presidente Oliverio. Il capogruppo Pd, Seby Romeo, ha chiesto a questo punto la fissazione di una seduta del Consiglio da dedicare integralmente ai temi della sanità. Sulla richiesta di Romeo sono intervenuti molti consiglieri di maggioranza e di opposizione, Alessandro Nicolò (Fi), Giovanni Nucera (Si) Domenico Tallini (Misto) Mario Magno (Misto), Francesco Cannizzaro (Cdl), Arturo Bova (Democratici Progressisti e Wanda Ferro (Misto), che hanno espresso posizioni articolate. Ci sono state poi la sospensione dei lavori decisa da Irto e la convocazione dei capigruppo al banco della Presidenza, con la successiva decisione di rinviare ogni decisione alla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari.
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